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29 Giugno 2025

La Malvasia Gilli si rinnova con il tappo a vite: praticità e freschezza in chiave contemporanea

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Cascina Gilli annuncia che la sua Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC Gilli, tra i vini maggiormente rappresentativi dell’azienda, sarà proposta con tappo a vite a partire dalla vendemmia 2024. Una scelta che unisce praticità di consumo, attenzione alle nuove tendenze di mercato e volontà di rinnovamento da parte della cantina piemontese che dal 1985 ha fatto della valorizzazione dei vitigni autoctoni la sua missione.

«Da sempre Cascina Gilli si pone l’obiettivo di dare nuova forza espressiva ai vitigni autoctoni del Monferrato, rendendoli attuali, accessibili e attraenti per le nuove generazioni di appassionati» dichiara Davide Gasperini, Owner & Business Director dell’azienda. «Abbiamo scelto di adottare il tappo a vite per uno dei nostri prodotti più iconici perché riteniamo sia comodo, sicuro e perfetto per un vino giovane, aromatico e dalla beva immediata come la nostra Malvasia. Crediamo che innovare la forma – senza alterare la sostanza – sia il modo migliore per far continuare a vivere vitigni unici come la Malvasia di Schierano».

Questa novità permette di assaporare la stessa Malvasia aromatica, delicatamente effervescente e dalla bassa gradazione alcolica di sempre, con una chiusura più pratica e smart.

Dalla vigna alla bottiglia: la Malvasia di Schierano

La Malvasia di Schierano è un vitigno autoctono piemontese a bacca rossa, coltivato in particolare nella zona dell’Alto Monferrato, tra Castelnuovo Don Bosco e il piccolo borgo di Schierano, da cui prende il nome. Per lungo tempo la Malvasia di Schierano è stata utilizzata per la produzione di vini da dessert destinati a un consumo locale e familiare, vinificata spesso con metodi artigianali.

La Malvasia Gilli attinge dalla tradizione del territorio, elevandola attraverso un processo di produzione meticoloso, pensato per esaltare l’integrità aromatica del vitigno. Le uve, raccolte a mano dopo un’accurata selezione nei vigneti collinari di proprietà a Castelnuovo Don Bosco, vengono diraspate e pigiate delicatamente. Segue una breve macerazione a contatto con le bucce, con l’obiettivo di estrarre colore senza incrementare il tenore alcolico.

Il mosto ottenuto viene quindi filtrato e conservato a bassa temperatura, così da preservare intatti i profumi varietali e la freschezza. La fermentazione alcolica avviene in autoclave con lieviti selezionati, fino a raggiungere la tipica vivacità e la moderata alcolicità che contraddistinguono questo vino. L’imbottigliamento avviene solo dopo una microfiltrazione accurata, indispensabile per evitare fermentazioni spontanee degli zuccheri residui e garantire una perfetta stabilità del prodotto in bottiglia.

Malvasia Gilli: fresco, aromatico, dissetante, perfetto per l’estate

La Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC Gilli si presenta con un colore rosso rubino brillante con riflessi porpora e spuma delicata, e al naso sprigiona un bouquet intenso e fragrante di frutti rossi e petali di rosa. Il sorso è dolce, vivace, leggero e rinfrescante, con una moderata alcolicità (5,5% gradi alcolici) e un’effervescenza delicata che la rende particolarmente adatta ai mesi estivi.

Ideale con dolci da forno, crostate di frutta, cioccolato fondente, ma anche con taglieri di salumi, la Malvasia Gilli è una compagna versatile per aperitivi, dessert o brindisi serali all’aperto. Grazie al tappo a vite, può essere aperta e richiusa facilmente, mantenendo intatta la sua freschezza anche dopo l’apertura.

Cascina Gilli

Dal 1983, Cascina Gilli si dedica alla valorizzazione di una selezione di vitigni autoctoni del Monferrato, a partire dalla Freisa, varietà poliedrica e contemporanea. La tenuta si trova a Castelnuovo Don Bosco, nel Monferrato Astigiano, una delle zone del Piemonte ancora tutta da scoprire. Qui vengono coltivati 12 ettari di vigneti di proprietà, impiantati a barbera, malvasia, freisa e bonarda, distribuiti tra le colline argillose delle Marne di Sant’Agata.

Dopo quarant’anni di attività, l’azienda sceglie di evolversi e rinnovarsi. Paolo Vergnano, figlio del fondatore Gianni, assume la guida affiancato da due nuovi soci, Davide Gasperini e Federico Mussetto. Una squadra che porta nuove competenze e l’intento di valorizzare un territorio e vitigni unici, anche attraverso il recupero di un luogo storico: una cascina del ’700, trasformata in spazio di incontro e centro di promozione della cultura locale.

Tra i vini più rappresentativi si annoverano la Freisa d’Asti DOC – raffinata, elegante, profumata – e la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC, aromatica e senza tempo. Nel solco di una filosofia produttiva autentica, queste etichette diventano oggi espressione concreta del lavoro di custodia e valorizzazione del patrimonio viticolo autoctono.

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