Cantine Aperte al Castello di Roncade

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Cantine Aperte tra arte e gusto, tra cultura e giochi, tra favole e leggende. E’ un programma di grande raffinatezza quello che il Castello di Roncade (Roncade – Treviso) ha preparato per gli enoturisti di ogni età per domenica 30 maggio 2010, dalle ore 10 al tramonto, per festeggiare “Cantine Aperte”, l’annuale evento promosso dal Movimento Turismo del Vino per favorire un contatto diretto con gli appassionati del vino e della cultura dalla quale nasce.

La famiglia Ciani Bassetti, proprietaria della celebre Villa-Castello, si propone di dare ancora maggior risalto alla propria cultura dell’accoglienza e alla vocazione enologica del proprio antico maniero, proponendo degustazioni dei propri vini(tra le quali “in primeur” il nuovissimo Bianco dell’Arnasa, Chardonnay 2009 Piave Doc che sarà ufficialmente “battezzato” alle 17,30) e di prodotti gastronomici locali presentati dagli stessi artigiani che li realizzano. Tra le numerose golositàtrevigiane troveranno posto anche l’Acedo Balsamico di Modena con uno spazio destinatoalla ricostruzione di un’acetaia, il risoVialone Nano del veronese (proposto anche in forma… cotta!) e preziosi oli toscani.

Sono inoltre previste visite guidate alla Villa (residenza privata solitamente non aperta al pubblico), alla cappella e al parco secolare a cura di guide specializzate e visite alle storiche cantine di affinamentoguidate degli enologi dell’azienda. Il parco, inoltre, ospiterà animazioni, giochi e laboratori per i giovanissimi non interessati al vino ma sicuramente incuriositi dalle storie e dalle leggende narrate e animate da Il Trabiccolo dei Sogni. Ingresso euro 5, con bicchiere per degustazione e bottiglia di Carmenere Doc Piave in omaggio, per portare a casa un sorso di ricordi della giornata. Ingresso gratuito perbambini eragazzi fino ai 14 anni.

Info: tel. 0422.708736 – www.castellodironcade.cominfo@castellodironcade.com

Il Castello di Roncade è l’unica Villa Veneta esistente cinta da mura medievali sovrastate da maestosi merli, circondate sul perimetro esterno da un fossato, che abbracciano quasi per intero il giardino impreziosito da alberi secolari e statue rinascimentali. Alle estremità sorgono quattro torri che dominano il paesaggio, mentre ai lati dell’ingresso svettano imponenti torrioni, su cui si campeggia l’aquila bifronte dei Giustinian, famiglia patrizia veneziana cui appartenevano Dogi e Patriarchi. Girolamo Giustinian eresse la villa-castello nel XVI secolo, sulle tracce di un precedente del sec. X distrutto da Cangrande della Scala, per condurre quella che oggi definiremmo l’azienda agricola di famiglia.


Nella cappella privata del Castello sono custoditi i busti in terracotta di Girolamo Giustinian e di sua moglie Agnesina, le cui copie in bronzo sono conservate all’Hermitage di San Pietroburgo e alla National Gallery di Washington. Villa Giustinian divenne dimora dell’omonima famiglia, che la abitò per quasi quattro secoli. Verso la fine del 1800 il ramo veneziano dei Giustinian si estinse, e il Castello venne ceduto ai parenti. Questi lo abbandorono e fu il Barone Tito Ciani Bassetti nel 1930, ad acquisire il Castello per avviare il restauro che permise di ritrovarne l’originaria bellezza, e avviarvi un’attività vitivinicola per la quale il terreno sembrava essere nato.


L’interesse professionale per la viticoltura fu una delle principali ragioni ad attrarre nel 1930 Tito Ciani Bassetti verso il Castello di Roncade: Fin dai tempi di Girolamo Giustinian, infatti, appartengono alla villa diversi terreni, caratterizzati da medio impasto argilloso sotto il quale si trova un consistente conglomerato sabbioso argilloso marino con cemento calcareo (caranto), peculiarità che contraddistinguono le due aree enoiche particolarmente curate dall’odierna azienda agricola Castello di Roncade: la “Pantiera” e il “Teson” due antichissimi toponimi da sempre legati alle colture della vite.


Di particolare interesse il “Teson”, una vera oasi naturale racchiusa tra il Vallio e l’Arnasa, molto apprezzata dai primi Giustinian che qui costruirono un’imponente barchessa, ancor oggi ammirata. Qui ci sono i più vecchi vigneti dell’Azienda, già predisposti in uvaggio bordolese, con i vitigni di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbech importati personalmente dalla Gironda del Barone Ciani Bassetti negli anni’ 60 in quelle vigne, dove nasce il celebre “Villa Giustinian-Riserva della Casa”, uno dei grandi vini rossi del Veneto.


Vigneti dai quali si producono “I vini dell’Arnasa”, che prendono il nome dal canale che circonda le vigne. Dopo aver festeggiato la nascita del Merlot in purezza “Rosso dell’Arnasa” con “Benvenuta Vendemmia 2009”, in occasione di Cantine Aperte 2010 sarà presentato il “Bianco dell’Arnasa”, Chardonnay Doc Piave di grande struttura ed eleganza.

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