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26 Gennaio 2025

Dèkatos 2013: verticalità, struttura e mineralità nel Trento Doc controcorrente di Roeno

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Struttura e mineralità in un vino elegante e verticale: queste le caratteristiche che rendono iconico #Dèkatos, il Trento Doc Riserva Brut Nature di #Roeno con un affinamento di 120 mesi sui lieviti. Un #MetodoClassico identitario, in edizione limitata, che racconta le origini trentine e la vocazione viticola ed enologica della famiglia Fugatti. L’azienda di Brentino Belluno (Verona) presenterà l’annata 2013 a Vinitaly 2024.

Il nome del vino deriva dal greco δέκατος, ossia decimo, e richiama il lungo affinamento che contraddistingue il Trento Doc controcorrente di Roeno. Le uve 100% chardonnay – provenienti da un vigneto di Avio (Trento) posto a un’altitudine di oltre 500 metri s.l.m. e vinificate per il 90% in acciaio e la restante parte in tonneau – danno vita a sole 2500 bottiglie che non vedono l’aggiunta della liqueur d’expedition al momento della sboccatura.

Dèkatos 2013 – spiega Giuseppe Fugatti di Roeno – racchiude nel calice verticalità e struttura, specchio di un’annata calda che ha conferito spiccate note minerali di pietra e gesso al vino. Nonostante le temperature elevate che hanno caratterizzato il meteo da giugno in poi, grazie a una vendemmia anticipata siamo riusciti a salvaguardare acidità e sapidità, essenziali in una bollicina così evoluta”. ​

Uno spumante di montagna dallo stile unico che al sorso si rivela armonioso, fresco, persistente e ben integrato. La piacevolezza della carbonica, la sua complessità e la sua vena sapida invitano al riassaggio. ​

“Il nostro Dèkatos fa parte di un progetto ambizioso – dichiara Giuseppe Fugatti – che vuole proporre un’interpretazione di carattere, e in controtendenza, nel mondo dei Trento Doc. Una sfida difficile che siamo riusciti a vincere grazie anche al favore della critica nazionale e internazionale. L’annata 2012 si è infatti aggiudicata i 5 grappoli di Bibenda e i 94 punti di James Suckling”.

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