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7 Novembre 2025

Premio Bandiera Verde Agricoltura 2025 a Fontanafredda per il suo contributo al patrimonio agricolo e culturale italiano

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Si è svolta ieri, nella Sala della Regina a Montecitorio, la cerimonia di consegna della Bandiera Verde Agricoltura 2025, il prestigioso riconoscimento promosso da CIA – Agricoltori Italiani, una delle principali organizzazioni di categoria in Italia e in Europa per la salvaguardia e la crescita del settore primario. Tra le realtà premiate figura Fontanafredda, insignita del titolo per il suo contributo alla valorizzazione dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e del patrimonio enogastronomico, paesaggistico e ambientale.

Per la sua XXIII edizione, il premio è stato assegnato a Fontanafredda, con la seguente motivazione: «Nata dalla storia d’amore tra il primo Re d’Italia e Rosa Vercellana, l’azienda Fontanafredda è stata pioniera nell’innovazione vinicola (prima spedizione di Barolo oltreoceano nel 1886, prime vasche in cemento in Europa nel 1887, primo Barolo con indicazione di vigna nel 1964). La filosofia alla base dell’offerta imprenditoriale è esaltare il carattere di ogni vino, rispettando vitigno, ambiente e interazione umana. Vengono utilizzate grandi botti di rovere francese e croato per l’affinamento dei vini rossi, mentre i vini bianchi e le bollicine sono prodotti in ambienti moderni. Fontanafredda si trova nel cuore del 50° sito italiano Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e, sin dalla sua nascita, rappresenta una comunità unita intorno al rispetto della terra, oggi con circa 120 ettari di vigneti certificati a biologico che fanno da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia. Il tutto per offrire un’esperienza culturale e turistica con musei, una Fondazione culturale, hotel e ristoranti».

E ancora: «In quest’ottica, il Premio Bandiera Verde Agricoltura 2025 vuole essere un riconoscimento speciale a testimonianza dello straordinario legame tra storia dell’Italia e attività agricola che trova, nell’azienda Fontanafredda, una delle più importanti testimonianze nel panorama agricolo nazionale. Oltre a ciò, il riconoscimento trae origine dallo straordinario senso di comunità intorno al rispetto della terra che caratterizza da sempre l’offerta imprenditoriale e che fa da cornice al primo Villaggio Narrante d’Italia».

Con questo risultato, Fontanafredda conferma il proprio ruolo di riferimento nel panorama agricolo nazionale, proseguendo un percorso di responsabilità ambientale e sociale intrapreso da oltre venticinque anni e formalizzato con il primo Bilancio di Sostenibilità relativo al 2020. Da allora, la cantina continua a tradurre i propri valori in azioni concrete, promuovendo un modello di impresa che mette al centro la terra, le persone e la rigenerazione del paesaggio, nel segno di una viticoltura consapevole e duratura.

«Nel 2020 siamo cambiati profondamente. Abbiamo capito che avevamo bisogno di un nuovo Rinascimento, un Rinascimento Verde capace di ridisegnare i paradigmi del passato, adattandoli al presente per anticipare il futuro. Abbiamo rimesso la terra al centro, al centro dell’uomo. Come valore, abbiamo scelto la fiducia: fiducia negli altri, per costruire una comunità unita intorno al rispetto. Questo è e resta il nostro obiettivo. Credo che sia proprio da qui che dobbiamo continuare a lavorare: dal rispetto per la terra e per le persone. Le sfide globali che abbiamo davanti sono complesse, e senza un’etica autentica verso ciò che ci circonda non andremo lontano. Per questo sono profondamente grato per il premio che ci è stato assegnato: un riconoscimento a un impegno che portiamo avanti da anni e che richiede ancora tanto lavoro, insieme, come comunità» commenta Andrea Farinetti.

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