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12 Dicembre 2025

Vino (Asti DOCG): Asti Spumante e Moscato d’Asti apparecchiano tavole per le feste in 100 paesi

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!
Da Asti a Singapore fino a New York, da Londra a Seoul, da Atene a Cracovia. Per le festività natalizie, le bollicine astigiane si preparano ad apparecchiare le tavole italiane ma anche quelle del mondo con più di 25 milioni di bottiglie di Asti Spumante e di Moscato d’Asti. Di queste, circa 22,5 milioni sono destinate alle feste all’estero per lo spumante italiano che in rapporto alla sua produzione vanta la maggior propensione all’export.

“Da circa un secolo – ha detto il presidente del Consorzio Asti Docg, Stefano Ricagno – le nostre uve di Moscato bianco accompagnano da Natale a Capodanno i momenti conviviali delle famiglie in oltre 100 Paesi. Una tradizione che si ripete ma che non esclude nuove forme di approccio della nostra denominazione: Asti Spumante e Moscato d’Asti sono infatti 2 prodotti naturalmente low alcohol (da 5 a 12 gradi) vocati alla mixology ma anche ai consumi a tutto pasto, a partire dalla cucina asiatica”.  

Secondo il Consorzio Asti Docg, le due tipologie chiuderanno l’anno con circa 85 milioni di bottiglie equivalenti, in decrescita (-4%) rispetto al 2024 ma con un significativo recupero nell’ultimo trimestre (+6%), in particolare per il Moscato d’Asti, che terminerà il 2025 in linea con l’anno precedente.
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