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30 Aprile 2025

Crianza

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

In enologia, il termine Crianza identifica un livello di classificazione dei vini spagnoli che indica un periodo minimo di invecchiamento, sia in botte che in bottiglia, prima della commercializzazione. Questo concetto, regolamentato dalle denominazioni di origine controllata (D.O.) spagnole, garantisce standard precisi di qualità e maturazione.

Un vino Crianza deve rispettare tempi definiti di affinamento. Per i vini rossi, il periodo minimo di invecchiamento è di due anni, durante i quali una parte, generalmente non inferiore a sei mesi, deve avvenire in botti di rovere. In alcune regioni, come Rioja e Ribera del Duero, questo tempo in botte può essere prolungato fino a dodici mesi. Per i vini bianchi e rosati, il requisito di invecchiamento è solitamente di un anno, con almeno sei mesi trascorsi in rovere. Le botti, spesso realizzate in rovere americano o francese, contribuiscono a conferire al vino complessità e profondità, aggiungendo note aromatiche di vaniglia, spezie e tostatura, che si armonizzano con i sentori fruttati del vino.

Dopo il periodo in botte, il vino prosegue la sua maturazione in bottiglia, dove si affina ulteriormente, sviluppando maggiore equilibrio e finezza. I vini Crianza sono apprezzati per il loro equilibrio tra freschezza e complessità, con una buona integrazione tra le note fruttate e i sentori derivanti dall’affinamento in legno. Questo li rende versatili e adatti a diverse occasioni di consumo.

Si collocano a metà strada tra i vini giovani, che non prevedono invecchiamento in botte, e le categorie superiori come i Reserva e i Gran Reserva, caratterizzate da tempi di affinamento più lunghi e profili sensoriali più complessi. Il Crianza rappresenta quindi una scelta ideale per chi cerca vini strutturati ma non troppo impegnativi, con un buon equilibrio tra tradizione e freschezza.

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