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29 Giugno 2025

La viticoltura eroica in campo in Val di Cembra con “Enovitis Extrême”

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Parte il conto alla rovescia per la terza edizione di Enovitis extrême, l’appuntamento biennale dedicato alla tecnologia per i vigneti di montagna e in elevata pendenza. In programma il prossimo 8 luglio a Cembra Lisignago (TN) con oltre 50 marchi già registrati, Enovitis extrême vedrà i vigneti di Cembra Cantina di Montagna animati da prove in campo ed esibizioni live di macchine e attrezzature per la viticoltura eroica. Dopo l’ottimo risultato della 19^ edizione di Enovitis in campo, che gli scorsi 18 e 19 giugno ha portato per la prima volta in Abruzzo 6mila operatori specializzati con presenze da tutto il Centro e Sud Italia e dall’estero, la manifestazione itinerante di Unione italiana vini fa ora tappa in Trentino per concentrarsi sull’utilizzo di macchine operatrici e attrezzature destinate all’impiego in condizioni orografiche impervie, con alte pendenze e ristretti spazi di manovra. In vetrina, trattori, mini-cingolati, transporter, portattrezzi e implements progettati, quasi su misura, da aziende spesso artigianali e specializzate in questa nicchia tecnologica.

“Si parla di viticoltura eroica quando la pendenza del terreno è superiore al 30%, oltre i 500 metri sul livello del mare, o in presenza di sistemi viticoli su terrazze e gradoni – spiega il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti –. Sono aree con esigenze molto specifiche, che richiedono in media 6 volte le ore lavorative per ettaro necessarie in pianura. Si tratta tuttavia di vigneti particolarmente vocati sul fronte della produzione enologica, ma importantissimi anche dal punto di vista della conservazione e salvaguardia dei territori e del paesaggio. Un patrimonio da tutelare e su cui investire – conclude Castelletti –, anche in termini di innovazione tecnologica”.

Secondo i dati dell’Osservatorio del vino Uiv, nel corso degli ultimi 25 anni il vigneto è sceso dalla collina alla pianura, che è passata da un’incidenza del 31% di inizio millennio al 50% odierno. Le aree collinari e montane vedono il proprio peso alleggerito di 18 punti percentuali (51% attuale, di cui 9% in ambienti montani).

Enovitis extrême 2025 è realizzata in partnership con Cervim (Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana), Cia Trentino, Confagricoltura del Trentino, Provincia autonoma di Trento, Coldiretti Trentino Ato Adige e con il Consorzio vini del Trentino, organismo di tutela con una rappresentatività del 90% dei produttori e viticoltori del territorio.

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