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6 Settembre 2025

Cascina del Ronco (Cooperativa Sociale OIKOS) presenta “Oro del Ronco”: nuovo vino IGT Chardonnay della Bergamasca

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

La Cooperativa Sociale OIKOS, con il marchio Cascina del Ronco, arricchisce la propria produzione con una nuova etichetta: Oro del Ronco, un vino IGT Chardonnay della Bergamasca che sarà presentato ufficialmente sabato 13 settembre alle ore 11 alla Porta del Parco di Mozzo (su invito).

UN VINO ELEGANTE E ARMONICO

Prodotto nel vigneto Masnada, nel comune di Mozzo, Oro del Ronco nasce da uve 100% Chardonnay biologiche raccolte a mano e vinificate con fermentazione a bassa temperatura. Dopo un affinamento di otto mesi in acciaio e cinque mesi in bottiglia, il vino si presenta con un colore giallo dorato e un profilo organolettico raffinato: al naso emergono note di fiori di arancio, camomilla, foglie di salvia, di pomodoro e di agrumi; al palato ritornano le sfumature agrumate, che donano eleganza, equilibrio e armonia.

Perfetto da servire a 6/8 gradi, Oro del Ronco si abbina con formaggi a pasta morbida, primi piatti tipici come tagliatelle al ragù di lago e scarpinòcc, e secondi a base di carni bianche o pesce di fiume, come coniglio alla bergamasca e tartare di trota.

UNA STORIA DI VINO BIOLOGICO E TERRITORIO

La Cooperativa Sociale OIKOS – con il marchio Cascina del Ronco – è stata una delle prime realtà orobiche a credere nella produzione di vini biologici secondo un modello di sviluppo sostenibile – e sviluppate come vere e proprie azioni di tutela e rigenerazione del territorio e del paesaggio. Nasce dal Consorzio La Cascina, proprietario di un’area agricola a Villa d’Almè, con l’obiettivo di avviare la coltivazione della vite. Un progetto che oggi, nel 2025, si estende su 13 ettari di terreni situati nei comuni di Villa d’Almè, Brembate Sopra, Mozzo (Porta del Parco in collaborazione con la Cooperativa Sociale Alchimia), Scanzorosciate e Bergamo (nei terreni della Fondazione MIA, nell’area del Monastero di Astino).

Ad oggi Cascina del Ronco porta sul mercato 9 etichette, espressione di una viticoltura 100% biologica, attenta alla sostenibilità, al legame con la terra e al rispetto delle tradizioni. 35 mila bottiglie anno

Fida Tironi responsabile Settore Vino OIKOS-Cascina del Ronco: “Oro del Ronco è un vino che rappresenta al meglio la nostra identità: fresco, elegante ed equilibrato. Nasce da un lavoro attento in vigna nel pregevole sito della Porta del Parco – un progetto in collaborazione con la Cooperativa Sociale Alchimia –, e in cantina, e siamo orgogliosi di presentarlo come nuova espressione della nostra Bergamasca”.

Gianfranco Cortinovis presidente Cooperativa sociale OIKOS: “Con Cascina del Ronco abbiamo scelto fin dall’inizio la strada del biologico, perché crediamo in una produzione sostenibile, rispettosa del paesaggio e del territorio. Ma soprattutto sappiamo che il nostro vero patrimonio sono le persone: donne e uomini che ogni giorno con passione e competenza danno vita a questo progetto”.

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