La “Prima dell’Alta Langa” 2019: il 1° aprile al Castello di Grinzane Cavour

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prima alta langa 2019

Mancano poco più di due settimane alla Prima dell’Alta Langa: l’evento annuale organizzato dal Consorzio Alta Langa e riservato a operatori, ristoratori, enotecari e giornalisti tornerà infatti lunedì 1° aprile al Castello di Grinzane Cavour (Cuneo).

Dopo il successo della scorsa edizione, il grande tasting coinvolgerà quest’anno 23 produttori – 5 in più dell’anno passato – e tutte le rispettive cuvée per un totale di oltre 50 etichette tra bollicine di Alta Langa bianche, rosate, riserve, grandi formati, in degustazione dalle 10 alle 19.

Ci saranno le case storiche che hanno dato vita al progetto Alta Langa ormai tre decadi fa (Banfi, Giulio Cocchi, Enrico Serafino, Fontanafredda, Gancia, Tosti) ma anche i produttori che hanno unito le forze in questi anni contribuendo con il loro lavoro a strutturare sempre di più la denominazione (Avezza, Bera, Paolo Berutti, Agricola Brandini, Bretta Rossa, Colombo Cascina Pastori, Roberto Garbarino, Germano Ettore, Giribaldi, Pianbello, Contratto, Marcalberto) insieme alle “new entry” Araldica, Ca’ du Sindic, Coppo, Pecchenino, Rizzi.

“La Prima dell’Alta Langa è l’evento di punta organizzato dal Consorzio – dice il presidente Giulio Bava -. Un appuntamento atteso per un vino che sta facendo parlare di sé in Italia e all’estero. L’Alta Langa Docg, con il suo milione e 300mila bottiglie dalla vendemmia 2018, è entrata a pieno titolo tra le denominazioni di riferimento per le bollicine nazionali”.

IL CONSORZIO ALTA LANGA – Quello dell’Alta Langa Docg è oggi un Consorzio molto attivo: conta più di 100 soci complessivamente tra famiglie di viticoltori e produttori attivi e coinvolti nello sviluppo di un vino, di una denominazione e di un territorio. Tutti legati da una grande scommessa: quella di un vino che non sarà pronto prima di sei anni dall’impianto e che per questo deve necessariamente essere un vino importante. Innamorati delle loro terre, i soci del Consorzio hanno avviato e difendono una viticoltura sostenibile e armonica al delicato, biodiverso tessuto dell’Alta Langa e dei suoi valori, rispettandone i ritmi naturali.

I NUMERI DELL’ALTA LANGA – L’Alta Langa è un vino che non permette speculazioni né tantomeno numeri giganti: tutto parte dal vigneto ed è lui a comandare.  Oggi i soci del Consorzio sono più di 100, tra viticoltori, i 25 produttori che già vendono Alta Langa e gli altri che stanno per uscire con le loro cuvée.
Il vigneto cresce nelle superfici in modo regolato: 40 ettari originali provenienti dalla sperimentazione ai quali si sono aggiunti nel tempo nuovi impianti per arrivare al dato aggiornato a oggi di 280 ettari di vigneto suddiviso in 130 ettari in provincia di Asti, 130 in provincia di Cuneo e 20 in provincia di Alessandria. Sono il risultato di una crescita ordinata e condivisa; nella scorsa vendemmia sono stati prodotti 1.500.000 chilogrammi di uva pari a 1.300.000 bottiglie. Con i nuovi impianti in produzione e con quelli previsti nei prossimi due anni si avrà un vigneto totale di 350 ettari, pienamente produttivo entro il 2022.

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