Un vino descritto come acre presenta una sensazione aspra, pungente o aggressiva sia al naso che al palato, spesso dovuta a un’eccessiva aciditĂ o a un alto livello di aciditĂ volatile. Questa caratteristica puĂ² rendere il vino poco piacevole, poichĂ© manca di equilibrio tra le sue componenti principali, come aciditĂ , dolcezza, alcol e tannini. L’aciditĂ eccessiva puĂ² derivare da una vendemmia troppo anticipata, in cui le uve non hanno raggiunto una maturazione ottimale e contengono ancora alti livelli di acido malico. Inoltre, alterazioni microbiologiche, come un’eccessiva produzione di acido acetico da parte di batteri acetici, possono accentuare la percezione acre. Anche l’ossidazione puĂ² contribuire, aumentando l’aciditĂ volatile e generando sentori pungenti che ricordano l’aceto o il limone acerbo.
Dal punto di vista sensoriale, un vino acre manca di armonia e puĂ² risultare sgradevole, poichĂ© l’asprezza domina il profilo aromatico e gustativo. Tuttavia, in alcuni stili di vino, come certi vini naturali o ossidativi, una leggera nota acida puĂ² essere tollerata se bilanciata da altre componenti. In generale, perĂ², l’aciditĂ acre è considerata un difetto quando sovrasta il carattere del vino e ne compromette la complessitĂ e la piacevolezza. Per evitare questa condizione, è fondamentale monitorare la maturazione delle uve e adottare pratiche enologiche che preservino l’equilibrio del prodotto.