Nuovi riconoscimenti internazionali per il Cannonau Riserva di Siddùra

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Cannonau Riserva di Siddùra

Il #CannonauRiserva di #Siddùra è stato inserito tra i migliori #Cannonau dell’Isola da Vinous, la pubblicazione di fama mondiale fondata da Antonio Galloni, che nel mese di dicembre ha dedicato un approfondimento ai vini sardi confermando un assunto sul quale la cantina ha fondato una parte importante della propria produzione: la #Gallura è terra di grandi vini rossi. La firma che sancisce la raffinatezza e l’equilibrio delle uve Cannonau coltivate e lavorate nella vallata di Luogosanto è di Eric Guido, responsabile per l’Italia di Vinous. La pubblicazione internazionale, fondata da Antonio Galloni, noto critico americano, è considerata la Bibbia dell’enologia internazionale con abbonati in 85 Paesi. Il Fòla Riserva, Cannonau in purezza, è stato premiato con una recensione che, nel punteggio e nella descrizione, rimarca la qualità della Riserva targata Siddùra. “Pulito, armonico, raffinato, un equilibrio perfetto – scrive Eric Guido – che premierà l’invecchiamento”.  L’esperto assaggiatore, che ogni anno degusta e recensisce migliaia di vini italiani, ha assegnato 93 punti al Fòla e 91 all’Èrema, Cannonau della linea classica della cantina Siddùra.

“Crediamo fortemente che il nostro territorio sia una zona vocata per i Vermentino, ma anche per la produzione di grandi rossi con un carattere internazionale – spiega Mattia Piludu, direttore tecnico di Siddùra -. I riconoscimenti ottenuti, sia nazionali che internazionali, sono il risultato di una meticolosa ricerca della qualità che quotidianamente perseguiamo”. Qualità attestata dalla conquista di importanti riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi enologici nel mondo, non perdendo mai di vista le caratteristiche tipiche del territorio di appartenenza. “Le particolari condizioni pedoclimatiche ci permettono di premiare i caratteri tipici del territorio, realizzando vini longevi, in grado di regalare emozioni”, sottolinea Piludu.

VINI LONGEVI. Le recensioni di Vinous confermano anche le ottime note di degustazione del Vermentino: con Maìa, già miglior Vermentino d’Italia nell’omonimo concorso e Tre Bicchieri Gambero Rosso e Spèra, indicato come vino con il miglior rapporto qualità-prezzo dalla guida “Bere Bene” del Gambero Rosso. Le recensioni del sito si spingono fino ad attestare le “finestre” di degustazione, ovvero la longevità dei vini. Con i Cannonau che superano brillantemente gli anni di invecchiamento e i Vermentino che vanno ben oltre l’anno di produzione, raggiungendo “finestre” di tre e quattro anni. Si tratta di un’altra conferma autorevole della filosofia di Siddùra, che da sempre mira al riconoscimento dei Vermentini di Gallura come vini capaci di affrontare le sfide del tempo. “I vini di Siddùra di quest’anno – si legge nella pubblicazione internazionale – si presentano magnificamente. Trovo – scrive Eric Guido nella sua recensione – che questo sia un portafoglio altamente orientato al valore che spesso supera le aspettative di qualità e complessità”.

I PREMI. La collezione dei vini Siddùra, con i punteggi assegnati da Vinous, sfonda il record dei 700 premi vinti dal 2012 ad oggi: sono esattamente 722 le medaglie e i riconoscimenti che la cantina sarda ha visto assegnare ai suoi dieci vini nei maggiori concorsi enologici mondiali e dalle guide del settore: come “Vitae”, la pubblicazione dell’associazione italiana sommelier – tra le più autorevoli dell’enologia nazionale – che nell’edizione 2024 conferma le 4 viti, ovvero il massimo punteggio, per il passito Nùali. Un riconoscimento di prestigio assegnato dai 900 degustatori Ais che ogni anno, per la guida dell’associazione, recensiscono migliaia di vini. Non solo un attestato di qualità per la produzione di Vermentino, Cannonau, Carignano, il passito Nùali e Tìros, prodotto con uvaggi internazionali coltivati in Gallura, ma soprattutto il superamento continuo dei banchi di prova ai quali la cantina sceglie di sottoporre i propri vini.

“La scelta di Siddùra di sottoporsi alle sfide con autorevoli palati risponde all’esigenza di capire l’evoluzione del gusto nel mercato internazionale e al desiderio di vedere riconosciuta a livello mondiale la qualità dei vini sardi – conferma Raffaele Cani, direttore commerciale di Siddùra -. Giudizi autorevoli che attestano il valore del lavoro della nostra cantina e di tutti coloro che con impegno ogni giorno portano avanti il progetto Siddùra”.

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