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25 Ottobre 2025

Oltre 1 milione e 100mila € in beneficenza: nuovo record per Barolo en primeur

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Si chiude con un nuovo record la quinta edizione di Barolo en Primeur, l’asta benefica internazionale al Castello di Grinzane Cavour promossa da Fondazione CRC e Fondazione CRC Donare ETS con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, che quest’anno per la prima volta raccoglie 1.108.300€ già nella serata principale, destinati a progetti sociali e culturali in Italia e nel mondo. Dopo i 666 mila € nel 2021, i 834 mila € nel 2022, i 877 mila € nel 2023 e il milione e 27mila € nel 2024, in cinque anni l’asta arriva così a un risultato complessivo di 4.512.300 € per quasi un centinaio di progetti in campo no profit. A tale somma si aggiungerà la beneficenza collegata al quindicesimo e ultimo lotto, che sarà protagonista il 9 novembre all’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, trasmessa in diretta con Hong Kong.

Sotto il martelletto di Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia, sono stati battuti, in live streaming con la sede di Christie’s a New York e dal 67 Pall Mall di Londra, 14 lotti a cui sono abbinate altrettante barrique di Barolo Gustava, vinificate separatamente dall’enologo Donato Lanati in base alla parcellizzazione della vigna per esposizione, altitudine ed età delle viti, che daranno origine a 270 bottiglie ciascuna, a fine dei 38 mesi minimi di invecchiamento previsti dal disciplinare. Accanto a queste, oltre 80 cantine del Consorzio hanno contribuito donando i propri vini, riuniti in 8 lotti comunali che rappresentano 11 comuni simbolo della denominazione, per un totale di 914 bottiglie, pari a circa 925 litri, tra formati standard, magnum, jéroboam e réhoboam. A questi, si è aggiunto lo speciale lotto a cui è abbinato il Tonneau di Vigna Gustava, 400 litri di Barolo aggiudicati per 360.000€. Complessivamente, Barolo en Primeur ha così quest’anno messo all’asta 5.525 litri di Barolo e Barbaresco, raccogliendo beneficenza dall’Italia, dagli USA e dall’Inghilterra.

Grazie alla beneficenza raccolta, si potranno sostenere diversi progetti benefici ognuno associato a un lotto, che spaziano dal recupero di edifici storici alla promozione dell’arte e della cultura, dal sostegno alle persone con disabilità alla ricerca medica, fino all’educazione dei più giovani, alle borse di studio, alla crescita del sistema di welfare e all’assistenza alle madri in difficoltà. Per quanto riguarda gli otto lotti comunali, il ricavato di quattro sarà destinato a sostenere la Scuola Enologica di Alba e altri progetti del territorio, mentre i restanti quattro saranno devoluti a progetti benefici scelti direttamente dagli aggiudicatari.

La serata è stata scandita dal comico Federico Basso che con i suoi interventi ironici ha offerto un tocco di leggerezza e riflessione. Ogni bottiglia verrà invece contrassegnata dall’etichetta d’artista “self-devouring figure” di Giulia Cenci, un autoritratto ibrido a matita che riflette sui temi di identità, nutrimento e metamorfosi, in consonanza con i valori di dono e trasformazione di Barolo en Primeur.

Novità di quest’anno, il tag NFC di certificazione digitale “Autentico NFC”, sviluppato da Tesisquare attraverso il suo IoT Competence Center Elision in collaborazione con la PMI innovativa Autentico Srl. Applicato in modo invisibile sotto l’etichetta, il tag conterrà un codice univoco e crittografato, impossibile da clonare, garantendo origine, tracciabilità e integrità di ogni bottiglia. Attraverso la scansione con uno smartphone, si potrà accedere a una scheda digitale con tutte le informazioni di tracciabilità, alle note enologiche di Donato Lanati, al giudizio en primeur di Antonio Galloni e a una webcam live sulla Vigna Gustava e sul Castello di Grinzane Cavour. Inoltre, grazie alla collaborazione con Fieramente Srl, azienda italiana specializzata nel trasporto di vini di pregio, la consegna delle bottiglie donate con l’asta avverrà senza costi di spedizione per gli acquirenti, assicurando un servizio globale e puntuale.

Superare di così tanto il milione di euro è un risultato straordinariocommenta Mauro Gola, Presidente di Fondazione CRC. Questa quinta edizione di Barolo en Primeur sancisce il successo di un percorso iniziato nel 2021, che continua a crescere in autorevolezza e partecipazione. La forza del progetto risiede nella sua formula: l’idea di associare ogni donazione a una singola barrique ha reso la solidarietà un gesto concreto e accessibile, capace di coinvolgere un pubblico sempre più ampio. È un modello che unisce in modo virtuoso eccellenza enologica e responsabilità sociale, rafforzando il legame tra il vino e la comunità che lo produce”.

È straordinario vedere come Barolo en Primeur cresca anno dopo anno, diventando non solo un evento enologico di riferimento, ma un vero e proprio simbolo di solidarietà e partecipazione collettivacosì Giuliano Viglione, Presidente di Fondazione Donare ETS. “I risultati di questa quinta edizione lo confermano: Barolo en Primeur è ormai un appuntamento cardine del calendario della solidarietà italiana e internazionale, riconosciuto e atteso da chi crede che il vino possa essere un veicolo di bene, di cultura e di sviluppo. Il valore di questo progetto risiede nella sua capacità di unire il territorio a una visione globale: le Langhe restano il cuore pulsante, ma i benefici si estendono ben oltre i confini locali, generando opportunità concrete per le persone e le comunità. È un modello virtuoso di filantropia territoriale che parte da un grande vino, ma arriva molto più lontano, costruendo relazioni, fiducia e futuro”.

“Il successo di questa quinta edizione di Barolo en Primeur non nasce solo dalla generosità di chi sceglie di donare, ma soprattutto dalla forza e dalla qualità straordinarie di due vini unici come il Barolo e il Barbaresco” commenta Sergio Germano, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. “È grazie a questi ambasciatori riconosciuti in tutto il mondo che abbiamo costruito un progetto che coniuga eccellenza e solidarietà. L’introduzione dell’en primeur rappresenta così un’evoluzione importante: una modalità di promozione e valorizzazione dei nostri vini che dobbiamo continuare a coltivare e far crescere. Barolo en Primeur è oggi una vetrina internazionale in costante espansione, capace di mettere le Langhe in dialogo con mercati e collezionisti di tutto il mondo, rafforzando la reputazione globale del nostro vino e del nostro territorio”.

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