Lazio Igt, un grande rosso dalla Costa Etrusco Romana

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Terre di Breccia Castello di Torre in Pietra

Terre di Breccia, come recita l’etichetta; nome evocativo e dal sapore storico, così come il luogo dove viene prodotto l’eccellente rosso di cui andiamo a parlare: Castello di Torre in Pietra. Famoso forse più per il latte che per il vino, il borgo compreso fra Roma e Fiumicino è uno dei tanti luoghi d’interesse che sorgono tra la campagna romana occidentale ed il litorale.

Eccoci a pranzo presso l’antico Borgo di Tragliata, località perfettamente conservata ed adibita a ricevimenti per matrimoni. Entriamo dunque nel vivo della gastronomia locale, con un rosso che va a nozze – è il caso di dire – con la cucina tipica del posto. Siamo davanti ad una Igt laziale. Regione non ai massimi nazionali quanto a produzione vinicola, ma che ultimamente riesce a difendersi bene anche grazie a sorprese come quella che stiamo presentando. Il “Terre di Breccia” 2012 della Costa Etrusco Romana, marchiato ovviamente Castello di Torre in Pietra, rappresenta un ottimo vino rosso dall’invecchiamento lento, generoso, che mantiene nel calice un colore decisamente sorprendente a dispetto dell’avanzata età.

Abbinato ad un filetto di manzo detto “tournedos” con bordatura di lardo ed alloro e condito con verdure miste del borgo di Tragliata, questo vino laziale d’entroterra si rivela una delle migliori scelte possibili. Migliore seppur calata all’interno di un territorio che fra la Doc Cerveteri – vicinissima come distanza e situata nel mezzo della Strada del Vino Etrusco Romana – e la zona sud della Capitale con il celebre rosso dei Castelli Romani.

A naso si presenta bene, penetrante e dalle intense note floreali, ancor meglio se decantato per qualche secondo prima di assaggiare. Persistente al gusto, che non lascia spazio ad ulteriori sensazioni vista la sua immediatezza nell’unire lingua e palato. Pieno e corposo, color rubino tendente al granato, senza dubbio un abbinamento ideale per i piatti tipici della zona. Spiccano le verdure stufate, il carciofo e la misticanza, accanto al filetto scelto per il pranzo di nozze grazie al quale oggi siamo qui, a parlarvi di questa sorpresa dal sapore storico. A pochi chilometri da Roma una Igt che non offusca chiaramente le altre produzioni locali, quanto ai bianchi soprattutto.

Ringraziando gli sposi Lucia e Marco ed augurandogli tanta felicità, lasciamo il Lazio con la bocca piena ed il cuore altrettanto, ovviamente tinto di rosso come il calice dell’ottimo vino proposto nel menù nuziale.

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