20.6 C
Roma
20 Maggio 2025

Il Consorzio Vini dei Colli di Parma chiude il Festival della Malvasia con una visione che guarda al futuro

Articoli interessanti

Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Si è conclusa anche la XXIX edizione del Festival della Malvasia a Sala Baganza, lasciando al Consorzio Vini dei Colli di Parma – promotore dell’evento insieme al Comune e alla Pro Loco – un’eredità fatta di partecipazione, entusiasmo e consapevolezza.
Consapevolezza di aver acceso, attraverso il progetto Malvamici, un racconto nuovo, corale e concreto che ha messo al centro la Malvasia come simbolo dell’identità locale.

Dopo la presentazione ufficiale a Vinitaly, il Festival ha segnato il primo vero banco di prova pubblico per Malvamici, trasformando una visione progettuale in un’esperienza partecipata: dal convegno di apertura alla consegna degli attestati e dei grembiuli ufficiali, passando per le degustazioni, i momenti di confronto, le voci autorevoli che hanno alimentato il dibattito.

Nel corso del convegno sono intervenuti il presidente Tommaso Moroni Zucchi e Ugo Bertolotti, tra i promotori dell’iniziativa, affiancati da rappresentanti istituzionali e associazioni di categoria che hanno espresso concreto sostegno alla progettualità del Consorzio, riconoscendone il valore per l’intero territorio.

«Quello che abbiamo vissuto in questi giorni è la dimostrazione che esistono energie autentiche, pronte a lavorare insieme per valorizzare un’identità produttiva e culturale» – ha dichiarato il presidente Tommaso Moroni Zucchi.

«Malvamici nasce come un progetto, ma sta già diventando qualcosa di più: una piattaforma di contenuti, relazioni e strumenti per raccontare il nostro territorio in modo nuovo. Ora è tempo di consolidarlo con coerenza, rendendolo riconoscibile, pertinente, condiviso».

Al fianco del Consorzio, protagoniste attive sono state le cantine associate, che con le loro etichette hanno popolato i banchi d’assaggio lungo i portici della Rocca e dialogato con un pubblico attento e partecipe: Aldini, Lamoretti, Moroni Zucchi, Palazzo, Amadei, Cerdelli, Salati, Scartazza, Antica Cantina Parmigiana e Il Poggio. Un ringraziamento che non è di forma, ma di sostanza: è attraverso il loro lavoro quotidiano che prende forma il valore reale della Denominazione.

Ruolo fondamentale nella riuscita della manifestazione l’hanno avuto AIS Emilia – sezione di Parma, che ha curato le due masterclass “Laboratorio del gusto”, e la Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, che ha affiancato il Consorzio nella promozione delle esperienze di degustazione e racconto. Collaborazioni solide, che confermano quanto sia strategico operare in sinergia.

Il Comune di Sala Baganza e la Pro Loco hanno dimostrato ancora una volta cosa significa organizzare un evento con spirito di servizio e visione condivisa. La loro capacità di coinvolgere, creare rete e lavorare al fianco delle realtà produttive ha reso possibile non solo la riuscita della manifestazione, ma anche l’attivazione di una narrazione coerente e proiettata nel futuro.

A chiudere il Festival, come da tradizione, la consegna dei premi ufficiali: la Cosèta d’Or è andata a Michele Cerdelli delle Cantine Cerdelli per il vino “Talete”, la Cosèta di Legno è stata assegnata alle Cantine Moroni Zucchi, mentre il Premio Perlén’na d’Or, dedicato alla miglior Malvasia Spumante DOC, ha premiato le Cantine Lamoretti, interpreti sensibili della tipicità.

Il Consorzio guarda ora ai prossimi passi: Malvamici non è solo un progetto da comunicare, ma un percorso che chiede ascolto, strumenti e azioni concrete per crescere in modo solido e condiviso.

www.viniparma.itwww.malvamici.it

- Supporta Bereilvino.it -Donazione Paypal

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Supporta Bereilvino.it -Donazione PayPal

Ultimi articoli

Cantine Italiane