CVA Canicattì punta sui vitigni autoctoni siciliani

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Uve autoctone siciliane

Virtuosi Vignerons quelli che raccoglie la CVA Canicattì, la cantina sociale che, in poco meno di 10 anni, ha raddoppiato volume e valore, costruendo sul Nero d’Avola e vitigni autoctoni di Trinacria,  una “solida” reputazione produttiva,  con bottiglie ritenute esemplari per qualità e giusto prezzo.  Tante le novità portate in dote a questo Vinitaly delle grandi occasioni, nuovi vini, nuove annate e lo spirito di sempre, affermare il valore di una comunità che condivide un percorso di crescita fondato sul territorio e la qualità della materia prima.

I numeri parlano chiaro e mettono in evidenza innanzitutto  la crescita di immagine del marchio, grazie agli  importanti riconoscimenti internazionali ottenuti nel 2015, con i vini più rappresentativi e più venduti all’estero: il Centuno, l’Aquilae Nero d’Avola e lo Scialo, tra i rossi, e il Fileno,  tra i bianchi. Queste etichette  hanno come denominatore comune i vitigni autoctoni più conosciuti della Sicilia, Il Nero d’Avola e il Grillo, varietà su cui la cooperativa ha fortemente investito e che stanno proiettando CVA Canicattì tra le realtà più rappresentative della  cooperazione siciliana del vino di qualità.

“Ad essere premiato dal consenso del pubblico e della critica   – spiega Giovanni Greco, presidente della cooperativa – è   il modello imprenditoriale centrato sul binomio qualità territorio con una filosofia produttiva che ha reso i nostri vini riconoscibili per stile produttivo e territorialità”.

Un’evoluzione che ha visto protagonisti i circa 300 piccoli viticoltori, spina dorsale dell’azienda, che, sotto quel marchio,  si riconoscono, coltivando poco più 900 ettari di vigneto dislocati in 12 comuni, tra le province di Agrigento e Caltanissetta.  Una produzione d’eccellenza che vive nella conduzione familiare dei vigneti – la media per socio non supera i 3 ettari complessivi . Siamo nelle terre del Nero d’Avola e dei vitigni che hanno fatto la storia del vino siciliano nel mondo come il Grillo e il Cataratto, e il mercato dimostra di sapere apprezzare ed accogliere queste autentiche produzioni born in Sicily.

Il 2015 d’altronde è stato un anno memorabile  per CVA Canicattì che ha incrementato il suo fatturato di oltre il 10% sull’anno, con una produzione  che ha sfiorato il milione di bottiglie, record assoluto per CVA Canicattì. Diciamo anche che più del  50% di queste bottiglie è destinato al mercato estero, principalmente Europa ma anche Nord America e ASIA.  Germania, Inghilterra, Francia, USA e Svizzera sono i bacini maggiormente serviti, con Cina e Canada in grande crescita. Segnali positivi confermati anche al recente ProWein di Dusseldorf che ha certificato il buon lavoro svolto dal CdA della cooperativa. Nei primi mesi del 2016, torna a crescere anche il   mercato interno, frutto di una migliore distribuzione e all’ampliamento delle città servite.

 “A Verona cercheremo di confermare quanto di buono fatto in questi anni  – continua Giovanni Greco, presidente CVA Canicattì – puntando a consolidare i  rapporti commerciali nei mercati storici per noi, come la Germania, e rafforzare quelli in alcune piazze strategiche, come gli Stati Uniti.  Faremo degli investimenti in promozione per cercare di far emergere al meglio la nostra condizione di produttori d’area, attraverso prodotti sempre più in linea con le esigenze dei consumatori e legando in nostri vini anche ad altre produzioni gastronomiche di pregio”.

In questo senso CVA Canicattì sta operando secondo una precisa strategia di penetrazione con l’obiettivo di accrescere la percezione del brand. In questa logica, la Cantina, ha realizzato un video promozionale che racconta il Progetto Diodoros nella Valle dei Templi (link video: https://goo.gl/ijIlOJ) .
A Verona, saranno presentate le nuove etichette: l’Aquilae Nero d’Avola Bio e l’Aquilae Grillo Bio, primi vini di una linea interamente organica che nei prossimi anni, grazie alla conversione in biologico di altri ettari di vigneto,  sarà ampliata con  altri vini, e il rosato Delicio, blend di Nero d’Avola e Nerello Mascalese. Questi nuovi vini rispondono ad una precisa esigenza di mercato che vede, in tutto il mondo, un aumento dell’acquisto di prodotti biologici ed una crescita costante del consumo di vino rosato.

Una Sicilia che piace, che produce con qualità, senza rinunciare alla tradizione. Martedì 12 aprile alle ore 10:30 presso l’area Business del Padiglione Sicilia,  si svolgerà la presentazione del progetto “La Sicilia a Tavola, un rete di imprese al servizio dell’agroalimentare di qualità”. Protagonisti di questa iniziativa oltre a CVA Canicattì sono  la Cooperativa Agricola Progetto Natura e il Consorzio di Tutela Salame Sant’Angelo di Brolo, impegnati a sviluppare un’azione comune per la  promozione di  prodotti legati all’unicità dei territori di origine: le Terre del Nero d’Avola, l’agro di Ragusa e il Parco dei Nebrodi –  dove la storia, la cultura e la natura dei luoghi, costituiscono un insieme di valori identitari e competitivi.

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