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13 Gennaio 2025

Barolo en primeur 2021: il Barolo si fa solidale

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

La storia del Barolo si racconta attraverso le vigne che hanno reso note le Langhe nel mondo. Oggi avrà una nuova protagonista: la vigna storica Gustava (menzione geografica aggiuntiva ufficiale della denominazione Barolo). In questo vigneto di quasi 4 ettari, parte del Patrimonio Unesco e su cui al tramonto si proietta l’ombra del Castello di Grinzane Cavour, sono state prodotte e raccolte le uve di nebbiolo da Barolo per vinificare le 15 barrique da collezione che saranno protagoniste di ‘Barolo en primeur 2021’, un evento benefico promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con la Fondazione CRC Donare e con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Un progetto enologico che ha l’ambizione di diventare un modello innovativo di promozione e valorizzazione del territorio.

Ciascuna barrique, ancora in affinamento, è associata a un progetto no-profit nel campo della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale progetti che saranno descritti durante la conferenza stampa del 14 ottobre 2021 al Castello di Grinzane Cavour, a cui sarà possibile partecipare in presenza e live streaming.

Il 30 ottobre prossimo, pertanto, chi farà l’offerta più generosa a sostegno di questi progetti no-profit (base d’asta di 30.000 euro) diventerà proprietario/titolare della relativa barrique abbinata, ancora in affinamento, da cui saranno poi ottenute circa 300 bottiglie di Barolo Gustava 2020 numerate e “vestite” da un’etichetta creata in esclusiva da Giuseppe Penone, protagonista dell’Arte povera e tra gli scultori più importanti e riconosciuti a livello mondiale. Le bottiglie saranno consegnate dopo il periodo obbligatorio di affinamento, a partire da gennaio 2024.

In questo progetto è coinvolto il Laboratorio ENOSIS Meraviglia di Donato Lanati, al quale è stato affidato l’incarico di guidare l’intero percorso tecnico, dalla maturazione delle uve alla vinificazione e al successivo affinamento. E’ stato inoltre istituito un Comitato Scientifico di Indirizzo presieduto da Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, con la partecipazione di Vincenzo Gerbi, professore emerito dell’Università di Torino, e di Vladimiro Rambaldi, amministratore unico dell’Agenzia di Pollenzo S.p.A, e la collaborazione della ricercatrice Anna Schneider del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante.

Il progetto, così ideato, si è posto l’intento di valorizzare la complessità degli elementi che compongono  il vigneto storico Gustava. La conseguenza di questa eterogeneità è che le 15 barrique di “Barolo en primeur” hanno ognuna caratteristiche uniche e diverse dalle altre. Nella vigna, suddivisa in quattro macro particelle in funzione dell’altitudine e dell’esposizione, sono stati adottati due differenti criteri per la raccolta delle uve: la distinzione tra i ceppi storici impiantati oltre 50 anni fa e quelli più giovani, e quella tra le microzone interne, dovuta al differente dialogo delle radici delle viti con i microorganismi, i microelementi e le sostanze organiche presenti nelle diverse porzioni di terreno. Vinificare in maniera separata queste uve, decisione frutto dell’esperienza di Donato Lanati, ha permesso così di ottenere barrique dotate, ognuna, di una sua ‘personalità’.

Ormai è tutto pronto, quindi, per questa grande gara di beneficenza, sotto forma di asta, nella scenografica location del Castello di Grinzane, realizzata in collaborazione con Christie’s e in collegamento simultaneo da New York, ove sarà presente Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e CEO di Vinous che ha coniato un NFT (Non Fungible Tokens), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain e annesso a ogni barrique.  A battere l’asta sarà Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia.

Questo evento di beneficenza – che avrà  come Madrina Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino ed ex presidente dell’ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo – sarà condotto e moderato da Valeria Ciardiello, giornalista Sky impegnata da anni in confronti tematici legati al tema della Corporate Social Responsability.

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