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17 Gennaio 2025

Nasce il consorzio di tutela dei vini delle “Terre di Pisa”

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Presentato questa mattina in conferenza stampa presso la Camera di Commercio di Pisa il consorzio volontario per la tutela dei vini delle “Terre di Pisa”. A costituirlo ufficialmente con atto notarile sette aziende agricole della provincia di Pisa: Badia di Morrona (Terricciola), Tenuta di Ghizzano (Peccioli), Az. Agr. Castelvecchio (Terricciola), Usiglian del Vescovo (Palaia), Podere La Chiesa (Terricciola), Fattoria Fibbiano (Terricciola) e Fattoria La Spinetta (Terricciola). Si tratta di aziende che, come ha precisato il Presidente del neonato consorzio, Nicola Cantoni (Fattoria di Fibbiano) hanno rivendicato nel 2017 ben 1.775 quintali di uva per un totale di circa 1.300 ettolitri di DOP “Terre di Pisa”.

Il consorzio, rappresentando oltre il 40% dei viticoltori e di oltre il 66% della produzione certificata di competenza dei vigneti dichiarati a DOP “Terre di Pisa”, potrà essere incaricato dal Ministero per le Politiche agricole alimentari e forestali a svolgere le funzioni erga omnes e quindi occuparsi della tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi della denominazione “Terre di Pisa”, nei confronti di tutti i produttori della stessa denominazione, anche non aderenti al consorzio.

Soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini:“La nascita del consorzio rappresenta un passaggio importante per la provincia di Pisa: è il segno della determinazione dei produttori che, supportati dalla Camera di Commercio, si sono assunti la responsabilità di valorizzare le produzioni di qualità del territorio. Si tratta – prosegue Tamburini – di un ulteriore tassello nel programma di promozione del prodotto turistico, “Terre di Pisa”, che stiamo portando avanti assieme moltissime amministrazioni locali, alle associazioni di categoria e a oltre 300 imprese che hanno aderito al marchio. Da parte nostra- – conclude Tamburini – continueremo a sostenere questa iniziativa consapevoli che il vino è già uno degli alfieri delle “Terre di Pisa”.

Prima iniziativa del consorzio, il prossimo 14 dicembre presso la Camera di Commercio di Pisa, un workshop sulle future opportunità di valore nel vino globale che fa parte di un tour mondiale che coinvolge produttori, Enti e Consorzi delle principali zone vinicole, dalla Nuova Zelanda al Cile, dalla Spagna agli USA passando ovviamente per Italia e Francia. Relatore del seminario “Driving future value in wine” sarà Pierpaolo Penco, Country Manager Italia di Wine Intelligence una società che si occupa di consulenza e ricerca nel campo del vino a livello internazionale, che ha seguito il progetto dalla nascita della DOP fino alla costituzione del consorzio. Presenti all’evento le associazioni di categoria agricole del territorio che hanno collaborato alla riuscita del progetto: Confederazione italiana agricoltori di Pisa, Unione Provinciale degli Agricoltori di Pisa e Federazione provinciale Coldiretti di Pisa.

Ma l’obiettivo del consorzio, come spiega il suo Presidente, è molto più ambizioso: rappresentare e tutelare le diverse DOP e IGP della provincia di Pisa e non solo le “Terre di Pisa” andando quindi a modificare il disciplinare di produzione sia dal punto di vista geografico che di tipologia dei vini, per consentire ad aziende escluse di poter rivendicare la DOC e associarsi al Consorzio. Altro obiettivo e quello di dotarsi di un piano di marketing triennale per valorizzare e caratterizzare l’offerta e integrarla nelle strategie di promozione sia del territorio pisano che dei Consorzi vinicoli toscani associandsi ad A.VI.TO. (Associazione Vini Toscani a Dop e a Igp) e a Federdoc (Confederazione Nazionale dei Consorzi volontari per la tutela delle denominazioni dei vini italiani).

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