In occasione dell’Anteprima 2025 organizzata dal Consorzio, Poggio Antico – unica realtà della denominazione con l’intero corpo vitato oltre i 550 m s.l.m. – ha presentato ufficialmente le nuove annate dei suoi due vini più identitari: Brunello 2021 e Vigna i Poggi 2021.
Due interpretazioni complementari del Sangiovese, nate dallo stesso terroir ma con identità ben distinte, che raccontano l’anima più autentica dell’altopiano sud-occidentale di Montalcino.
In uscita sui mercati internazionali nei primi mesi del 2026, questi due vini segnano una tappa decisiva nell’evoluzione stilistica e strategica della tenuta: continuità di visione, precisione espressiva e un rinnovato legame con chi beve e distribuisce Brunello nel mondo.
L’annata 2021: equilibrio e identità di quota
Il 2021 è stato un anno scandito da condizioni climatiche armoniche, che hanno favorito una maturazione lenta, regolare e completa. Un inverno classico e una primavera asciutta hanno lasciato spazio a un’estate calda ma mai estrema, mitigata dalle forti escursioni termiche tipiche dell’altitudine di Poggio Antico.
«L’inverno e la primavera insolitamente freddi hanno portato a un germogliamento più lento del solito. Le abbondanti piogge primaverili hanno permesso alla pianta di ritrovare equilibrio tra parte vegetativa e produttiva, condizione essenziale per accumulare polifenoli e raggiungere una maturazione perfetta» – spiega il Direttore Generale Pier Giuseppe D’Alessandro – «La 2021 è un’annata che gioca molto sull’equilibrio tra immediatezza e profondità. Il nostro compito è mantenere il nostro stile senza inseguire mode e rimarcare la nostra identità».
Un nuovo corso commerciale
Per Poggio Antico, la 2021 arriva in un momento di grande slancio strategico: dopo l’uscita dalla Place de Bordeaux nel 2024, la tenuta ha intrapreso un modello distributivo diretto, più focalizzato e vicino ai mercati.
Come racconta Riccardo Bogi, Sales & Marketing Director dell’azienda «Un anno fa Poggio Antico ha scelto di uscire dalla Place de Bordeaux e di tornare a un modello distributivo diretto. Quella scelta oggi ci permette di portare questa nuova annata sui mercati con maggiore consapevolezza: conosciamo meglio i nostri interlocutori, le loro esigenze e le dinamiche reali del consumo in una fase non semplice per il settore».
Brunello di Montalcino 2021: la voce della tenuta
Il Brunello di Montalcino rappresenta il cuore della produzione di Poggio Antico e nasce dall’unione armonica di diverse parcelle, ciascuna con caratteristiche uniche.
Non è solo un vino, ma la sintesi fraequilibrio, altitudine, esposizione, composizione dei suoli e visione produttiva; un vino il cui profilo si distingue per solidità, profondità e integrità.
«Il Brunello 2021 ha la solidità che ci si aspetta dal vino più rappresentativo della tenuta» – commenta Bogi – «Sarà la nostra principale leva di consolidamento per il 2026, soprattutto nei paesi dove stiamo ricostruendo una presenza più forte dopo il cambio di modello distributivo».
Vigna i Poggi 2021: la voce del cru
«Vigna i Poggi è il frutto di una terra che conosciamo, osserviamo e rispettiamo ogni giorno; è il frutto dell’unione di ogni tassello del nostro lavoro, che ci porta a donare pazienza e coraggio a un progetto in cui riponiamo tutta la nostra fiducia» – racconta Pier Giuseppe D’Alessandro.
Con la 2021, Vigna i Poggi giunge alla sua terza annata e si conferma il vertice espressivo di Poggio Antico. Un vino che riflette l’identità precisa del luogo, offrendo un profilo nitido e verticale, giocato sull’eleganza più che sulla potenza. È un Brunello che punta sulla definizione aromatica e sulla profondità, in cui ogni vendemmia esprime il carattere unico del vigneto, senza mediazioni.
Dal punto di vista dei mercati, Bogi osserva: «Vigna i Poggi 2021 ha una definizione aromatica più immediata rispetto alle annate precedenti. Per i mercati di fascia alta – UK, Giappone, Svizzera e Nord America – sarà un riferimento importante del nostro posizionamento. La 2021 non è solo una nuova release, ma l’annata con cui apriamo un nuovo ciclo commerciale. È un Brunello che parla chiaro».
***
Poggio Antico sorge sul più alto rilievo vitato dell’intera denominazione, a sud del borgo di Montalcino. Ad un’altitudine media di quasi 550 metri vengono coltivati 37 ettari di vigneti. I suoli hanno una natura antica e composita: rocce calcaree e galestro che spingono il Sangiovese a dare il massimo, traducendosi in vini complessi ed eleganti, divenuti icone del Brunello.
Il patrimonio viticolo dell’azienda è gestito con rigore e costante presenza tra i filari. Analisi pedologiche hanno diviso i vigneti di Poggio Antico in 6 Macrogruppi e 15 Unità di Suolo che rappresentano tutti i micro-terroir della tenuta.
Poggio Antico è l’alta dimora del Brunello: un’esperienza esclusiva da vivere immersi nella luce e nel colore della Toscana più autentica.

