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20 Gennaio 2025

Confcooperative non firma le proposte dei produttori UE sull’etichettatura

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

È attesa per lunedì a Bruxelles la presentazione ufficiale al Commissario UE alla Salute Vytenis Andriukaitis da parte delle principali associazioni europee del settore vino (Copacogeca e CEEV) della proposta di autoregolamentazione del settore in materia di indicazione in etichetta delle dichiarazioni nutrizionali e degli ingredienti.

La cooperazione italiana ha deciso di non firmare la proposta del Copa-Cogeca, l’organizzazione che rappresenta gli agricoltori e le cooperative agricole europee. “Il motivo dello strappo – spiega Ruenza Santandrea, coordinatrice del settore Vitivinicolo dell’Alleanza – è la nostra ferma posizione in merito all’obbligatorietà di indicare l’eventuale aggiunta di saccarosio tra gli ingredienti, che vede contrari tutti i paesi del nord Europa. La pratica dello zuccheraggio, che in Italia è vietata, è invece praticata in tutte le altre parti d’Europa, con l’eccezione di Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro e di alcune aree della Francia”.

“Pur avendo cercato fino all’ultimo una posizione di compromesso – continua Santandrea – il Copa-cogeca ha deciso giovedì scorso di procedere con voto a maggioranza qualificata e allora noi ci siamo sfilati, ritenendo di agire con la massima coerenza in difesa degli interessi della viticoltura italiana”.

“Sulle soluzioni che il Copa-cogeca propone in materia di indicazioni nutrizionali siamo sostanzialmente d’accordo” – spiega Santandrea – ed eravamo pronti a sottoscrive tutta la prima parte del documento, ovvero: etichettatura elettronica (off label), con inserimento di un link che rimandi ad un sito web aziendale; indicazione solo delle calorie senza l’indicazione del contenuto di sale, proteine e grassi; considerazione come unità di misura di 100 ml per tutti i prodotti”.

Le diverse posizioni emerse nella seconda parte della proposta, quella relativa all’indicazione degli ingredienti, hanno invece visto un netto disallineamento dell’Alleanza cooperative con la proposta Copa-cogeca rispetto alla definizione di cosa si intenda per ingrediente del vino e cosa debba essere quindi eventualmente indicato in etichetta.

Per Santandrea non ci sono dubbi: “Ai consumatori va garantita informazione e trasparenza sull’elenco degli ingredienti. Se un’azienda fa ricorso al saccarosio, non può non indicarlo”.

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