Nei Colli Orientali del Friuli, tra i vigneti di Annalisa Zorzettig, l’aria profuma di mosto: è tempo della vendemmia, che quest’anno si presenta come il risultato di un’annata segnata da forti contrasti climatici, ma in grado di imprimere un carattere distintivo e promettente ai vini.
Dopo un maggio piovoso e un giugno tra i più caldi e asciutti mai registrati, un luglio sorprendentemente fresco infatti ha rallentato i ritmi della natura, favorendo una maturazione lenta e regolare delle uve. Le rese sono leggermente inferiori alla media, ma i dati analitici e le prime degustazioni raccontano un quadro di grande interesse: pH più bassi, acidità elevate e profili aromatici ricchi delineano vini succosi, tesi e vibranti, con richiami alle migliori annate fresche di fine anni Ottanta, inizio anni Novanta.
Le varietà precoci hanno già espresso caratteri notevoli: il Sauvignon Blanc e il Pinot Nero colpiscono per precisione e freschezza, mentre il Friulano sorprende per l’energia, insolita per un vitigno che tende a perdere acidità.
Se settembre manterrà giornate asciutte e ventilate, il 2025 potrà entrare nella memoria come un’annata capace di regalare vini eleganti, longevi e autenticamente legati al territorio dei Colli Orientali del Friuli.
Accanto all’analisi tecnica, la vendemmia 2025 custodisce una dimensione poetica per Annalisa, intrisa di ricordi d’infanzia: i rientri da scuola, tra mattinate fresche, pomeriggi di sole e piogge improvvise con le corse tra i filari.
“Anche se l’autunno inizia solo a fine settembre – racconta la produttrice – queste giornate hanno lo stesso sapore delle stagioni di passaggio, composte da energia, attesa e vitalità. I vini che stanno nascendo sono profondamente legati a questo ritmo naturale, capaci di restituire l’essenza del territorio e la memoria delle grandi annate del passato.”