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13 Luglio 2025

Dazi USA – Federvini: “Una misura gravissima e ingiustificata

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Federvini esprime profonda preoccupazione per l’annunciata introduzione, da parte dell’amministrazione statunitense, di un dazio del 30% su tutte le merci provenienti dall’Unione Europea, a partire dal prossimo 1° agosto. Una misura gravissima e ingiustificata, che rischia di compromettere un equilibrio costruito nel tempo, fondato sulla fiducia reciproca, sul dialogo commerciale e sulla condivisione di valori tra partner storici.

Gli Stati Uniti rappresentano da anni un mercato strategico per l’export italiano, in particolare per i nostri prodotti di eccellenza, che hanno saputo conquistare la fiducia dei consumatori americani e contribuire in modo significativo alla crescita economica sia nazionale che transatlantica. L’introduzione di un dazio di questa entità metterebbe seriamente a rischio la competitività delle imprese italiane, con pesanti ricadute anche sulle controparti statunitensi.

“L’imposizione di un dazio generalizzato del 30% colpisce in modo indiscriminato settori ad alto valore aggiunto, come il nostro – dichiara Giacomo Ponti, Presidente di Federvini –. È una misura gravissima e ingiustificata, che penalizza non solo i produttori europei, ma anche gli operatori economici americani che fanno parte integrante della nostra filiera commerciale.”

Federvini osserva come le relazioni economiche tra Unione Europea e Stati Uniti siano profondamente interconnesse, in particolare nei settori legati all’agroalimentare, alla distribuzione e alla ristorazione. Misure unilaterali come questa, adottate senza consultazione o confronto, compromettono il principio di reciprocità su cui si basa il commercio internazionale e rischiano di produrre conseguenze durature e dannose da entrambe le parti.

Negli Stati Uniti, il sistema distributivo a tre livelli – importazione, distribuzione e vendita – genera valore aggiunto anche grazie alla presenza dei prodotti europei. Per ogni dollaro speso in beni europei di qualità, si attivano fino a 4,50 dollari nell’economia americana, tra occupazione, fiscalità e crescita del comparto horeca.

“Non si tratta solo di proteggere il nostro export – prosegue Ponti – ma di tutelare un interesse economico comune. Le nostre eccellenze sono parte di un ecosistema economico e culturale condiviso: ostacolarne l’accesso al mercato statunitense significa danneggiare anche le filiere e i lavoratori americani che, da anni, ne sono parte attiva.”

Federvini accoglie con convinzione l’impostazione costruttiva espressa dalle istituzioni europee, che hanno riaffermato la centralità del dialogo transatlantico e la necessità di tutelare gli interessi comuni nel rispetto delle regole internazionali.

“È fondamentale – afferma la Federazione – che l’Europa si presenti con una voce unita e determinata per tutelare le proprie filiere strategiche e gli operatori economici colpiti da scelte unilaterali e sproporzionate.”

La Federazione chiede una risposta immediata, chiara e coordinata da parte delle istituzioni italiane ed europee, con l’obiettivo di riaprire il confronto a livello bilaterale e multilaterale, nel pieno rispetto delle regole del commercio e della cooperazione internazionale.

“È in gioco la sopravvivenza di migliaia di imprese e la stabilità di un ecosistema virtuoso che ha generato valore e occupazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. Occorre agire subito, con spirito costruttivo, visione strategica e una voce europea forte e coesa.”

Federvini continuerà a operare in stretto contatto con le autorità italiane, le istituzioni europee e i partner internazionali, per contribuire a una soluzione equa, sostenibile e coerente con i principi che hanno ispirato fino a oggi la relazione tra Europa e Stati Uniti.

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