A settembre torna a Torrecuso ‘VinEstate’

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Grappolo uva da vino

Dal 2 al 4 settembre torna a Torrecuso (Benevento) l’atteso appuntamento con ‘VinEstate’, la rassegna dedicata all’Aglianico del Taburno, organizzata dal Comitato Vinestate in collaborazione con il Comune di Torrecuso e dell’Associazione Aglianico del Taburno e con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Benevento, della Camera di Commercio di Benevento e del Sannio Consorzio Tutela Vini.

Prima rassegna sannita dedicata alla promozione dei vini e del territorio, quest’anno ‘VinEstate’ tocca la sua quarantaduesima edizione, con la proposta di un programma che si preannuncia particolarmente ricco ed interessante. La rassegna si propone l’obiettivo di promuovere i vini del Taburno attraverso un’esperienza di rapporto diretto tra produttori e pubblico e una serie di incontri con esperti e studiosi, per confrontarsi nel comune sforzo di promozione del vino inteso non quale semplice prodotto di consumo, bensì come fattore complesso di cultura, storia, tradizione, esperienza di un territorio.

Al centro delle riflessioni ci saranno i tre fattori alla base di una viticoltura sostenibile: la salvaguardia ambientale, la responsabilità sociale e la fattibilità economica. Gli incontri proposti nell’ambito della rassegna nascono per stimolare un nuovo e più virtuoso modello di gestione vitivinicola, che sia capace di produrre benefici diretti ed indiretti, per il viticoltore e per la società in cui esso opera. Una viticoltura moderna per un ambiente sano e sicuro, per salvaguardare le risorse naturali, in modo da donare alle generazioni future una realtà che non sia depauperata ma che sia il risultato di continui miglioramenti. Senza perdere di vista la connotazione economica, per un modello che non deve affatto compromettere quantità e qualità delle produzioni, salvaguardando e ottimizzando il loro valore economico.

“Il settore vitivinicolo – dichiara il sindaco di Torrecuso, Erasmo Cutillo – costituisce la colonna portante dell’economia torrecusana. Non solo, i vigneti rappresentano sicuramente la componente principale del nostro paesaggio. Questo suggestivo angolo di territorio sannita attraverso il suo fiore all’occhiello, l’Aglianico del Taburno fregiato dalla Docg,  si candida ad essere portavoce di un nuovo modello produttivo che sia capace di  conservare e tutelare la qualità e la produzione dei nostri vini aprendosi alle innovazioni, fondamentali per essere competitivi in un mercato sempre più globale. Siamo fermamente convinti che fare viticoltura sostenibile non significa tornare al passato, ma crescere ulteriormente dal punto di vista qualitativo ed economico, riducendo l’impatto ambientale. Sarà questo il messaggio – conclude il sindaco Cutillo – che lancerà con forza questa edizione di ‘VinEstate’».

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