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20 Gennaio 2025

Campo alla Sughera arricchisce il proprio patrimonio viticolo con 3 nuovi ettari di terreno

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

#CampoallaSughera, azienda vitivinicola che sorge tra #Bolgheri e #CastagnetoCarducci ha acquisito un nuovo terreno, sulla via Bolgherese, di 3,3 ettari, di cui 1 già vitato a #BolgheriDOC, con l’obiettivo non solo di incrementare la produzione, ma anche di migliorare la qualità dei #vini. I nuovi ettari, che un’analisi del suolo ne ha confermato l’ottima qualità, si vanno ad aggiungere ai 18 ad oggi vitati, racchiusi in un luogo contraddistinto da elementi naturali straordinari: il suolo marnoso, ricco di minerali, il mare, che influenza in modo decisivo il microclima della zona e il tempo che permette l’evoluzione dei vini.  

«Il terreno, con esposizione sud ovest, si trova a pochi chilometri di distanza da Campo alla Sughera, non lontano dall’abitato di Castagneto Carducci.  La superficie totale è di 3,3 ettari dei quali 1 ettaro vitato nei primi anni 2000 con Merlot, Cabernet Sauvignon e una piccola parte di Vermentino. La breve distanza dalle colline che sovrastano la via bolgherese fa sì che sia presente nel suolo una buona componente di matrice alluvionale ricca di ciottoli e sabbie fini» – racconta Francesco Gagliardi, responsabile enologico di Campo alla Sughera – «Nell’ettaro già vitato a Merlot si riscontrano invece buone percentuali di argilla, in aggiunta a ciottoli e ghiaia. Nei prossimi mesi provvederemo a lavorare, fertilizzare e livellare la parte di terreno non vitata che poi pianteremo a partire dal prossimo anno». 

L’azienda, di proprietà della tedesca famiglia Knauf, aveva già acquisito nuovi 2 ettari a inizio 2022, di cui 1,5 ha piantati lo scorso anno a Cabernet Sauvignon, con l’obiettivo di incrementare la produzione del Bolgheri Superiore Arnione, vino icona della tenuta. Con questo nuovo acquisto, Campo alla Sughera consolida quindi ulteriormente la sua crescita economica e, soprattutto, qualitativa.  

Come afferma Tommaso Alessandri, Winery Director, «l’acquisizione di nuovi ettari è un segno forte dell’impegno della Famiglia Knauf per far crescere Campo alla Sughera in modo costante. L’investimento arriva, infatti, a seguito di un importante risultato economico ottenuto negli ultimi quattro anni, durante i quali l’azienda è cresciuta in doppia cifra in ogni anno e perseguendo con successo una rigorosa politica di riposizionamento».  

Bolgheri si conferma dunque una DOC da investimento e di comprovata qualità, come dimostrato dai risultati ottenuti da Campo alla Sughera negli ultimi anni, frutto del costante lavoro del team nel solco della vocazione attitudinale che contraddistingue la filosofia dell’azienda, fondata sul paradigma della perfezione enoica. Tale filosofia vede le proprie radici nello studio analitico della terra e in un consolidato percorso strategico di valorizzazione dei migliori vitigni internazionali, al fine di ottenere vini identitari e territoriali, testimoni autentici della fine complessità delle terre di Bolgheri.  

«Fare vini perfetti è un traguardo irraggiungibile, è qualcosa di impossibile. Diverso è “ambire alla perfezione”: è questa la strada che porta all’eccellenza ed è proprio ciò che noi ci impegniamo a fare ogni giorno, per mantenere in continua ascesa la qualità dei nostri vini» – conclude Alessandri.  

***

Campo alla Sughera. All’inizio volevamo capire la terra di Bolgheri: abbiamo guardato in profondità e abbiamo visto il mare. Siamo una realtà vitivinicola composta da elementi naturali straordinari: il suolo marnoso, ricco di minerali, il mare, che influenza in modo decisivo il microclima della zona, il tempo, che permette l’evoluzione dei vini. 

Per portare nel mondo il respiro e la solidità della terra di Bolgheri non facciamo altro che assecondare queste forze attraverso la gestione dei vigneti (microterroir), la selezione delle uve (la tripla selezione) e la produzione dei nostri vini (caduta per gravità, microvinificazioni). Il risultato è un ventaglio espressivo di questa terra: Campo alla Sughera, IGT Toscana Rosso, Arnione, Bolgheri DOC Superiore, Adèo, Bolgheri DOC Rosso e Arioso, IGT Toscana Bianco.

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