32.1 C
Roma
22 Giugno 2025

Consorzio Asti DOCG: al via la prima sperimentazione sulle varietà aromatiche resistenti (PIWI) in piemonte

Articoli interessanti

Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Individuare soluzioni innovative per mantenere la produzione di qualità e tipicità coniugandole con la sostenibilità ambientale. È questo l’obiettivo del progetto sperimentale avviato dall’Istituto di Istruzione Superiore Umberto I di Alba in collaborazione con il Consorzio Asti Docg. Lo studio mira a valutare le potenzialità viticolo-enologiche di varietà aromatiche resistenti alle principali malattie fungine, con un approccio rispettoso dell’ambiente e, al tempo stesso, dell’identità produttiva territoriale.

“I cambiamenti climatici ci impongono di ripensare l’intero approccio produttivo anche nel nostro settore – afferma Stefano Ricagno, presidente del Consorzio Asti Docg –. In Piemonte, finora, non erano mai state studiate varietà aromatiche resistenti. Come Consorzio, abbiamo quindi deciso di partecipare attivamente a questo progetto, mettendo a disposizione il nostro know-how sul vitigno Moscato Bianco. Solo attraverso la ricerca possiamo infatti individuare soluzioni tecniche innovative per una viticoltura sempre più avanzata e sostenibile.”

L’attività di ricerca contempla la coltivazione di un campo di proprietà dell’Istituto individuato nel comune di Alba e uno di proprietà di un’ azienda socia dell’ente consortile. In entrambi i siti sarà presente il Moscato Bianco come varietà di riferimento, affiancato da varietà resistenti selezionate per la sperimentazione. La prima ad essere introdotta sarà il Muscaris (mediante la tecnica di sovrainnesto T-bud) mentre sono al vaglio studi per l’eventuale inserimento di altre varietà resistenti aromatiche. Dal 2026 e per tre anni, saranno eseguiti rilievi fenologici settimanali (dal germogliamento alla filloptosi), analisi produttive (fertilità in fioritura, produzione media per ceppo e peso medio dei grappoli) e rilievi fitosanitari per monitorare la resistenza a peronospora, oidio, botrite, giallumi infettivi e fitoplasmosi. Ogni varietà sarà testata su 50 piante sovrainnestate, con aggiornamenti annuali delle schede tecniche e della planimetria sperimentale. La vinificazione sarà condotta secondo un protocollo standard per vino bianco fermo, al fine di valutare le caratteristiche organolettiche delle varietà in prova.

Al termine del progetto e sulla base di risultati ottenuti, si potrà procedere con la presentazione della domanda di iscrizione dei vitigni resistenti aromatici tra quelli eventualmente autorizzati alla coltivazione in Piemonte.

- Supporta Bereilvino.it -Donazione Paypal

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Supporta Bereilvino.it -Donazione PayPal

Ultimi articoli

Cantine Italiane