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18 Novembre 2025

La Vernaccia di San Gimignano vince in Argentina: cancellato il marchio “San Gimignano” della cantina Mevi

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano ottiene un nuovo e importante risultato nella tutela internazionale della DOP (Denominazione di Origine Protetta), questa volta in Argentina. La Corte d’Appello locale ha, infatti, accolto il ricorso del Consorzio, disponendo la cancellazione del marchio “San Gimignano” registrato dalla cantina argentina Mevi S.A., la quale utilizzava per i propri vini un’etichetta raffigurante le celebri torri medievali della città toscana, sovrastate dalla dicitura “San Gimignano”, ben visibile (come da immagine).

Questo successo è preceduto dalla recente vittoria in Spagna con la cancellazione del marchio VARNACIA 1321, ritenuto evocativo e indebitamente associato alla DOP Vernaccia.
Un esempio di agganciamento alla notorietà di un’eccellenza territoriale e vinicola tutta toscana, che minacciava l’identità stessa di una denominazione storica e riconosciuta in tutto il mondo.

Un caso che si è trasformato in una lunga e complessa battaglia legale, la cui genesi risale al 2020, quando, grazie alle attività di sorveglianza internazionale condotte per il Consorzio da Bugnion S.p.A., società leader nella consulenza in Proprietà Intellettuale, era emersa la presenza del marchio “San Gimignano” della cantina Mevi S.A in Argentina. Un segno depositato già nel 2007 e utilizzato per una linea di vini Cabernet Sauvignon, Chardonnay e Malbec, che stava iniziando a riscuotere un discreto successo e visibilità anche a livello internazionale.

Così, nel 2021, il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano deposita un’azione di cancellazione davanti all’Ufficio Marchi argentino, che però viene rigettata nel 2024, sebbene Mevi S.A. non avesse nemmeno provato a difendersi. Una decisione legata al fatto che, secondo l’Ufficio Marchi, la DOP “Vernaccia di San Gimignano” avrebbe ottenuto il riconoscimento a livello internazionale solo nel 2017, tramite l’Accordo di Lisbona: quindi 10 anni dopo la registrazione del marchio di Mevi S.A. “San Gimignano”.
Il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano ha impugnato tale decisione “per errore manifesto” sulla data di riconoscimento della DOP “Vernaccia di San Gimignano” e, dunque, per errata interpretazione della normativa nazionale argentina e dei trattati internazionali.

Finalmente, il 28 ottobre 2025, il ricorso del Consorzio viene accolto, grazie al lavoro congiunto svolto da Bugnion, con il supporto anche dell’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, ottenendo infine la piena cancellazione del marchio della cantina Mevi.

La Corte argentina ha infatti riconosciuto che il segno contestato riproduceva una Denominazione di Origine Protetta straniera, già registrata in Italia nel 1966 e tutelata a livello internazionale dalla Convenzione di Parigi e dagli accordi TRIPS, firmati anche dall’Argentina, e che tale marchio fosse idoneo, inoltre, a ingannare i consumatori circa la reale provenienza geografica del prodotto.

“Una decisione che conferma quanto gli strumenti di tutela delle nostre eccellenze agroalimentari funzionino anche fuori dall’Unione Europea – commenta Paola Stefanelli, consulente in marchi di Bugnion che ha coordinato l’azione in Argentina -. È fondamentale che i Consorzi continuino a monitorare i mercati esteri per reagire prontamente contro gli usi indebiti delle nostre denominazioni. I trattati internazionali offrono strumenti efficaci, ma servono esperienza e specializzazione per applicarli con successo.”

“La Vernaccia di San Gimignano è parte della nostra identità, e vederla difesa con tanta determinazione anche oltre oceano ci riempie di orgoglio – le parole di Manrico Biagini, Presidente del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano -. Questo risultato dimostra che la difesa del Made in Italy e della qualità dei nostri prodotti è una battaglia che vale sempre la pena di combattere, per proteggere la nostra storia, i nostri produttori e il legame unico che ci unisce a questo territorio.”

Una decisione che rappresenta un precedente significativo per la protezione delle denominazioni d’origine italiane all’estero, ribadendo la centralità degli accordi internazionali a difesa del Made in Italy. Con questa nuova vittoria, il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano conferma il proprio impegno costante nella valorizzazione e difesa delle eccellenze territoriali, affiancato dall’esperienza di Bugnion S.p.A., che da anni opera al fianco dei Consorzi di tutela italiani nelle sfide internazionali connesse alla tutela e alla valorizzazione della Proprietà Intellettuale.

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