Terre di Cerealto: i PIWI delle Piccole Dolomiti

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Terre di Cerealto

Terre di Cerealto, cantina pioniera in Veneto per la coltivazione di PIWI, presenta i due vini interamente da vitigni resistenti: il bianco fermo Cerealto da uve Bronner e Johanniter e Pèrge, Metodo Classico Pas Dosé Blanc de Blancs da Bronner in purezza.
Nata dall’idea degli amici Massimo Reniero e Silvestro Cracco, Terre di Cerealto si trova nel piccolo altopiano di Cerealto, frazione di Valdagno (Vicenza). I vigneti si estendono in soli 2,7 ettari di terreno e vengono allevati a oltre 700m di quota, in un territorio incontaminato che si affaccia sulle Piccole Dolomiti.

“La nostra etica si è sempre rivolta al pieno rispetto del fragile ecosistema pedemontano – spiega Massimo Reniero, fondatore di Terre di Cerealto assieme al socio Silvestro Cracco – e, al momento della selezione dei vitigni da allevare in questo terreno d’altura, la nostra scelta non poteva che ricadere sui PIWI. I primi impianti sono stati di Johanniter e Bronner, che oggi occupano rispettivamente 0,64 e 1,30 ettari, a cui abbiamo da poco aggiunto 0,7 ettari di Sauvignier Gris per un totale di ben otto diversi cru”. Grazie all’elevata tolleranza dei vigneti resistenti alle malattie, Terre di Cerealto ha eliminato la maggior parte dei trattamenti fitosanitari e utilizza solamente principi attivi di origine naturale, estratti vegetali, microrganismi o insetti utili, favorendo la sostenibilità ambientale.

Il primo vino prodotto dalla cantina è Cerealto, bianco fermo IGT da un blend di Johanniter (60%) e Bronner (40%). Le uve, raccolte a mano in cassetta, vengono vinificate separatamente per ogni singolo appezzamento, mentre l’affinamento consiste in sette mesi sulle fecce fini e sei mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Il risultato è un vino aromatico e dall’acidità vibrante, perfettamente equilibrato. La ricerca di Terre di Cerealto sulle uve Bronner si è concretizzata in Pèrge, Metodo Classico Pas Dosé Blanc de Blancs che deve il suo nome dal sostantivo utilizzato dal popolo cimbro per indicare i monti. La fermentazione delle uve avviene in barrique di rovere francese, dove continua per sei mesi anche la vinificazione, regalando intense note floreali e minerali.

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