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12 Febbraio 2025

Guida Vini d’Italia 2024: otto Soave conquistano i “Tre bicchieri”

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Piena soddisfazione nella zona di produzione del Soave: sono salite ad otto le aziende che si sono aggiudicate il prestigioso riconoscimento nella giuda Vini d’Italia 2024 edita da Gambero Rosso. Cresce dunque il numero delle cantine del Soave che conquistano l’ambito traguardo, un risultato particolarmente buono che dà lustro all’intera denominazione.

È la mineralità il tratto distintivo che accomuna le otto referenze, equamente distribuite all’interno delle differenti sottozone produttive della denominazione, e che di fatto rappresenta una solida base per vincere la sfida del tempo ed essere garanzia per la longevità.

Ecco le aziende:

Soave Classico Calvarino 2021 – Leonildo Pieropan

Soave Classico Campo Vulcano 2022 – I Campi

Soave Classico Le Battistelle 2021 – Le Battistelle

Soave Classico Monte Carbonare 2021 – Suavia

Soave Classico Monte Fiorentine 2021 – Ca’ Rugate

Soave Classico Monte Grande 2021 – Graziano Prà

Soave Superiore Il Casale 2021 – Agostino Vicentini

Soave Superiore Roncà Monte Calvarina Runcata 2021 – Dal Cero – Tenuta Giacobbe

«Passare da cinque aziende premiate lo scorso anno a ben otto quest’anno è un risultato che ci riempie di soddisfazione – evidenzia Igor Gladich, direttore del Consorzio del Soave – e che attesta in maniera incontrovertibile come oggi il Soave stia crescendo a ritmi importanti sul fronte della qualità. Quest’anno sono state premiate interpretazioni del Soave tra loro piuttosto differenti ma senza dubbio accomunate dal fattore mineralità. Se questa caratterista da un lato al momento del consumo ci fa percepire dei vini sapidi e che invitano subito ad un secondo calice, dall’altro è garanzia di longevità ed è proprio in quella direzione che anche come Consorzio ci stiamo muovendo».

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