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29 Ottobre 2025

Il nuovo format di Incontri Rotaliani conquista il pubblico: boom di presenza a wine experience e wine lab

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Format rinnovato e grande partecipazione per la quarta edizione di Incontri Rotaliani, la rassegna biennale che mette in dialogo la Piana Rotaliana con altre zone vinicole del panorama italiano e internazionale. Un progetto che, edizione dopo edizione, consolida relazioni e crea connessioni durature tra territori e produttori.

Tra le novità di quest’anno, le wine experience hanno riscosso particolare successo. Tra queste Wine&Pizza, ospitata dall’Azienda Agricola De Vescovi Ulzbach domenica 26 ottobre, ha saputo coinvolgere un pubblico di oltre 250 presenze. L’appuntamento, dedicato all’abbinamento tra il Teroldego Rosato e la pizza gourmet di Albert, ha unito scoperta enologica e cultura gastronomica in un’esperienza conviviale. Ottimi riscontri anche per i wine lab tematici, molti dei quali sold out: sei momenti di approfondimento tecnico dedicati ai protagonisti di questa edizione, il Teroldego Rotaliano e i Syrah di Cortona e Côte Rôtie. Degustazioni e dialoghi hanno messo in luce affinità e differenze tra terroir, visioni produttive e approcci stilistici, accendendo il dibattito su identità, longevità e prospettive future dei grandi rossi.

Incontri Rotaliani 2025 si è svolto il 25 e 26 ottobre nei comuni di Mezzolombardo, Mezzocorona e San Michele all’Adige e ha registrato una crescita dei partecipanti del 10% rispetto agli anni precedenti.

Il wine talk inaugurale moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera Luciano Ferraro ha coinvolto otto relatori: Goffredo Pasolli (Vice Presidente Consorzio Tutela Vini del Trentino), Paolo Dorigati (produttore Piana Rotaliana), Stefano Amerighi (Presidente Consorzio Tutela vini Doc Cortona), Roberta Pasini (produttrice Cortona), Catherine Girard (sindaco di Sampigny-lès-Maranges, Borgogna), Maurizio Lunetta (Direttore Consorzio Tutela vini Etna Doc), Calogero Statella (produttore Etna) e Julien Venancio (produttore Borgogna). Un confronto fruttuoso e partecipato che ha toccato temi come il ruolo dei consorzi, la sostenibilità produttiva e la valorizzazione dei territori d’origine. Nel pomeriggio di sabato 25 ottobre il walk around tasting ha riunito 27 aziende tra produttori vitivinicoli, distillerie e aziende agricole gastronomiche locali, richiamando 250 presenze ai banchi d’assaggio.

La giornata di domenica 26 ottobre è stata dedicata alle wine experience con percorsi dedicati alla leggenda del Sangue di Drago, affiancati da sei wine lab tematici condotti dagli esperti del panorama enologico Attilio Scienza, Roberto Anesi, Divina Vitale, Adua Villa, Francesco Bruno Fadda e Andrea Gori.

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