Il mondo del vino si è dato appuntamento all’Hotel Rome Cavalieri per celebrare la 25esima edizione degli Oscar del Vino, il premio ideato da Bibenda e dalla Fondazione Italiana Sommelier che, ogni anno, accende i riflettori sull’eccellenza enologica del nostro Paese. Tra i protagonisti della serata Chiara Soldati, Cavaliere del Lavoro e Presidente di CASA-Federvini, che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento con il suo Brut Rosé La Scolca d’Antan 2012. La cantina di Gavi, ambasciatrice del vitigno Cortese, continua a confermarsi un punto di riferimento nel panorama enologico italiano e internazionale, portando avanti con orgoglio la storia di una famiglia e di un territorio che ha radici salde da 106 anni.
“L’Oscar del Vino non celebra solo il vino in sé – sottolinea Chiara Soldati, CEO di La Scolca – ma la vocazione all’eccellenza che, da oltre un secolo, contraddistingue la mia famiglia. Legame con il territorio, valorizzazione dell’autoctono, continua ricerca e apertura all’internazionale: questi i pilastri della nostra filosofia, espressa al meglio dal nostro Brut Rosé d’Antan, uno spumante nato da un’intuizione geniale che si conferma essere una delle espressioni più sorprendenti del Cortese in affinamento. Si tratta infatti di uno spumante Metodo Classico ottenuto da uve cortese e da una minima parte di Pinot Nero aggiunta in fase di sboccatura, che permette di conservare il carattere sensoriale delle uve pur mantenendo una buona freschezza, anche superati i 10 anni di affinamento”.
Brut Rosé La Scolca d’Antan 2012 si è inserito nel parterre dei vini e dei distillati premiati divisi in 8 categorie, tre nomination per ognuna. Il vino firmato La Scolca, appartenente alla sezione degli spumanti premiati, ha aperto la degustazione degli Oscar del Vino, un’occasione esclusiva che ha riunito i grandi nomi dei fine wines italiani e importanti maisons dello Champagne.
“Il più sentito ringraziamento va a Franco Maria Ricci – continua Chiara Soldati – per la sua instancabile passione e determinazione nel comunicare la cultura del vino italiano. Un vero pilastro nella divulgazione delle produzioni d’eccellenza soprattutto in eventi come questo, occasioni preziose per l’intero settore, capaci di creare connessioni profonde tra produttori, appassionati e grandi personalità del mondo del vino”.