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26 Gennaio 2025

Apre oggi l’edizione 2016 di Benvenuto Brunello

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Apre oggi all’insegna dei festeggiamenti per i 50 anni della DOC la nuova edizione di Benvenuto Brunello, durante la quale sarà presentata l’annata 2011, che aveva ricevuto le 4 stelle.

Fra i molti momenti chiave nella storia secolare del nostro vino commenta il Presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci – questo è senza dubbio uno dei più importanti. Non solo perché fu la certificazione ufficiale della qualità e dell’eccellenza di quanto veniva prodotto in questo territorio, ma soprattutto perché divenne il punto di partenza per una crescita culturale che ha fatto del Brunello uno dei brand più forti e apprezzati nel modo del vino e del Made in Italy”.

Per celebrare degnamente questa importante ricorrenza, il Consorzio, insieme a Enrico Mattei di Vehicle Projects, ha dato vita a un progetto artistico che avrà nel Benvenuto Brunello il suo apice, con la presentazione del lavoro di cinque celebri artisti italiani di fama internazionale, chiamati a interpretare il significato di “stella” nelle sue diverse accezioni.

A giudicare dalle anteprime americane e dai commenti degli esperti raccolti in questi mesi, la “stella” del  Brunello continua a brillare in tutto il mondo.

Per Walter Speller, firma di Jancisrobinson.com “il 2011 sarà un’annata molto favorevole per la ristorazione. La Riserva 2010 è di qualità, come non vedevo da molti anni”. Ottimi i giudizi anche dell’autorevole giornale americano “Wine Enthusiast”, che nei giorni scorsi, per voce di Kerin O’Keefe, ha dato i propri voti ai vini assaggiati in anteprima: “Il miglior pregio è la loro capacità di resistenza, e più di un paio di vini dalla complessità inaspettata”.

Jeff Porter, Direttore Beverage dell’Hospitality Group Batali & Bastianich, che ha assaggiato l’annata 2011 durante il tasting tour di gennaio a New York, commenta: “ha le potenzialità per diventare una grande annata da invecchiamento. Per il momento i vini mostrano la struttura, l’acidità e l’equilibrio che cerco in un Sangiovese di Montalcino e credo davvero che essi rappresentino il terroir, che è la cosa più importante per me”.

“Quest’anno i produttori si presentano al Benvenuto Brunello forti di un successo, quello dell’anno 2010, che è stato tra i migliori di sempredichiara il Presidente Bindocci. Le cantine sono state letteralmente svuotate e le annate 2010, 2009 e quelle precedenti sono andate a ruba. Questo ha dato nuovo impulso alle aziende e rinnovato la fiducia in un sistema che ormai si è consolidato su uno standard di eccellenza. La performance sui mercati dell’ultimo anno ce lo conferma; basti pensare che solo a dicembre 2015 l’imbottigliato ha registrato un +20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, che già fu molto positivo“. 

Come rileva una recente ricerca di Winenews, realizzata alla vigilia del Benvenuto Brunello, il successo della vendemmia 2010 ha portato le quotazioni delle sfuso, pressoché inesistente, a sfiorare i 1.000 euro al quintale, e il valore dei terreni a 500.000 euro a ettaro.

Confermata anche per quest’anno la location del Complesso di Sant’Agostino, che da fine anno ospiterà la nuova sede del Consorzio in uno spazio di oltre 800 m², per la cui ristrutturazione i produttori di Brunello sostengono un progetto da un milione di euro, grazie ad un accordo con il Monte dei Paschi di Siena.

Come di consueto, domani l’appuntamento è alle 11 presso la Chiesa di Sant’Agostino per l’assegnazione delle stelle alla vendemmia 2015, la posa della piastrella celebrativa dell’annata 2015, apposta come da tradizione sul muro esterno del Palazzo Pubblico di Montalcino, e l’assegnazione dei premi Leccio d’Oro 2016, consegnati come ogni anno dal Consorzio a quei locali, in Italia e all’estero, che hanno la Carta dei Vini con una gamma ampia e rappresentativa di vino Brunello e degli altri vini di Montalcino.

I dati:

Cresce ancora l’export, che si attesta al 70% della produzione totale (l’anno scorso era stato del 67,5%).  A trainare il mercato estero sono gli USA, con oltre il 30%, seguiti da Europa (con UK ancora in crescita, Germania e Svizzera in testa) al 20%, i mercati asiatici (Cina, Giappone, Hong Kong ecc.) che realizzano il 15%, il Canada (12%) e il centro e sud America (8%). Il restante 15% è occupato dagli altri mercati.

Per quanto riguarda il mercato, torna di nuovo a salire la produzione, trainata dalla straordinaria performance del Brunello, con 14.620.000 di bottiglie immesse sul mercato nel 2015 (+11% rispetto allo scorso anno), così suddivise: 9.800.000 di Brunello (+17%), 4.500.000 di Rosso, 300.000 di Sant’Antimo e 20.000 di Moscadello.

Il giro d’affari del settore del settore vitivinicolo a Montalcino nel 2015 è aumento di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, passando dai 168 milioni di euro nel 2014 agli oltre 187 milioni, grazie principalmente all’aumento delle vendite di Brunello.

Nel 2015 a Montalcino si è registrato un boom di turisti, con oltre +20% rispetto all’anno scorso, quando i turisti furono 1 milione. La maggiore presenza di visitatori è dimostrata non solo dall’incremento dei pernottamenti, ma anche da quello degli ingressi nei luoghi storici di Montalcino: gli ingressi agli spalti della Fortezza, ad esempio, hanno registrato un +9,52% rispetto al 2014, a dimostrazione del fatto che l’aumento dei turisti, trainato dal settore enogastronomico, genera un effetto positivo per tutto l’indotto.

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