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25 Gennaio 2025

Il Vulture e i vini di Cantina di Venosa incontrano la stampa turistica

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Ieri sera a Roma i vini di Cantina di Venosa e il territorio del Vulture, in provincia di Potenza, all’evento dei giornalisti del GIST Lazio (Gruppo Italiano Stampa Turistica). In degustazione 4 etichette dell’azienda vitivinicola lucana: il Verbo Rosso Aglianico del Vulture Doc, il Gesualdo Aglianico del Vulture Doc, il Tansillo spumante metodo classico e il Vignali Moscato Spumante Dolce.

I vini di Cantina di Venosa sono stati protagonisti ieri sera, 4 dicembre, dell’evento e della cena pre-natalizia organizzata dal Gist Lazio (Gruppo Italiano Stampa Turistica) all’Unahotels Decò Roma.

“Il nostro è un territorio ricco di cultura – ha dichiarato durante l’incontro il presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo -. Venosa è la città di Orazio, il poeta romano del Carpe Diem, è il paese natale di Carlo Gesualdo, importante compositore e madrigalista del ‘600, ed è uno dei Borghi Più Belli d’Italia: il centro storico, il Castello aragonese, l’Abbazia della SS. Trinità, la chiesa dell’Incompiuta, il parco archeologico romano e altre attrazioni. Ci troviamo alle pendici del Vulture, in un territorio di origine vulcanica e qui produciamo grandi vini, a partire dall’Aglianico del Vulture Doc e Docg”.

Cantina di Venosa è la più grande cooperativa vitivinicola della Basilicata e fra le più importanti del sud Italia, premiata da anni nei principali concorsi enologici nazionale e internazionali. La cantina attraverso i suoi 350 soci gestisce 800 ettari di vigne coltivate ad aglianico, malvasia di Basilicata, moscato bianco, merlot e altre varietà. È una cantina moderna, radicata nel territorio, attenta alle innovazioni, composta per oltre il 50% da giovani, eredi di una generazione di piccoli vignaioli che si rinnova e si aggiorna con idee, energie, competenze, visioni e gioco di squadra. Tra nuovi progetti di sostenibilità, vigne sorvegliate dal satellite, vini affinati sotto il mare e strutture all’avanguardia per l’efficienza aziendale – imbottigliamenti, spedizioni – Cantina di Venosa è riconosciuta come un’azienda modello della cooperazione: una comunità di piccoli vignaioli fondata nel ’57 e cresciuta costantemente nei numeri e nella qualità dei suoi vini.

I vitigni e i vini della serata

In abbinamento al menu della serata sono stati messi in degustazione i seguenti vini:

Verbo Aglianico del Vulture Dop – Un vino moderno e di buona struttura, rubino intenso con lievi riflessi granati, dal bouquet complesso e vinoso, con profumi delicati di ribes, moderatamente speziato. Al palato è di sapore asciutto, sapido, persistente, armonico e molto piacevole; perfetto con arrosti e cacciagione, primi della cucina mediterranea e formaggi stagionati. Ottenuto da uve aglianico in purezza, da vigne giovani di 10-20 anni d’età, a 400-500 metri slm. I grappoli sono vendemmiati a mano, al primo mattino, nella seconda e terza decade di ottobre, trasportati immediatamente in cantina. Affina 12 mesi in botti di rovere.

Gesualdo Aglianico del Vulture Dop – Di colore rosso porpora profondo e impenetrabile, conquista l’olfatto con un bouquet vinoso e inebriante, dai chiari sentori di frutti neri maturi e piccole spezie. Al palato è asciutto, pieno e con sentori che rievocano la natura vulcanica del territorio, appena tannico, denso, vellutato; il compagno ideale per cene e banchetti importanti, versatile dai primi saporiti ai secondi elaborati, con sughi, carni arrosto, formaggi semi-stagionati. Ottenuto da uve aglianico in purezza coltivate a 400-450 metri slm in vigne di 40-50 anni d’età, vendemmiate a fine ottobre. Un rosso elegante affinato in botti di rovere francese e in parte in serbatoi d’acciaio inox.

Tansillo Pas Dosè – Un metodo classico rosè da uve aglianico in purezza vendemmiate a mano nelle prime ore del mattino e immediatamente trasportate in cantina per la pigiatura e la separazione del mosto dalle bucce. La rifermentazione in bottiglia avviene a temperatura controllata di 12 °C e l’affinamento delle bollicine sui lieviti prosegue per almeno 36 mesi.  Di colore rosa tenue con riflessi cipria, si apre al naso con note di piccoli frutti a bacca rossa, crosta di pane e pasticceria, mentre al palato è fresco e avvolgente, dinamico e potente, con bollicine fini di ottima sapidità e lunghissima persistenza, quasi cremosa.

Vignali Moscato Spumante Dolce – Da uve moscato bianco 100% coltivate in vigneti di 10-25 anni tra i 400 e i 500 metri slm, vendemmiate nella seconda decade di agosto, raccolte a mano nelle prime ore del mattino. Uno spumante metodo charmat, aromatico e di personalità, dal perlage fine e persistente, paglierino e dai riflessi dorati, leggermente dolce, ottimo con la grande tradizione della pasticceria italiana.

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