Uve perfettamente sane e già ottimi risultati sui bianchi. L’annata 2025 di Cantina di Venosa promette grandi vini. Vendemmiate le uve Moscato e il Merlot del Matematico, pluripremiato rosso della cooperativa lucana. Cominciata anche la raccolta della Malvasia di Basilicata, con un occhio al meteo in attesa dell’Aglianico del Vulture, a fine settembre, inizio ottobre.
Il punto dell’enologo Donato Gentile: “Inverno mite, primavera asciutta, uve perfettamente sane. Ci aspettiamo grandi vini”.
Il Presidente Francesco Perillo: “Soltanto un 10% di raccolto in meno rispetto ai conferimenti programmati dai soci, ma quest’anno rispetto al 2024 anche i numeri saranno importanti”.
La vendemmia 2025 di Cantina di Venosa mostra un forte recupero delle quantità e una conferma sulla qualità. Il 2024 era stato caratterizzato da una raccolta anticipata di 20 giorni e, sulla media storica, da numeri quasi dimezzati: il microclima e l’altitudine dei vigneti avevano però assicurato uve perfettamente mature e valori importanti di acidità.
Il 2025 si caratterizza, invece, per un’epoca di vendemmia che torna alla normalità, con appena 3-4 giorni d’anticipo sulla media storica e con l’aspettativa di un forte recupero delle quantità prodotte. Confermata anche l’alta qualità e la sanità delle uve. Il Moscato e il Merlot sono le varietà già raccolte dai soci della cooperativa lucana, che adesso cominciano la vendemmia della Malvasia di Basilicata e, a fine mese, dell’Aglianico del Vulture.
Questo l’andamento dell’annata: un inverno mite, non molto freddo e con poche nevicate sulle alture, cosa che non capitava da anni. Inoltre, la primavera relativamente fresca e asciutta rispetto al passato ha consentito di avere una buona partenza vegetativa nei vigneti. Il risultato è che le piante hanno raggiunto la vendemmia in condizioni di ottima salute e con uve bianche che, dai primi riscontri, presentano una bella acidità, grazie anche a un mese di maggio che ha avuto temperature leggermente al di sotto della media.
“Questo soprattutto per i bianchi e i rosati che andremo a produrre significa un andamento con accumulo di acidi maggiore, quindi più freschezza, verticalità e profumi – spiega Donato Gentile, l’enologo di Cantina di Venosa -. Le prime vendemmie ci lasciano capire che si presenta un’ottima annata. Abbiamo completato la raccolta del Moscato e riscontriamo un aumento del 10-15% della produzione, un leggero recupero in quantità rispetto alle ultime due annate, caratterizzate, invece, da un crollo delle rese. Abbiamo, inoltre già vinificato il primo rosso, il nostro merlot di punta, il pluripremiato Matematico, che si conferma molto fruttato e varietale”.
“La qualità è elevata, le uve sono perfettamente integre, non hanno alcun problema di malattie e stanno maturando bene – sottolinea il Presidente di Cantina di Venosa, Francesco Perillo -. Oltre a questo prevediamo un bel recupero delle quantità rispetto al magro 2024. Attendiamo settembre e la vendemmia dell’Aglianico. Tempo permettendo – si augura Perillo – il 2025 sarà ricordato tra i migliori”.