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20 Gennaio 2025

Le cantine a marchio Demeter protagoniste della Guida Slow Wine 2025

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Trentasei cantine a marchio Demeter e 24 top wine nella Guida Slow Wine 2025. Demeter Italia ha partecipato come partner ufficiale di Slow Wine alla presentazione della celebre guida, che si è tenuta sabato 19 ottobre negli spazi di Superstudio Maxi a Milano. Un appuntamento molto atteso che ha visto l’intervento del direttore di Demeter Italia Giovanni Buccheri e la premiazione di una cantina Demeter.

“Sono molto felice di partecipare alla presentazione della guida Slow Wine, un importante appuntamento per chi produce vini di alta qualità” ha esordito Buccheri. “Pensare Slow significa anche prendersi il tempo necessario per migliorare e Demeter Italia, l’associazione ed ente certificatore dell’agricoltura biodinamica che oggi rappresento e che per il secondo anno è partner di Slow Wine, è convinta che la conoscenza dei delicati equilibri naturali, la cura per la terra e i suoi prodotti, richieda il giusto tempo. Per la biodinamica pensare ‘slow’ significa crescere e migliorarsi ogni giorno. Oggi abbiamo l’occasione di festeggiare i vignaioli e le loro cantine. E anche quest’anno tra i Top wine della guida ci sono 24 produttori biodinamici Demeter su un numero complessivo di 36 cantine a marchio Demeter segnalate. Un bel traguardo, che conferma quanto le cantine biodinamiche siano sempre più presenti sulla guida Slow Wine e quanto le caratteristiche uniche del vino biodinamico siano riconosciute”.

Il direttore di Demeter Italia ha poi consegnato il “Premio vitalità del suolo” – un viaggio premio a Dornach –  alla cantina Les Granges, che si trova a Nus, in provincia di Aosta, in una regione dove le pratiche legate alla sostenibilità sono poche e il diserbo è molto diffuso. In questo contesto la cantina Les Granges e il suo fondatore Gualtiero Crea, scomparso proprio quest’anno, si è distinta per le pratiche virtuose.

Il Premio vitalità del suolo – ha detto Buccheri alla consegna – vuole riconoscere l’impegno di una cantina che ha puntato tutto sulla salubrità del suolo e sul rapporto armonico con la natura, con grande cura della vigna, manualità e sensibilità agronomiche. Dal 2012 la cantina Les Granges pratica la biodinamica cercando la qualità dei vini e sviluppando la fertilità del suolo. Siamo orgogliosi di avere un esempio come Les Granges in Demeter Italia. Un applauso per tutto questo va anche alla memoria di Gualtiero Crea”.

La destinazione del viaggio premio non è casuale. Proprio a Dornach (Svizzera) sorge il Goetheanum, l’edificio edificato su progetto di Rudolf Steiner – ideatore dei principi della biodinamica – e sede della Società Antroposofica Generale. Il luogo, che con il suo nome rende omaggio al grande scrittore romantico e filosofo Goethe, è punto di riferimento per tutte le discipline figlie dell’antroposofia ed è centro di studio e di documentazione.

Cantina Les Granges – https://lesgrangesvini.com/

Durante la manifestazione è stato inoltre consegnato il Premio Slow Wine Coalition alla solidarietà” a Bergianti vini – Terrevive di Carpi – Azienda biodinamica – con la seguente motivazione: “Sostenitori di un approccio poco interventista e steineriano, Simona Zerbinati e Gianluca Bergianti di Terrevive hanno animato una vera e propria comunità, contribuendo in modo decisivo a cambiare lo sguardo sul Lambrusco. Attraverso la cooperativa ‘Il Fermento’, poi, portano avanti progetti di formazione e inserimento lavorativo per persone svantaggiate, convinti che l’inclusività e l’accoglienza delle diversità possano rendere più fertile non solo la terra ma anche gli uomini”.

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