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29 Giugno 2025

Chiarlo Experience: un ecosistema culturale

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

La Chiarlo Experience non è una semplice visita in cantina o un soggiorno tra le vigne: è un progetto culturale a tutto tondo, pensato per chi desidera avvicinarsi al vino attraverso un’esperienza completa, che coinvolga anche l’arte, il paesaggio e l’ospitalità. Alla base del progetto, ideato da Michele Chiarlo e oggi sviluppato da Stefano, Alberto e dalla nuova generazione della famiglia, c’è una visione precisa, dove il vino non è solo un prodotto, ma un linguaggio capace di raccontare il territorio in tutte le sue dimensioni – paesaggistiche, storiche e culturali – creando un vero e proprio ecosistema culturale.

“Il vino è una delle forme con cui un territorio prende voce. È memoria e racconto insieme, espressione della cultura materiale e simbolica di un luogo. Michele Chiarlo lo aveva intuito prima di molti: il suo sguardo non si è mai limitato alla produzione, ma ha sempre cercato un dialogo più ampio con la terra, con l’arte, con la bellezza.” spiega Stefano Chiarlo

Per questo motivo la Chiarlo Experience si articola in tre luoghi distinti ma interconnessi, pensati per restituire questa visione, sviluppandosi tra Langhe e Monferrato, territori che rappresentano l’anima stessa della produzione dell’azienda, per offrire ai visitatori un racconto immersivo del Piemonte del vino. L’Art Park La Court e il Cannubi Path rappresentano l’anima artistica del progetto; l’ospitalità prende forma al Palás Cerequio, che accoglie il ristorante La Corte e lo Sky Bar. A questi si affianca una programmazione culturale che comprende mostre, eventi e iniziative letterarie.

“La Chiarlo Experience è il nostro modo di guardare e condividere il mondo, nato dalla volontà di mettere il vino al centro di un’esperienza più profonda e ampia. L’obiettivo è offrire ai visitatori un modello di accoglienza che coniughi qualità, identità e sostenibilità, promuovendo una fruizione del paesaggio attiva e partecipata.” racconta Alberto Chiarlo.

I LUOGHI DELLA CHIARLO EXPERIENCE

ART PARK LA COURT

Nel cuore del Monferrato, tra le colline di Castelnuovo Calcea, prende vita l’Art Park La Court: un luogo unico dove arte e viticoltura si incontrano in un dialogo continuo. Inaugurato nel 2003 da un’intuizione visionaria di Michele Chiarlo, nasce dalla volontà di restituire al paesaggio un ruolo attivo, non come semplice sfondo ma come protagonista di un’esperienza immersiva e partecipata, dove l’arte diventa un ponte tra chi coltiva, chi osserva e chi cammina tra le vigne.

Lungo un itinerario che attraversa i filari del cru La Court, il visitatore è invitato a scoprire installazioni permanenti ispirate ai quattro elementi – Terra, Acqua, Aria e Fuoco – firmate da artisti di fama internazionale come Emanuele Luzzati, Ugo Nespolo, Chris Bangle e Giancarlo Ferraris. Le opere emergono dal paesaggio con naturalezza, trasformando ogni tappa in un momento di scoperta, riflessione e stupore.

L’Art Park La Court sorge nel cuore del cru della storica zona di alta vocazione del terroir da cui nascono i nostri migliori Nizza e Nizza Riserva È il più esteso museo a cielo aperto in vigna, monumento in continuo aggiornamento dove arte, paesaggio e vino dialogano ininterrottamente, offrendo ai visitatori una delle esperienze di land art più uniche del panorama enologico. È un vivo centro culturale basato sulla condivisione della bellezza. Aperto al territorio e al mondo, attraverso la sua associazione – O.R.M.E. – promuove e supporta, ogni anno iniziative che invitano a percorrere a piedi tra i vigneti e godere della magia del paesaggio e dell’arte che vive in simbiosi” racconta Stefano Chiarlo.

Art Park La Court Osservatorio
Art Park La Court Osservatorio

PALÁS CEREQUIO – IL POLO CULTURALE DEDICATO AI CRU DEL BAROLO

Un anfiteatro naturale tra i vigneti di La Morra, uno dei cru più prestigiosi della denominazione. È qui, nel cuore della Langa, che sorge Palás Cerequio: non solo un relais, ma un centro di ospitalità in omaggio alla cultura del Barolo, un punto di incontro tra identità vitivinicola, accoglienza e il piacere di abitare il vino con consapevolezza. Nato dal recupero di una borgata settecentesca, oggi è punto di riferimento per l’ospitalità esperienziale.

Le undici suite, divise tra “Passato” e “Futuro”, accolgono l’ospite in ambienti ispirati alla storia o al design contemporaneo, con uno sguardo sempre rivolto alla cultura del vino. Al centro della struttura, il Caveau custodisce oltre 6.000 bottiglie di Barolo, mentre la sala degustazione ospita percorsi guidati con degustazioni orizzontali e verticali di vecchie annate.

Completano l’esperienza enogastronomica lo Sky Bar con vista sui vigneti, perfetto per aperitivi panoramici, e il ristorante La Corte, guidato dallo chef Vincenzo La Corte, che propone una cucina essenziale: poche lavorazioni, pochi ingredienti di eccellenza, preparazioni attente. In menu, piatti dedicati alle Langhe – autentici e classici nell’accezione più nobile del termine – e alcune portate di pesce che attingono alla cucina internazionale e a tagli particolari.

A fianco del vino, l’arte è un altro elemento chiave dell’identità di Palás Cerequio: Giancarlo Ferraris, artista e autore delle più celebri etichette di Michele Chiarlo, ha creato una serie di opere dedicate ai grandi cru del Barolo che adornano le pareti della struttura. L’ultimo tassello culturale si è aggiunto nel 2024 con la nascita della Libreria di Palás Cerequio, uno spazio che celebra la grande letteratura piemontese e internazionale, con sezioni dedicate ad autori come Pavese, Fenoglio, Eco e Baricco, ma anche a giganti della narrativa mondiale.

Sky Bar
Sky Bar

CANNUBI PATH – CAMMINARE UN CRU, VIVERE UN PAESAGGIO

A Barolo, tra le parcelle più vocate di Cannubi, alla fine del 2024 è nato Cannubi Path: un itinerario esclusivo tra i filari del cru più iconico del Piemonte, dedicato a Michele Chiarlo. Un’esperienza pensata per riscoprire il valore del cammino e del tempo lento, in un percorso che intreccia narrazione agronomica, osservazione del lavoro in vigna e degustazione sul campo.

Cannubi Path non è solo una passeggiata tra i vigneti, ma un percorso artistico e culturale ispirato all’Art Park La Court, dove i visitatori, attraverso installazioni tra i filari e nel ciabot realizzate da Ugo Nespolo, possono immergersi nell’essenza del paesaggio e nella passione di chi lo coltiva. Questo progetto celebra la storicità vitivinicola del territorio e il suo valore culturale, consolidando il legame tra l’arte di Nespolo e la tradizione vitivinicola di Michele Chiarlo.

Cannubi Path

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