Una guida export vino definitiva (o quasi)

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In questi ultimi tempi sempre più persone mi hanno contattato per avere informazioni riguardo la vendita di vino all’estero. Vendere vino all’estero non è facile (lo stesso vale anche per le birre e gli alcolici). Vendere vino e bevande alcoliche all’estero ha aspetti legali, fiscali e doganali tali da far passare la voglia di lavorare anche ai più intraprendenti.

La burocrazia è una vera e propria palla al piede per la vera e libera circolazione dei vini in Europa e non solo. Tanti produttori di vino, i più piccoli in particolare, vorrebbero poter vendere i loro vini direttamente ai consumatori finali sparsi in Europa, ma non è facile. La normativa europea sulle accise obbliga chi vende vino e prodotti alcolici da uno stato all’altro dell’Unione Europea ad emettere un documento chiamato DAA, anche per tutti quei Paesi che hanno una aliquota accisa pari a zero per il vino tipo la Germania, che per i produttori vinicoli italiani sarebbe un bel mercato.

Guida export vino da leggere

Insomma un vero problema che spesso spinge i piccoli produttori vinicoli a rinunciare alla vendita diretta. Per tutti coloro che desiderano saperne di più a riguardo consiglio di leggere la guida per vendere vino e bevande alcoliche in Italia e all’estero che ho trovato online, e che per semplicità potete scaricare da questo sito stesso. E’ una guida, nata dalla volontà delle Camere di commercio piemontesi, utile per capire tutti gli aspetti legali, fiscali e doganali legati alla vendita di vino e bevande alcoliche in Italia e all’estero. Insomma una guida tutta da consultare utile ai produttori per non andare allo sbaraglio. Io l’ho trovata utile e quindi ve la consiglio.

Guida Export Vino - Copertina guida su come vendere vino
Guida Export Vino – Copertina guida su come vendere vino

A conclusione di questo brevissimo post, vorrei spendere solo poche righe per un piccolo avvertimento indirizzato ai produttori vinicoli. Noto con piacere che diversi produttori vinicoli negli ultimi mesi si sono dotati di siti web con l’e-commerce, nella speranza di vendere i loro prodotti anche su Internet, sfruttando così le tante opportunità che la rete offre loro per fare fatturato.

Bene, la vendita di vino online offre una ottima opportunità per superare l’attuale crisi economica, vi do pero’ subito una piccola dritta. Il 97% dei siti di e-commerce non genera profitti nei primi 3 anni di vita. Di questi ben il 95% può considerarsi fallito già dopo il primo anno di vita. Deprimente vero?  Tranquilli eccovi la mia dritta. Un sito web con l’e-commerce per avere successo e generare profitti deve essere parecchio trafficato, il mio consiglio pertanto è quello di investire un bel po’ dei vostri soldini in promozione, quindi in pubblicità.

Dopo, se il vostro sito web è ben fatto, i vostri prodotti di qualità, e i vostri prezzi competitivi, se son rose fioriranno, se son spine pungeranno. Purtroppo senza traffico difficilmente un sito web con l’e-commerce avrà successo. Certo qualche ordine potrebbe sempre arrivare, da qualche amico o cliente di vecchia data, ma non più di tanto. Il risultato sarebbe la delusione totale, e la convinzione che Internet, e l’e-commerce in particolare non funziona. Niente di più sbagliato! Per avere successo bisogna investire e rischiare, altrimenti sarebbe troppo facile, no?!

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177 Commenti

  1. caro fabio, stesso nome stesso paese (palermo) un po piu vecchio 1960… vorrei incominciare a vendere i miei prodotti (vino bolgheri) all’estere, ma mi sembra quasi impossibile. come potrei muovermi? ti ringrazio tanto

    • Ciao Fabio, bella domanda la tua! Purtroppo non ti posso essere molto di aiuto perché io stesso non so molto di più di quello che è possibile trovare su Internet. La burocrazia purtroppo la fa da padrone, quindi la soluzione ideale sarebbe quella di trovare un “vero” importatore che sappia già come muoversi. Hai provato a cercarli su internet e a contattarli? Purtroppo gli importatori maggiori come puoi ben immaginare sono soffocati dalle richieste di contatti. Rimangono i piccoli e piccolissimi “importatori”, tipo enoteche e ristoranti che hanno un certo giro e che ordinano direttamente dai produttori. Ma anche con questi ultimi bisogna sudare le fatidiche sette camicie. Vendere ai consumatori finali per mezzo di un e-commerce poi è praticamente impossibile. Insomma come hai scritto tu è quasi impossibile. Adesso se permetti le faccio io due domande a te. Come si chiama la tua azienda? Ma sul mercato italiano come sei messo? Puoi rispondere anche scrivendomi una e-mail se hai problemi di privacy. Ciao a presto.

  2. ciao Fabio sono la moglie di un produttore di vino nell’astigiano. I vini da noi prodotti sono di ottima qualita’ quali Barbera, Freisa, Grignolino, Malvasia, Sauvignon, Cortese, ecc.. Per riuscire a sopravvivere siamo riusciti dopo numerose peripezie a lavorare con l’America ma l’idea era di provare a tastare il terreno sia in Gran Bretagna sia in Germania. Il problema oltre alla burocrazia e’ trovare un importatore per iniziare. Qualsiasi suggerimento e’ ben accetto. Grazie

  3. Ciao Micaela, come già detto vendere vino all’estero non è più facile di vendere il vino nel mercato interno. Poi con questa maledetta crisi economica che attanaglia l’Italia, tantissime cantine, forse giustamente o forse no, stanno puntando al mercato estero, e quando dico tantissime parlo di migliaia e migliaia di cantine italiane. E come ben puoi immaginare tantissimi importatori di vino si trovano sommersi di richieste, contatti, etc. etc. e quindi tutto diventa ancora più difficile. Poi aggiungici che gli importatori più grandi e conosciuti sono i più ricercati, e i loro cataloghi sono quasi sempre completi, e lo spazio per nuovi marchi anche con prodotti buoni, è veramente limitato. Quindi rimangono i piccolini, che bisogna lavorare ai fianchi per strappargli magari solo un piccolo ordine. Per carità nulla di male, anzi come dico sempre io, quelli che oggi sono piccoli fra qualche anno potrebbero essere i grandi, e quelli che sono i grandi di oggi magari fra qualche anno non ci saranno più. Questo è il mercato. Trovare un importatore quindi è veramente difficile. Quello che farei io, a patto di avere il supporto di un bel sito web dall’aspetto professionale, per iniziare comprerei un database con i nominativi e i contatti degli importatori nei diversi paesi esteri, e scriverei loro una bella e-mail con una bella presentazione aziendale, inoltre chiederei anche il permesso per inviare loro un listino prezzi speciale. A questo punto la maggior parte di loro cestinerà l’email, mentre una piccola parte molto curiosa visiterà il sito web. Se il sito web fa schifo, allora molto ma molto probabilmente non vi risponderanno, in caso contrario la probabilità che accettino il listino prezzi è alta. A questo punto chiederei se posso anche mandare dei campioni di vino per avere anche un loro parere. Questa è una possibilità. Un’altra cosa che farei sicuramente, sarebbe quella di organizzare alcune serate d’incontro proprio nelle loro città. Per esempio, voglio esportare in Inghilterra, organizzo un paio di serate a Londra. Anche in questo caso scriverei una bella email a tutti gli importatori che si trovano a Londra, o nelle vicinanze, e gli comunicherei dell’evento che sto per organizzare, e chiederei loro se sono interessati a partecipare. Lo stesso database lo potete utilizzare per chiedere se andranno al Vinitaly o al Prowein, per esempio se voi ci andate, ma dovete iniziare qualche mese prima a lavorarveli bene fino ad ottenere quello che volete, l’appuntamento, anche in questo caso viziandoli con qualche campione di vino. Come puoi immaginare Micaela, ci sarebbero comunque dei costi da sostenere, trovare un importatore a costo zero è un’utopia. Dovete per forza prevedere delle spese, con un ritorno che è un punto interrogativo. Spero che i miei suggerimenti vi siano utili, ma voglio salutarti con un paio di domande. Ma avete provato a fare le cose seriamente nel mercato italiano? Siete presenti su tutto il territorio? Secondo me i margini di miglioramento ci sono anche in un periodo di crisi economica come questo.

  4. Ciao Fabio, mi chiamo Damiano e scrivo da Imola.
    Anche se ho un lavoro (pagato molto bene) negli Emirati, ho sempre voluto fare un business per avere un po’ di extra (non per me, ma per i miei figli, avere qualcosa di cui potersi sfamare). In questi tempi ho proprio pensato di iniziare a vendere vino (soprattutto in Messico, per 2 ragioni : 1) ci ho vissuto 14 anni e lo conosco molto bene 2) ho letto che e’ il secondo paese importatore di vino italiano, dopo il brasile). Anche se ho abbastanza soldi per invertirli, non e’ una ragione per sperperarli al vento. Come tu dicevi, l’idea principale era fare un website abbastanza buono e un booklet (soprattutto sui vini emiliani romagnoli, visto che io sono di Imola) di circa 12/15 vini. Secondo, e’ la mia idea, tu credi che comprando direttamente dal produttore e in grande quantita’, ti dara’ il vino a meno prezzo ? Io pensavo di fare l’esportatore di vino in Messico e in quei paesi dove (teoricamente) ci sono i soldi (tipo grandi citta’ o in catene di negozi) e dove non ci sono molti italiani (ehehehe). Ovviamente che forse’ sapro’ se avro’ successo dopo 3/4/5 mesi e spese sudate….. cosa ne pensi ? se puoi vuoi rispondermi in privato, il mio mail e’ djm_zappi@hotmail.com . Penso di avere una idea ben precisa e so che la devo pianificare bene, prima di buttarmici dentro, pero’ chi la dura, la vince.

  5. Ciao Fabio, mi chiamo Giulia sono di Padova ma vivo a Chester in Inghilterra.
    Con il mio fidanzato (polacco) voglio iniziare una vendita di vini italiani online in Polonia, soprattutto a Cracovia e Varsavia che sono grandi città che si stanno arricchendo quasi piu’ dell’Italia ormai.
    Sarebbe la mia prima esperienza di vendita online quindi ti chiedo qualche aiuto e idea per cortesia. Ho già contatti di produttori di vino veneti e siciliani disposti a vendere il vino.
    Se mi puoi rispondere alla mia email furinigiulia@gmail.com te ne sarei grata. Grazie

  6. Ciao Fabio, ti scrivo per chiederti dei consigli (come tutti del resto) riguardo l’import-export di vino. Mia sorella ed io abbiamo una piccola azienda di vini in Friuli Venezia Giulia; abbiamo deciso di prendere in mano la produzione di vino familiare, abbiamo 26 e 32 anni, quindi sentiamo il bisogno di modernizzare la parte del marketing, salvando ed anzi focalizzandoci su una produzione “manuale” del vino (noi viviamo nel verde più completo, la vigna ha cent’anni, tutta a terrazzamenti, quindi non si utilizzano macchinari industriali di nessun genere, inoltre di fronte c’è un castelletto millenario). Vorremmo conservare questa “naturalità”, l’idea di impatto zero del prodotto ed ovviamente un’alta qualità. Ci stiamo dando da fare per creare dei nuovi canali di vendita, ovviamente costruendo il sito internet (in fase finale) e tramite la penetrazione diretta sul mercato (tra pochi giorni dovremmo eseguire una mission verso la Germania), ovvero facendo tappa in enoteche/ristoranti/locali ecc. . Noi non abbiamo grandi quantità da smerciare, ma l’idea è quella di ingrandirci man mano che “incassiamo”. Riguardo la e-commerce, ci avevamo pensato, ma (come dici tu) è utile se si investe in pubblicità, altrimenti è fine a se stessa. Questa è la mia idea per baipassare i grandi importatori che ormai sono oberati di richieste, in più stavo ragionando se mi conviene puntare alle grandi città (dove però immagino gli importatori la facciano da padroni) oppure su enoteche/ristoranti più provinciali, magari con cui si può stringere un rapporto diretto. Ti ringrazio in anticipo della tua disponibilità, rispondimi pure in privato

    • Ciao Gianluca, piacere di conoscerti, si hai proprio ragione sono in tanti che chiedono informazioni sull’import-export di vino :-) Ti rispondo per e-mail privatamente.

  7. Ciao Fabio,
    avrei bisogno di informazioni per l`import-export e vendita offline/online del vino.

    Sarei grato se potessi contattarmi tramite mail

    Grazie mille

    • Ciao Riccardo, bella domanda la tua! Io non so cosa bisogna fare in Germania per poter aprire una enoteca, ma una cosa te la posso dire con molta tranquillità: non fare nulla senza un buon business plan. Il Business Plan è un documento volto a rappresentare in ottica prospettica il tuo progetto di sviluppo imprenditoriale, con l’intento di valutarne la fattibilità. Presta particolare attenzione al piano economico e finanziario, molti trascurano questo aspetto, per poi ritrovarsi in condizioni disperate e senza risorse nell’immediato futuro. Ti consiglio inoltre di investire tempo e soldi in un buon e-commerce da affiancare alla tua offline. In bocca al lupo.

  8. Ciao Fabio da circa 4 mesi ho avviato in Germania con un socio una società di import export di Vino stiamo selezionando vini per allestire un catalogo definitivo e per la vendita ci stiamo creando un portafoglio di negozi di vino e gastronomie
    di piccola e media grandezza proponendo loro Vini ancora non famosi.
    Se vuoi proporci ai tuoi contatti saranno i benvenuti.
    Hai la mia email come riferimento
    Ciao e grazie
    Andrea

    • Ciao Andrea, ti faccio subito gli auguri per il vostro progetto. Io ti consiglio di utilizzare il mio database online https://www.bereilvino.it/cantine/ per trovare le cantine più interessanti, e che fanno al caso vostro. Purtroppo io non so quali sono le vostre esigenze, quindi per me è difficile suggerire qualche cantine in particolare.

  9. ciao fabio
    una domanda forse assurda….?
    posso vendere vino conprando lo sfuso dalla cantina in grandi quantità e invecchiarlo in botti di legno? per poi successivamente imbottigliarlo sempre però in regola crearmi una piccola azienda? creare un marchio se vuoi mi rispondi in email …grazie ………

  10. Ciao Fabio,innanzitutto complimenti per il blog,ti scrivo dal sud ovest della Francia,dove mi sono trasferito tre mesi fa,per lavoro dei miei genitori.Avendo lavorato in una cantina della mia zona di origine, come operaio, ho deciso di valutare,con i titolari,la possibilità di vendere il loro vino qui in Francia,a provvigione,difatti loro “non hanno nessuno” qui,ma in Germania,America e qualche altro paese.Ora, il problema è che non so come poter fare per procedere addirittura nei primi passi,nonostante mi stia informando su internet ho trovato poco e nulla se non nel tuo blog.L’azienda non sa cosa dovrei fare per iniziare secondo la burocrazia francese,ma mi sto informando con la commercialista di mio padre che mi ha trovato un inquadramento fiscale quanto più vantaggioso possibile.L’azienda mi chiede però una <>,difatti tutti i ragazzi ogni anno inviano la licenza rinnovata all’Azienda.La mia commercialista reputa non sia necessaria poichè io non ho a che fare con il cliente finale come un cliente ristoratore ad esempio.
    Tu che ne pensi?
    Dove si fa questa eventuale licenza e quanto costa?
    A quanto ammontano le accise sugli alcolici in Francia e dove si pagano?
    Ti ringrazio anticipatamente dell’attenzione

    • Ciao Davide, grazie per i complimenti, ma purtroppo non posso esserti di aiuto. Io non mi occupo di cose fiscali, e odio la burocrazia, il mio pane quotidiano è internet. Ti consiglio di rivolgerti ad un commercialista, alla camera di commercio, e alla dogana. Mi dispiace davvero non poterti aiutare diversamente.

  11. Ciao a tutti.
    Mi chiamo Luigi e possiedo una piccola azienda che importa prodotti italiani in Olanda. Scegliamo accuratamente piccoli produttori di alta qualità distribuendo i prodotti sia nel circuito Ho.Re.Ca che presso i clienti finali.
    Nel caso ci fossero piccoli produttori di vino interessati a collaborare con noi, mandate pure una mail con una presentazione dei vostri prodotti a: info@aperitalia.com
    Siamo sempre alla ricerca di nuovi prodotti!

    Buona serata,
    Luigi

    • Ciao Luigi, con tutti i produttori di vino che desiderano esportare sicuramente non avrai difficoltà a trovarne parecchi. In bocca al lupo.

  12. Ciao Fabio….io e un mio amico vorremmo vendere in quel di Londra,vini e spumanti della nostra zona..più o meno come Andrea in Germania.Quello che vorremmo capire è cosa fare sul lato fiscale, quali incartamenti ci servano x lavorare in regola, come sia meglio procedere.Hai qualche suggerimento da darci????

    Buona serata Francesca

    • Ciao Francesca, purtroppo come ho già detto a Davide, qui sopra, in non mi intendo di aspetti fiscali ma solo di web design, SEO, web marketing, etc. etc. Mi dispiace davvero, ma ti faccio un sincero in bocca al lupo.

  13. grazie mille @Fabio Italiano nessun problema,continuerò ad essere un visitatore quotidiano del Blog,difatti nel frattempo ci sono novità,in un appuntamento con la commercialista di mio padre qui in Francia mi sono state spiegate le prime cose da fare.A presto per i vari aggiornamenti.Saluti

  14. Buongiorno Fabio,
    complimenti per gli articoli e per la chiarezza delle risposte.

    Da solo un mese lavoro in una piccola cantina in Valpolicella e vorrei alcuni consigli su come organizzare l’e-commerce.

    La pagina sul sito non è ancora pronta in quanto ho fatto rifare alcune etichette e quando saranno pronte ,apriremo alla vendita on-line.
    se hai anche qualche consiglio sul sito ,sono ben accetti.

    Grazie
    Bertoldo Gabriele

  15. Ciao Fabio…
    Mi presento,mi chiamo Maurizio e vivo in un paesino ai piedi dell’Etna,ho 30 anni e lavoro per una famosa azienda siciliana da ben 8 anni!
    Penso tu sappia della crescita vertiginosa dei vini etnei tra cui il nerello mascalese come qualità di spicchi…Bene detto questo la mia idea era quella di esportare tutti questi grandi vini di queste aziende,ti faccio il nome di alcune:planeta,corvo,tenute delle terre nere,Passopisciaro srl,cusumano,magma,conte tasca…ecc ecc,facendo un bel sito internerà e cercando di racimolare qualcosa di soldi come extra!!come secondo lavoro…tu pensi sia una idea che possa andare?..solo che non so da dove iniziare ed ho bisogno di qualcuno che mi spieghi come funziona…considera che io nn sto parlando di cantinette,ma cantine di fascia medio-alta!
    Rispondimi in privato…grazie mille Maurizio

  16. Ciao Fabio,
    sono uno studente di 23 anni, iscritto al quinto anno di Economia a Ferrara e come tesi ho intenzione di redigere un business plan di un’azienda start up che si occupa proprio di esportare il vino italiano all’estero ed in particolare in Germania.
    Ti volevo ringraziare per il documento sopra che sicuramente mi sarà utile e ti volevo chiedere se gentilmente saresti disposto a rispondere via e-mail ad alcune domande riguardanti i diversi tipi di vini da commercializzare e la situazione attuale di questo business all’estero.
    Grazie in anticipo per l’attenzione.

  17. Ciao Carlo, mi fa piacere sapere che il documento sopra può esserti di aiuto per la tua tesi. Si, puoi tranquillamente scrivermi per email, e risponderò volentieri alle tue domande. A presto.

  18. ciao Fabio,
    sono Antonio e vivo in inghilterra e vorrei fare un po di business vendendo vino italiano .hai qualche consiglio o dritte per come fare o come iniziare?io ho gia contatti con alcune aziende vivicole ma non so se e meglio aprirmi un azienda di import and export in inghilterra o in italia.hai qualche suggerimento?grazie mille

    • Ciao Antonio, purtroppo non posso rispondere alla tua domanda, perché non so dal punto di vista commerciale/fiscale dove conviene aprire una azienda di import/export. Così a pelle, direi di aprirla in Inghilterra, dove la pressione fiscale è decisamente inferiore, e penso anche la burocrazia :-) E poi penso che per i tuoi potenziali clienti è sicuramente più facile comprare da te, importatore di vini residente fiscalmente in loco, che da uno residente fiscalmente in Italia.

  19. Bongiorno
    Vorrei avere idea come avere le ditta chi hanno la possibilita di esportare il vino italiano in Cina, ho gia i clienti chi chiedono. Grazie

  20. Buon giorno Fabio, anche io vivo in olanda da alcuni anni e insieme ad un socio italiano stiamo avviando una società di export. ho trovato uttili i tuoi consigli ma avrei alcune domande da farti. se puoi contattarmi in privato la mia mail è mr.manuel.soro@gmail.com.
    ti rigranzio in anticipo per la tua disponibilità.
    a presto
    Manuel

  21. Ciao Vi scrivo dall’Argentina

    Mi occupo di export di vini argentini come broker, e ci ho messo due anni a concludere il mio primo affare. Ci vuole pazienza, ma poi una volta dentro se si fanno le cose bene, sono relazioni che durano per sempre.
    Rispetto alla vendita di vini online, bisognerebbe nei mercati di riferimento (tipo Germania) fare un consorzio tra varie cantine con una società e numero di accisa nel mercato dove si vuole vendere, e poi ogni cantina si fa carico delle propie accise.

    Saluti
    Matias Gerino

  22. Ciao Matias, hai ragione, in un mercato super competitivo come quello del vino ci vuole molto pazienza, e ovviamente bisogna anche saperci fare. Il tuo consiglio su come superare il problema delle accise non è per niente male!!!

  23. Ciao Fabio,
    Ti chiedo un paio di consigli: mi occupo di export in un’azienda di logistica (principalmente via treno, ma non solo) che non si occupa, se non sporadicamente, del settore food & beverage; tuttavia vorrei proporre un progetto nuovo all’azienda seguendo questa passione che ho e che darebbe la possibilità di diversificare il mercato dell’azienda..vorrei appunto informarmi bene per proporre all’azienda un prospetto di business plan..per questo ti chiedo se gentilmente potresti contattarmi via mail e darmi alcuni consigli in merito…il paese target sarà verosimilmente la Germania, ma il commercio nella mia idea sarebbe destinato a tutta l’europa.. (come già avviene per il resto del materiale esportato..).
    Ora la questione che vorrei porti è la seguente..
    Secondo te sarebbe più conveniente per le aziende /cantine nostrane spedire il vino via treno? Ci sarebbe un notevole risparmio dal mio punto di vista se anche solo una ventina di aziende spedissero la merce con un solo treno, piuttosto che con 20 camion differenti..secondo me è una buona idea per abbattere i costi delle nostre cantine..chiedo anche a tutti quelli che leggeranno il post se volete commentare ascolto le vostre proposte…ovviamente io mi occuperei principalmente di logistica, e quindi il mio target sarebbero le aziende che già commerciano abitualmente con la Germania..non sono io che vado in cerca di clienti per loro..
    grazie per l’attenzione!
    ciao

    • Ciao Simone, voglio essere sincero, non so cosa rispondere alla tua domanda, perché non ho esperienza riguardo i costi di spedizione, cioè io non so se costa meno spedire via treno o camion, davvero, dopotutto io mi occupo di web :-) Invece, visto che tu ti occupi di logistica sicuramente avrai più dati a disposizione. Hai provato a fare delle simulazioni di spedizioni e relativi costi? Quello tuo è il classico problema di ricerca operativa, che io ho studiato all’università, e che non mi ricordo più. Comunque fai delle simulazioni, e se i riscontri sono positivi, contatta le cantine e proponi loro la tua soluzione.

  24. ciao Fabio..sono un agente di commercio peruviano…eh fatto un corso molto duro abilitato per la Camara di commercio di Torino ..anche dopo due anni nessuna azienda mi assume como agente per sud america…conoscendo grossisti e distributori in 5 paesi….pero con pazienza ancora aspetto……allora la idea e importar
    Pisco peruviano y altri vini a ITALIA..pero e difficile….voglio il tuo consiglio..grazie

    • Ciao Adrian, fammi capire tu conosci grossisti e distributori in sudamerica, e non trovi produttori di vino italiani che vogliono collaborare con te? Ma se tutti pensano e cercano di esportare il vino in tutti i modi possibili! Io non so che tipo di collaborazione ai proposto alle cantine, quello che ti posso dire è che a tante cantine piacciono le cose facili, vendere senza rischi, i rischi sono tutti per gli altri. Vendere oggi è difficilissimo, nella maggior parte dei casi, e se si vuole avere successo tutta la “filiera” commerciale deve dare il massimo per il raggiungimento dei risultati. Invece le cantine vorrebbero che tu gli portassi gli ordini, fare fatturato e basta. Fare il vino è molto più facile che venderlo!! Io l’unico consiglio che ti posso dare è di continuare la tua ricerca e capire soprattutto cosa vogliono, altrimenti mettiti in proprio, ovvero lo compri tu il vino dalle cantine, e lo rivendi…che in pratica è quello che vorrebbero loro. Ciao, e in bocca al lupo.

  25. GRAZIE FABIO..LA MIA DOMANDA E COME FACCIO A OTTENERE..LICENZIA DI IMPORTAZIONE DE VINI …QUA IN ITALIA…PER VENDERE QUA COMO SAI SIAMO 25 MILA PERUVIANI ..CERCA DE 200 MIL LATINI E UN OPTIMO MERCATO..

    • Prego Adrian, purtroppo non posso aiutarti, perché non so quello che devi fare per avere una licenza di importazione. Io non mi intendo di aspetti commerciali e fiscali, ma solo di web design, seo, web marketing, web analytics, etc. etc. Quindi di consiglio di contattare una bravo consulente commercialista, la camera di commercio dove risiedi, e iniziare da li a chiedere informazioni. Di una cosa sono certo dovrai comunque creare una società, quindi da un commercialista e alla camera di commercio devi andarci comunque. Ciao, e in bocca al lupo.

  26. Ciao Fabio,
    sto prendendo contatti con fornitori per aprire un export verso la Thailandia.
    Avrei piacere di fare due chiacchere con te o con chiunque abbia simili interessi per uno scambio di informazioni od anche per eventuali collaborazioni. Al momento posso contare solo sulle mie forze e su una lunga esperienza nel comercio internazionale.
    La mia mail e’ diego.sala@hotmail.it
    Il mio cellulare e’ 3296335486
    Grazie

    Diego

  27. ciao fabio, vorrei farti una domanda, dato che conosco una persona che vive a MOsca vorremmo iniziare a fare business di export di vino e distillati tipici campani , puoi contattarmi in privato vorrei delle info grazie email marcosmz@virgilio.it

  28. Ciao a tutti i lettori! Attraverso questo piccolo articolo ricevo decine e decine di email da persone che mi chiedono le più disparate informazioni sull’argomento export. Vorrei che fosse chiaro a tutti che il sottoscritto non è esperto di aspetti commerciali e fiscali, pertanto spesso non sono in grado di rispondere alle domande. Io mi intendo di marketing, e soprattutto di web (web design, seo, web marketing, web advertising, etc. etc.). Quindi continuate a scrivermi, io risponderò sempre e comunque alle vostre email, ma non aspettatevi miracoli :-)

  29. allora che cosa sabii…solo web design, seo, web marketing, web advertising, etc. etc..no usi questa guida impor export .. grazie

  30. Esatto Adrian, io so solo cose riguardanti il web a 360°, e pertanto non uso la guida che ho segnalato nell’articolo. L’ho fatto solo perché ricevo tante email da persone che mi chiedono come vendere vino all’estero, e visto che tanti neppure sanno cercare sul web, mi è sembrata una cosa bella segnalare questa piccola guida in formato pdf, così che le persone la possono utilizzare come punto di partenza.

  31. Salve,
    abbiamo letto del suo lavoro. Le sue informazioni sono molto utili.
    Nella ditta dove lavoro vorremmo aprire un sito di vendite online del vino che produciamo. Potrebbe gentilmente, data la sua lunga e consolidata esperienza, contattarci per poterci dare dei suggerimenti?
    Per cortesia l’indirizzo email che abbiamo lasciato.

    Grazie del suo tempo.

    Cordiali saluti

  32. sono un produttore di vino toscano, sto cercando dei nuovi canali esteri per la mia produzione, potetete aiutarmi ???
    un saluto
    gabriele

    • Ciao Gabriele, io purtroppo non ho dei contatti commerciali veri e propri. Dispongo di un database con diverse migliaia di distributori/importatori di vino che utilizzo per le cantine mie clienti, però si fatica lo stesso a trovare contatti validi. Quando mando loro una bella email, la prima cosa che fanno gli importatori, è quella di andare a vedere il sito della cantina, per farsi una prima idea sul produttore, poi alcuni chiedono dei campioni di vino, e solo un piccolissima parte mostra veramente interesse nei prodotti. E ti confesso che talvolta dura anche mesi prima che ci scappa un piccolo ordine. Ho cercato su internet e voi non avete neppure un sito web, e questo non vi aiuto per nulla, ormai il sito web è fondamentale per ritagliarsi una piccola fetta di mercato. Comunque ci tengo a precisare che vendere all’estero non è più facile vendere rispetto all’Italia.

      Questa pagina del mio blog è visitata giornalmente da tantissime persone, magari trovi qualcun disposto a collaborare con te, come qui sopra Diego che sta per iniziare una attività di esportazione verso la Thailandia. Prova a parlare con lui, magari nasce qualcosa di interessante. Se invece un giorno avrai bisogno di qualcuno per migliorare la tua presenza online, allora in quel caso contattami, non te ne pentirai. Ciao, e in bocca al lupo.

  33. Ciao Gabriele,
    sto progettando l’esportazione verso la Thailandia. Sto cercando collaborazioni da parte di produttori. Si tratta di un progetto che comunque partira’ a breve.
    Mi rechero’ in loco a fine giugno.
    Se sei interessato contattami a diego.sala@hotmail.it
    Grazie

  34. Ciao Fabio, sono una ragazza di 22 e sono già laureata in ingegneria gestionale, non vedo l’ora di buttarmi nel mercato del lavoro e oltre che lavorare per quello che sto studiando (sto completando con la specialistica) vorrei portare avanti insieme a mio padre il suo progetto di una vita. Lui ha iniziato da zero e piano piano a messo su enormi appezzamenti di terre e adesso abbiamo una piccola azienda agricola a Marsala, in Sicilia.
    Puntiamo su vini di ottima qualità, tutto con certificazioni BIO, lavoriamo senza macchine, insomma, tutto genuino e D.O.C. Essenzialmente abbiamo 3 tipologie di vino, e in programmi futuri abbiamo in mente anche le bollicine, ma non c’è la sentiamo di sporgerci in investimenti di prodotto se alla base manca il pezzo più importante della value chain: la commercializzazione.
    Abbiamo la nostra clientela da noi, in giro per la Sicilia è qualcosa in Italia, vorremmo crescere ancora di più. Abbiamo provato con le piattaforme di vendita on line (alibaba, e-bay) ma come hai ben detto tu, non funziona granché, senza investimenti in pubblicità……
    Vuoi darmi qualche consiglio?
    Ti ringrazio anticipatamente
    Se vuoi puoi rispondermi alla mail

  35. Ciao Claudia, in un certo senso la risposta te la sei data da sola. Senza investimenti in visibilità, tra cui c’è anche la pubblicità, e senza una rete di commercializzazione non si va da nessuna parte. Il mercato del vino è un mercato maturo e super competitivo, quindi per conquistare quote di mercato devi assolutamente fare meglio della maggior parte dei tuoi concorrenti. Le quote di mercato si conquistano in questo caso proprio a spese dei concorrenti, perché l’offerta e maggiore della domanda. E’ chiaramente la cosa è difficile, non impossibile, ma difficile. Io non conosco i dati della cantina di tuo padre, quindi il numero di bottiglie prodotte, i prezzi dei vini, qual è il vostro mercato di riferimento, e via discorrendo, anche perché il vostro sito web non è funzionante. Su internet poi ho trovato veramente pochissimo. L’unica cosa che ho potuto vedere è che avete delle belle etichette, complimenti. La prima cosa da fare comunque è dare visibilità al marchio, è la visibilità parte dalla rete, il sito web deve essere perfetto e coinvolgente, e deve avere assolutamente una sezione di e-commerce che nei primi 2/3 anni servirà non a fare fatturato, ma soprattutto a fare branding. Contemporaneamente curerei la presenza su 3 dei principali social networks, qui in ordine di importanza Twitter, YouTube, e Facebook, e ovviamente comincerei con il leggere e partecipare alle conversazioni dei principali blog e siti del vino italiani e successivamente anche stranieri. Infine non dimenticherei la pubblicità. Ripeto dovete investire in visibilità, e questo investimento vi costerà sicuramente denaro, ma soprattutto tantissimo tempo libero per la creazione e la diffusione dei contenuti. La chiave del successo è la visibilità, anche in caso di vini di qualità. Io voglio fare un esempio che apparentemente non c’entra nulla con il vino, ma che alla fine è proprio la stessa identica cosa. Hai presente Matteo Salvini l’attuale segretario della Lega Nord? Bene, se ci fai caso è onnipresente su tutti i canali televisivi e programmi di qualsiasi ordine e grado. Credimi grazie a questa sua esposizione mediatica ha anche guadagnato tantissimi voti. Con il vino funziona esattamente nello stesso modo, devi martellare, martellare, e martellare finché non si raggiungono i risultati desiderati. Ovviamente la strategia di comunicazione online deve essere supportata anche da quella offline, ma ti assicuro che con il duro lavoro i risultati nel medio e lungo periodo arrivano. Purtroppo in un mercato competitivo non è possibile saltare i vari stadi di crescita di una azienda, passare subito al successo, un po’ di gavetta per così dire si deve fare. In parole povere, se la maggior parte dei vostri concorrenti camminano, voi dovete correre, e anche il più velocemente possibile. Il lavoro in vigna, in cantina, la parte commerciale, quello della comunicazione, etc. etc. sono tutti anelli della stessa catena, e basta un solo anello debole per rendere la catena inservibile.

  36. Ciao Fabio,ti scrivo dal Messico dove mi sono recentemente trasferito con la famiglia.Vorrei intraprendere un business di export qui di vini italiani ,sia online che offline.Ti chiederei se fosse possibile un contatto vía mail per approfondir e.Grazie.saluti

    • Ciao Marco, piacere di conoscerti. E’ un’ottima idea quella tua, purché tu la faccia in maniera seria, e soprattutto senza avere fretta di avere successo, come in qualsiasi attività commerciale infatti ci vuole tempo per avere i primi risultati e togliersi qualche piccola soddisfazione. Ti contatto io per e-mail, a presto.

  37. Buonasera, mi rivolgo a Claudia, sono il presidente di un costituendo consorzio export per aziende siciliane nel settore agro , food & wine; abbiamo già riunito diverse aziende di produzione siciliane, sia come produttori singoli sia alcuni consorzi monoprodotto.
    Se vogliamo scambiare qualche opinione in merito all’export e al consorzio, sarei molto felice di illustrarti anche i progetti e gli obiettivi dello stesso. La mia e-mail è la seguente : f.sco.lodato@gmail.com.
    Grazie

  38. Ciao Fabio sono Cristian da Venezia, io ho molti contatti in Colombia visto che ho vissuto li per circa 3 anni…ho amici ristoratori italiani e colombiani e molti di loro ovviamente sono interessati ai vini italiani che li sono poco pubblicizzati e di conseguenza quasi inesistenti nel mercato a parte a Bogotà. ..volevo chiederti informazioni su come posso fare per iniziare a esportare vini per la colombia (principalmente cali, medellin e barranquilla ) oppure se tramite questo sito c’è qualcuno q può essere d aiuto…ti ripeto io ho abbastanza contatti li e si può aprire un bel commercio….burocrazia e stato italiano permettendo.
    Saluti
    Cristian
    Kristian.1975@hotmail.it

    • Ciao Cristian, piacere di conoscerti. Purtroppo, come ho già detto un paio di volte sopra, io non mi intendo di aspetti commerciali. Aprire un’azienda di import-export come ben avrai capito è difficile per i tanti aspetti burocratici e commerciali che si devono affrontare. Io ti consiglio di rivolgerti ad un buon commercialista, che ti cosa fare. Ci sono infatti pratiche da avviare, autorizzazioni da chiedere, comunicazioni da fare, insomma un vero muro da superare, ovviamente solo all’inizio, poi i problemi saranno altri, come vendere i prodotti. Hai fatto comunque bene a lasciare il tuo commento qui perché questa pagina è visitata da un centinaio di persone al giorno, magari trovi qualcuno che può aiutarti veramente, o ancora meglio un partner con cui realizzare il tuo progetto. In bocca al lupo, e tienimi aggiornato.

  39. Ciao Fabio,anche io,avendo la figlia che risiede a Londra ho intenzione di commerciare vino italiano, bollicine, in UK.Avevo trovato un importatore,ma ancora non capisco il perchè all’ultimo mi ha dato forfait.Ora mi hanno consigliato di diventare importatore.Ho un consulente e sto vagliando la cosa.Sono in uno stato d’animo confuso.Da una parte felice e dall’altra ho una paura matta.Vorrei trovare una persona interessata ad iniziare insieme una società di importazione.Cerco una persona capace e che ne capisca più di me di vino e che magari abbia qualche contatto a Londra e limitrofi.Ciao e grazie .

  40. Ciao Francesca, è del tutto normale aver paura ed essere confusi sul da farsi. Io non conosco nessuno che possa aiutarti, ma visto che questa pagina è parecchio visitata ogni giorno, e può essere che qualcuno dei lettori sia interessato al tuo progetto. Possono contattarmi ed io gli darò la tua email. Le bollicine italiane, soprattutto il Prosecco, vanno fortissimo in UK in questo momento, e per lo stesso motivo anche la concorrenza è agguerrita. Quindi trovare i compratori non sarà facile, ma se non inizi non puoi saperlo. L’importatore che ti ha mollato all’ultimo momento può anche capitare, è il primo per te, ma non sarà neppure l’ultimo a tirarsi indietro tra quelli che incontrerai. Vendere vino non è facile, perché la concorrenza è mostruosa ovunque. Ma tu questo progetto lo vuoi fare per tua figlia che vive a Londra, o per te che vivi in Italia (credo)? Perché se vuoi vendere vino in UK stando in Italia le cose sono sicuramente più complicate.

  41. Ciao Fabio. Avendo la mamma ceca e risiedendo non lontano da Bolgheri, conoscendo anche diverse aziendine, stavo pensando all’idea di provare a smerciare del vino soprattutto con Praga. Zona particolarmente vocata alla birra, ma proprio per questo interessante e forse ricca di potenzialità per quanto riguarda il settore vinicolo. Avresti delle dritte da darmi? Se vuoi puoi rispondermi in privato, te ne sarei grato. Buona giornata

    • Ciao Maurizio, negli ultimi due anni ho ricevuto decine e decine di messaggi simili al tuo, non solo sotto forma di commento come questo, ma anche via email direttamente, queste ultime per la verità sono la maggior parte. Dalle poche righe che hai scritto percepisco che tu voglia vendere vino come passatempo, cioè affiancando la vendita di vino all’estero al tuo attuale lavoro. Mi dispiace ma non è il modo giusto per iniziare, tranquillo in tantissimi sono nella tua stessa situazione. Tutti, o quasi tutti quelli che mi contattano, dicono di avere qualcuno sul posto, di conoscere qualche cantine, insomma di avere qualche contatto qui e qualcuno la, e di voler PROVARE a vendere vino. PROVARE? Provare non basta per avere un minimo di successo, altrimenti ci avrei provato anche io personalmente visto che vivo in Olanda da oltre 15 anni, mi intendo di vino e conosco le cantine, mi occupo di web marketing, e tante altre belle cosine, no? Vendere vino all’estero è difficile, per poter iniziare bisogna investire denaro, e tempo in prima persona, bisogna essere sul posto, e bisogna avere tanta ma tanta pazienza, perché anche facendo le cose bene, i primi risultati, e le prima soddisfazioni possono arrivare solo dopo 3/4 anni di sacrifici. Tutto questo vale per te, ma anche per me, e per tutti quelli che in questo momento pensano di avviare un progetto simile al tuo. Quello che posso consigliare a tutti è, prima di partire a razzo fate un bel business plan, molto dettagliato nella parte economico-finanziaria, e solo dopo decidere se far partire il progetto oppure no.

  42. Ciao Fabio,ci chiamiamo Marcello e Nicola e siamo di Napoli,volevamo chiederti info in merito all esportazione di vino campano,principalmente in Inghilterra.
    Sarà una cavolata quella che ti sto chiedendo,ma secondo te,il contatto vis a vis con i potenziali clienti,può essere un buon mezzo per importare vino?
    Mi spiego meglio,anche pur capendo che tu sia poco ferrato sulle procedure burocratiche che comunque vedrò col mio commercialista,avendo un campionario di vini della mia zona e conoscendo la lingua inglese,potrebbe essere un buon metodo quello di andare a proporre direttamente il prodotto presso i vari ristoranti,pub,birrerie?
    Ti invio la mia mail,gradirei un tuo consiglio in merito, marcellotarantino80@gmail.com

    Ti ringrazio anticipatamente per l attenzione.

    Saluti

    Marcello e Nicola

    • Ciao Marcello, assolutamente si!!! Avere un contatto diretto, vis a vis come dici tu, con i potenziali clienti è in assoluto il miglior modo per convertire. Purtroppo per voi è anche complicato, perché dovreste andare in Inghilterra con un camion di vino come campionario, con tutti i pro e i contro del caso. Il tempo dove lo trovate?

  43. Salve a tutti!
    Ho 30 anni e sono un importatore di vino in Germania.
    Importo SOLO da piccoli produttori/piccole aziende, e principalmente vini naturali/biodinamici.
    Contattatemi se desiderate vendere i vostri prodotti.

    cecibuffa@gmail.com

    • Ciao Cecilia, grazie per aver lasciato il tuo contatto, questa è una delle pagine più lette del blog, e sicuramente qualche contatto per te arriverà. Hai un sito web in Germania dove è possibile leggere qualcosa sulla tua azienda?

  44. Ciao a tutti,
    insieme al mio compagno gestisco un’azienda agricola con annesso agriturismo in Gioia del Colle.
    Produciamo ed imbottigliamo il primitivo di Gioia del colle con vite ad alberello, oltre alla produzione totalmente Bio di Olio extravergine d’oliva (coltivazione locale)
    Dato il calo drastico del consumo in Italia vorremmo esportare il nostro prodotto.
    Se interessati scriveteci.
    Mariangela.romanazzi84@gmail.com
    orazio.giannico@gmail.com

    Grazie Mille

    • Ciao Mariangela, ti ho già scritto per email. Io posso aiutarvi con la vostra presenza online. Se ti interessa rispondi alla mia email. Ciao.

  45. Salve a tutti,
    sono Andrea cantiniere e responsabile vendite della Cantina Lumavite, una piccola realtà vitivinicola marchigiana che da tempo rientra nel circuito delle eccellenze enologiche regionali.
    Dopo 3 anni di collaborazione con la compagnia aerea Alitalia vorremmo concretizzare possibili relazioni commerciali con importatori dall’estero, senza denigrare quelle sul suolo nazionale.
    Vorrei ringraziare il blog per l’opportunità che ci dà per incontrarsi, almeno in maniera telematica, in modo semplice ed efficace.
    Lascio la mia mail per tutti gli interessati: andrea.viti20@gmail.com
    Cordiali Saluti
    Buon lavoro a tutti

    • Ciao Andrea (Cantina Lumavite), anche tu hai fatto benissimo a lasciare il tuo commento/richiesta in questa pagina perché la pagina è molto visitata da persone che si occupano o desiderano occuparsi di import-export di vino italiano. Quindi in tantissimi probabilmente leggeranno la tua richiesta, e magari trovi i contatti giusti.

      Io mi occupo di web design e web marketing in generale. Ho visitato il vostro sito web per curiosità, e mi sono accorto che l’attuale sito web non aggiunge valore alla vostra attività. Il sito web è molto di più di un semplice bigliettino da visita, specialmente se si vuole andare oltre i confini regionali e nazionali. Se volente vendere anche all’estero ci vuole anche un bel sito web, dall’aspetto veramente professionale. Io parlo per esperienza perché ho seguito e seguo alcune cantine per lavoro. Ti posso assicurare che ormai le persone prima cercano informazioni online, e poi se sono convinti prendono contatto con l’azienda. Ti faccio un piccolo esempio, se voi provate a contattare alcuni importatori all’estero, per esempio a Londra, per fissare un incontro con loro perché state andando proprio a Londra per incontrare potenziali clienti, bene credimi la prima cosa che faranno sarà quella di visitare il vostro sito web, e cercare informazioni sulla rete che vi riguardano, e solo dopo vi daranno una risposta. Anche se mandate una email ad una lista di importatori di vino per inviare il vostro catalogo con il listino prezzo, e farvi conoscere, bene anche in questo caso andranno a visitare il vostro sito, e solo dopo decideranno se rispondere o cestinare la vostra email. Al giorno d’oggi infatti non basta fare dei vini buoni, ma bisogna anche sapersi vendere, e comunicare valore. E in questo il vostro attuale sito web non vi aiuta. Ora con questo non ti voglio dire che con un bel sito web venderai tutto, ma almeno non parti svantaggiato. Il mercato del vino è un mercato super competitivo, questo vuol dire che se i tuoi concorrenti camminano allora tu devi correre, se i tuoi concorrenti corrono allora tu devi correre più veloce, in parole povere devi fare sempre meglio dei tuoi concorrenti.

      P.S. Se vi serve qualcuno che curi la vostra immagine su Internet, allora parliamone!

  46. Ciao Fabio, per piacere vorrei informazioni si tu la hai, per l’export d vini a sudamerica ( Perù)….. Il mio paese si mangia benissimo ,però manca il buon vino italiano ( capisce) , grazie mille !

    • Ciao William, non ho informazione sull’export di vino in Sudamerica e in particolare in Perù, ma hai fatto benissimo a lasciare il tuo commento in questa pagina. Questa pagina viene letta da tantissime persone che si occupano di import-export di vino italiano, magari leggono la tua richiesta e ti contattano direttamente.

      P.S. A tutti i lettori, se vendete o avete intenzione di vendere vino in Perù contattate William!!

  47. ciao Fabio, se mi dai un contatto mail di william sarei interessata a fargli assaggiare il nostro buon primitivo :)

  48. Salve…bellissimo blog…con ottime risposte…io ho un solo dubbio che su internet non mi riesce trovare risposta…ma il consumatore finale..cioè il ristorante che si trova all’estero può lui importare vino dall’Italia??? Grazie

    • Ciao Gianmatteo, e grazie per i complimenti. In teoria il ristorante che si trova all’estero può anche importare, certo c’è anche il problema delle accise, ma per un’azienda, e un ristorante è una azienda, non dovrebbe essere un problema, al contrario per i consumatori finali è un problema. In ogni caso ci sono nazioni in cui tutto è molto più difficile, tipo gli USA, perché ci sono tutta una serie di documentazioni e richieste da presentare, e via discorrendo. Comunque per ristoranti che sono nell’EU non dovrebbero esserci problemi con l’importazione dei vini, anche se per piccoli ordini o vini comuni non è per niente conveniente conviene rivolgersi ad importatori locali. Spesso all’estero sono le piccole enoteche che importano direttamente, e poi vendono a ristoranti, wine bar, mense, etc. etc.

  49. Ciao Fabio volevo chiederti delle info sul trasporto di vino all’estero.
    Da poco ho avuto questa idea di esportare il vino ma ho tanti interrogativi in testa e non saprei proprio come muovermi e a cosa vado incontro!!! Leggendo i vari post vedo che è una mission impossible ….

    • Ciao Giuseppe, in effetti la confusione regna sovrana quando si tratta di esportare vino, io purtroppo non mi interesso di aspetti burocratici, quindi non so molto di più di quello che già sai tu. La cosa più semplice da fare è aprire una azienda di importazione vini proprio nel paese dove vuoi esportare. Di questo ne sono sicuro perché collaboro con e-commerce in Germania, e non mi sembra che loro abbiano particolari problemi a far arrivare prodotti enogastronomici dalla Sicilia. Comunque hai fatto bene a scrivere qui, qualche lettore magari ne sa più di me e ti può aiutare.

  50. Salve il mio nome è Manuel,
    Sè siete interessati a vendere e promuovere i vostri prodotti Vini e Oliva D’oliva negli Stati Uniti, contattatemi a manueldmgz@libero.it oppure telefonatemi allo +1.347 759-8759 ho una rete consolidata di importatori e distributori… fatevi avanti che il mercato USA stà crescendo in questo settore

  51. Salve, ottimo articolo, sono un ragazzo romagnolo scrivo da Forlì se qualcuno delle mie parti volesse provare con me a creare sito ( andare nelle aziende a fotografare vino e birra artigianale) e creare sito in più lingue, aprire partita iva e provare a esportarlo in Olanda e Spagna…si faccia sentire nella mia mail alemagnani@msn.com, l’idea c’è, almeno con un’altra persona le spese si dividono e si fa esperienza.
    Lei Fabio cosa ne pensa?

    • Ciao Alessio, io penso che hai fatto benissimo a pubblicare qui il tuo commento, perché il numero di persone che cerca sbocchi commerciali all’estero è impressionante, e tanti passano proprio da questa pagina ogni giorno.

  52. Buongiorno, siamo un’azienda toscana di medie dimensioni e stiamo cercando di allargare il nostro mercato estero. Oltre ad aver trovato molto interessante questo articolo chiedo se qualcuno è interessato ai vini toscani ( chianti, vernaccia, vermentino, rosato, morellino di scansano e molti altri) di contattarci info@ilpalagio.it . Grazie mille

    • Ciao Maria Elena, se ti interessa ho un database con oltre 7.000 importatori di vino di tutto il mondo, possiamo anche metterci d’accordo sul prezzo.

  53. Ciao a tutti,
    sono Daniela, mia sorella Monica ed io siamo due giovani produttrici di vino in Piemonte.
    Dopo alcuni anni di esperienza sul campo in cantine italiane ed estere,animate dalla passione tramandataci fin dall’infanzia da nostro padre e nostro nonno, abbiamo deciso di seguire le loro orme ed avviare la nostra attività.
    produciamo vini che rispecchiano artigianalmente le caratteristiche del nostro territorio e che presentano un raffinato ed elegante tocco femminile :-)
    il nostro obiettivo attuale è quello di aumentare la nostra rete vendite.
    se qualcuno fosse interessato mi contatti alla mail: tibaldi.da@gmail.com

  54. Buongiorno Fabio,
    come tutti anche io produco vino e vorrei venderlo all’estero…in Giappone. Nel tuo database hai una lista di importatori giapponesi? Se si, mi contatteresti per parlarne?
    P.S. Il mio sito attuale è vecchissimo, fatto mentre si pensava solo a salvare il vigneto e le sue piante centenarie, ora è in dirittura di arrivo quello nuovo (entro i primi di maggio) .

    • Ciao Maria, piacere di conoscerti, nessun problema per la lista di importatori giapponesi, ti contatterò volentieri per email.

  55. Buongiorno a tutti,
    facendo le ormai quotidiane ricerche sul vino, sono caduta in questo Blog e con piacere ho letto che molti produttori di vini sono intenzionati a vendere all’esterno.

    Io lavoro presso un ingrosso di vini italiani che opera ormai da molti anni a Berlino.
    La nostra Azienda collabora con molti produttori italiani, occupandosi di inserire nuovi prodotti nel mercato Berlinese.

    Se qualcuno é interessato ad esportare i propri prodotti a Berlino, puó tranquillamente contattarci per Email: savaiavini@madeinitaly.berlin, e visitare il nostro sito e-commerce: http://www.madeinitaly.berlin.

    Grazie a tutti e in particolare a Fabio per l’opportunitá.

  56. Buonasera a tutti, sono della camera di commercio italiana del midwest. Lo so che non lo sa nessuno, ma noi facciamo questo di lavoro. Non vendiamo nulla, solo abbiamo il compito di aiutare le imprese per questo tipo di servizi. Ci pagate voi attraverso il contributo camerale obbligatorio.
    Per qualsiasi informazione inerente gli usa e l’esportazione di prodotto agroalimentare italiano non esitate a scrivere.

    • Grazie Francesca per la gentile segnalazione. Per tutti coloro che desiderano vendere vino all’estero consiglio anch’io di provate a contattare prima le camere di commercio italiane nelle nazioni in cui si desidera esportare. Altrimenti che ci stanno a fare le persone come Francesca in quei posti lì? Riscaldare la sedia? Scherzo :-) Chi desidera avere il contatto di Francesca per informazioni sull’export agroalimentare in USA mi contatti, gli darò volentieri il suo indirizzo email.

  57. Ciao a tutti, ho un paio di contatti in America Centrale, New York e Connecticut che sono pronti a comprare del buon vino Italiano e iniziare una importazione, non sono uno esperto nel campo, sto riscontrando problemi con i costi di spedizione se qualcuno fosse interessato a vendere i suoi propri vini o aiutarmi con qualche informazione per la spedizione del vino mi farebbe un grande favore, vi lascio la mia mail se qualcuno vuole contattarmi per piu info stefano.lopez@codcast.it

  58. Ciao Fabio, ho scoperto questo sito casualmente Domenica.
    Ti faccio veramente i mieii più grandi complimenti perché oltre ad essere una persona molto competente e professionale, hai creato una macchina veramente potente e piena di opportunità per chi in maniera sana e genuina ha voglia di creare nuove e sane opportunità al proprio lavoro o alle proprie conoscenze vinicole.
    Sono nato e cresciuto nelle Langhe ed il mio nonno mi ha trasmesso tantissimi valori che solo un contadino e amante della propria terra può trasmettere.
    Da 10 anni mi sono trasferito in Toscana dove campando facendo tante tipologie di lavoro e attraversando crisi aziendali ho iniziato a spugnare tutto sul commercio nel settore Horeca con sempre un occhio di riguardo per il mondo vinicolo.
    Ho lavorato come stagista a 35 anni per 400 euro mensili presso una cantina della versilia che fa anche Wine tasting è da circa 3 anni lavoro per un importante azienda italiana di bevande che collabora con circa 30 grossisti nelle mie province di competenza . Io lavoro in sell out ma vedo molto bene anche il sell in e tutti i suoi interpreti. Sarei molto felice se potessi scriverti in maniera privata (anche via Skype) cosa vorrei fare perché son sicuro che potresti darmi delle dritte molto utili e chissà che non ci si conosca per davvero, lavorando in una giungla ed in delle zone con molti mercenari a cui non frega na sega del buon Made in italy, e della ripresa del paese sono molto schifato ma riconoscente con chi continua a combattere per la vera qualità , e lo star bene del turista,cliente o ospite del nostro paese pieno di posti e cose uniche al mondo tra cui i nostri vini. Grazie mille per ora è scusa per la pergamena!! Mail: viniequalita.rossano@gmail.com

    • Ciao Ross, piacere di conoscerti, e grazie per i complimenti. Per me non ci sono problemi, possiamo parlarci anche privatamente, il mio account skype è “fabioitaliano” ovviamente senza le virgolette.

  59. Salve, grazie per l’interessante articolo riguardante la vendita dei vini all’estero.
    Attualmente sono in procinto di rivendere piccole quantità di vino in Inghilterra. E’ una produzione italiana che appartiene a un mio parente.
    Mi chiedevo, come devo procedere in questo caso. Posso vendere, per esempio, singole scatole (che il mio parente mi invia personalmente dall’Italia) emettendo all’acquirente una semplice fattura o c’è altro che dovrei sapere a livello burocratico?

    Grazie mille in anticipo,

    Giuseppe

    • Ciao Giuseppe, io non mi intendo di aspetti commerciali e burocratici, ma non ha alcuna importanza se vendi piccole o grandi quantità, perché la semplice fattura non basta, ci sono anche le scartoffie relative alle accise da pagare. Se pensi di vendere di tanto in tanto una cassa di vino ad amici e conoscenti in Inghilterra allora puoi fare come fanno in tanti, ti prendi il rischio e vendi il vino senza badare alla burocrazia, in caso contrario (e io te lo consiglio) affidati ad un buon commercialista. Ciao, e in bocca al lupo.

  60. Ciao Fabio, abbiamo appena iniziato ad esportare in nostro Chianti DOCG in Florida USA . Il vino attualmente si trova già in Florida, il nostro importatore ci ha consigliato di richiedere la licenza di distribuzione, cosa che abbiamo fatto! Mi potresti consigliare un buon modo per contattare i ristoranti della zona e richiedere un appuntamento per far assaggiare il nostro vino? È meglio andare di persona o inviare una mail e chiedere un appuntamento? Come dev’essere la @mail per richiedere un appuntamento?
    Grazie in anticipo della risposta.
    Silvia

    • Ciao Silvia, il mercato USA è un mercato molto particolare, molto complesso anche dal punto di vista burocratico, anche solo passando da uno stato all’altro. Non so se quello di richiedere una licenza di distribuzione propria sia la strategia giusta. Personalmente avrei puntato tutto sui distributori già presenti nel territorio americano perché dispongono già dei contatti a cui vendere il vino, cioè hanno un proprio portafoglio clienti. Al contrario voi dovete partire proprio dalle fondamenta. In breve meglio convincere un distributore che un ristoratore, perché il primo ha già i suoi clienti. Poi le eccezioni ci sono sempre.

      E’ meglio andare di persona, ma dopo aver preso un appuntamento, meglio se preso telefonicamente, un No al telefono è più difficile da dire che per email. Se decidi di chiedere un appuntamento per email non dimenticare di aggiungere sotto la firma tutti i dati aziendali, e assicurati che il vostro sito aziendale sia impeccabile. La prima cosa che faranno infatti sarà quella di visitare il vostro sito web (o i vostri account sui social) per farsi un’idea. Cosa scrivere nella e-mail? Bastano un paio di righe di presentazione, niente di particolare perché quelli interessati visiteranno il vostro sito web.

      P.S. Per i tanti che desiderano vendere negli USA, trovare uno o più importatori richiede mediamente fino ad un anno di contatti continui: email, telefonate, e anche alcune visite in loco. In bocca al lupo.

  61. Ciao Fabio!
    provo a chiedere a te….
    faccio per passione il limoncello artigianalmente riscontrando anche abbastanza successo. Ora, volessi venderlo, commercializzarlo e magari esportarlo anche all’estero o cmq in qualche modo metterlo sul mercato…. da che parte devo cominciare? conosci un iter per entrare nel mondo del business?????? licenze, permessi, brevetti etcetc????
    ho visto nei post del tuo blog che per i vini è complicatissimo quasi scoraggiante……suppongo che sia cosi anche per tutto il resto…giusto?
    In attesa di una tua risposta ti saluto…
    Fabio.

    • Ciao Fabio, purtroppo anche per i produttori di limoncello l’iter da seguire è identico a quello dei produttori di vino. Se la tua intenzione è quella di produrre e vendere il tuo limoncello allora devi pensare a creare una tua azienda con gli “oneri” che ne derivano. Per gli aspetti burocratici, commerciali, e fiscali devi rivolgerti a dei professionisti ovviamente, per la comunicazione online invece posso anche aiutarti io qualora ti dovesse servire aiuto in futuro. In bocca al lupo.

  62. Ciao Fabio, la Mia invece di domanda è un pochino diversa…..Vivo in Australia….Dunque, se io avessi un agente in Cina che volesse comprare del buon vino prodotto in italia….cm potrei muovermi???nel senso ke, ho chi me Lo vende e chi me Lo compra…io dovrei fare da tramite, vendendo a questo agente un tot bottiglia ad un tot prezzo…incluso il mio profit to!! x il resto sono ignorante in materia…nei processi dell export x intenderci….ti Prego contattami super_mancio@hotmail.com

    Grazie infinite
    Giovanni

    • Ciao Giovanni, per avere una risposta alla tua domanda dovresti rivolgerti al tuo commercialista in Australia, io purtroppo non mi intendo di questi aspetti commerciali. Secondo me dovresti metterti d’accordo con i produttori di vino, e farti pagare una commissione sul venduto. Ovvero tu gli fai vendere il vino al tuo contatto in Cina, e loro ti pagano una commissione. In bocca al lupo.

  63. CIAO FABIO, IO SONO DI LECCE E COME TU SAI NEL SALENTO CI SONO INNUMEREVOLI CANTINE DI OTTIMO VINO. MI è VENUTA L’IDEA DI ESPORTARE QUESTO MERAVIGLIOSO PRODOTTO ALL’ESTERO…. PENSO ALLA CHINA O USA… MA NON DISDEGNO PAESI EUROPEI CHE POSSANO AVERE UN GRAN MERCATO PER I VINI ITALIANI.
    NON SO DA DOVE COMINCIARE E CON CHE PAESI AVREI PIù SPERANZA PER UN EVENTUALE SUCCESSO.

    ASPETTO TUTTE LE TUE DRITTE E DELUCIDAZIONI DEL CASO….. SE ME LE DARAI IN PVT.
    LA MIA MAIL: danieleviola1986@gmail.com

    • Ciao Daniele, io al posto tuo inizierei con l’Italia. Se in Italia, dopo un paio di anni, non avrai successo, difficilmente potrai averlo all’estero. Perché? Perché la concorrenza nel settore enogastronomico è impressionante. Non sto dicendo che è impossibile avere successo, ma che bisogna lottare per ogni piccolissima porzione di mercato. Tu giustamente ti chiedi su quali mercati esteri puntare. Ma come ben puoi immaginare la risposta non è facile. Se punti sui mercati esteri maturi per il vino italiano, tipo USA, Canada, Europa, etc. etc. allora dovrai fare a cazzotti con i concorrenti già presenti, perché sono mercati saturi, e ciò ti costerà tempo e soldi. Se invece punti sui mercati esteri con trend in crescita, tipo la Cina per esempio, allora ti costerà anche qui tempo e denaro, perché anche se il mercato non è maturo e saturo, dovrai fare a cazzotti con i concorrenti già presenti, e quelli che come te desiderano entrare.

      P.S. Ti scriverò anche per email direttamente.

  64. Ciao Fabio,
    complimenti per l’esaustività delle risposte ai vari quesiti. Se puoi rispondere anche al mio.
    Ebbene vorrei capirci qualcosa in più sull’opportunità di diventare importatore di vini in un paese estero. Facciamo ad esempio gli USA. Fermo restando che bisogna avviare delle pratiche burocratiche attraverso gli enti governativi statunitensi per ottenere la licenza di importazione vorrei chiedere se gli ordinativi che vengono effettuati in Italia si fanno direttamente presso le case vitivinicole o magari tramite grossisti? Inoltre il servizio di trasporto, imballo e assicurazione è a cura della casa vitivinicola italiana o dell’importatore che risiede all’estero?
    Grazie anticipatamente anche per la mia domanda.
    Umberto

    • Ciao Umberto, e grazie per i complimenti, anche se io poi non faccio nulla di speciale, provo soltanto ad aiutare le persone nei limiti delle mie possibilità. Confermo che negli USA il commercio dei vini è una bella gatta da pelare in termini burocratici http://www.exportusa.us/registrazione-etichette-vino-statiuniti.php. Sì, in teoria il vino dovresti comprarlo direttamente dai produttori perché solo così avresti i costi di acquisto minori, poi a secondo delle tue esigenze potresti anche rivolgerti a dei grossi distributori in Italia, nessuno te lo viete. Solitamente dal produttore ordini pallet interi di vino di un solo marchio, e dai grossi rivenditori/distributori pallet interi di vino di più marchi. Comunque scoprirai che c’è di tutto e di più, ognuno fa quello che vuole, bene o male che sia. Per quanto riguarda i costi di trasporto, imballo, assicurazione, accessori e servizi vari, è meglio che ne parli sempre con il venditore, così la questione è chiara sin dall’inizio. In ogni caso stai tranquillo che alla fine i costi li paghi sempre e comunque tu, anche in corrispondenza di vendita franco cantina :-)

      In bocca al lupo per la tua avventura di importatore di vino!!!

      P.S. Un link con gli Incoterms, contrazione di international commercial terms, ecioè la serie di termini utilizzati nel campo delle importazioni ed esportazioni https://it.wikipedia.org/wiki/Incoterms, molto utile, no?

  65. Salve a tutti, sono il responsabile sales and marketing del progetto The New Silk Road qui in Italia e innanzitutto faccio i complimenti a Fabio per questo utile blog.
    Stiamo selezionando cantine di diverse categorie e tipologie su tutto il territorio nazionale per questa imponente iniziativa di export Italia – Cina, chi fosse interessato può contattarci sulla pagina facebook https://www.facebook.com/thenewsilkroad.it/ o all’indirizzo email thenewsilkroad@directcom.it
    Auguri per il vostro commercio,
    Manuel

    • Salve Manuel, la vostra iniziativa sembra interessante anche se non ne conosco i dettagli. E visto che questa pagina è visitata da alcune centinaia di persone al giorno che cercano in tutti i modi di esportare o vendere vino all’estero forse è giusto dare visibilità al tua commento, nella speranza che possa essere veramente utile a molti lettori. In bocca al lupo.

  66. Ciao Fabio , sono Marco e sono di Bergamo sono nel settore della logistica e trasporti merci ho aperto un company in UK da circa 2 anni sempre nello, stesso campo e ho iniziato a fare trasporti merci verso UK grosse o piccole quantità , sono sempre alla ricerca di nuovi contatti specialmente nel settore food wine o birre . Volevo sapere se tu avevi contatti di produttori di vino che esportano inUK o germania

    • Grazie per la segnalazione Marco, purtroppo io non ho contatti diretti con tanti produttori di vino, ma se ti interessa nel mio portale wwww.bereilvino.it troverai un elenco con migliaia di cantine. Perché non li contatti per far conoscere il tuo servizio?

    • Davvero interessante Angelo. Hai fatto benissimo a segnalarlo su questo sito, questa pagina è visitata da centinaia di persone ogni giorno, tra cui anche tante cantine. In bocca al lupo per il tuo progetto.

  67. Ciao Fabio, ho letto il messaggio della signora Francesca che sta cercando qualcuno con cui iniziare una attività di export in UK di vino itialiano. Sarei interessata a contattarla per valutare la cosa, in quanto anch’io sto pensando di avviare una attività di questo tipo. Per ora ho iniziato in Italia ma sarei interessata anche al discorso estero. Grazie per la disponibilità. Complimenti per i consigli.

  68. Ciao Emanuela, e grazie per i complimenti, ti giro volentieri l’indirizzo e-mail della signora Francesca. In bocca al lupo per il tuo progetto.

  69. Ciao Fabio vivo da tanti anni in Ungheria, e da poco che ho aperto un negozietto di alimentari Italiani, un po specifico cosi detto di nicchia devo ancora, ma mi manca il vino mi chiedono in tanti vini Italiani. Stó provando ma le difficoltá sono veramente grosse e soprattutto scoraggianti, peró agli uffici doganali quá mi chiedono di trovarmi un venditore che abbia numero accisa e che sii registrato al SEED Europa e poi via tutto a posto, il problema e che non riesco a trovare un grossista con questi requisiti , cosa mi consigli di continuare a crederci oppure di lasciar perdere grazie saluti

    • Ciao Benito, prima di tutto ti faccio un grosso in bocca al lupo per la tua attività in Ungheria. Per quanto riguarda il tuo problema con il vino il mio consiglio è quello di trovare un importatore di vini italiani in Ungheria. Sicuramente ci saranno anche li. Un’altra soluzione è quello di diventare tu stesso importatore di vini italiani, quindi ti metti in regola dal punto di vista burocratico, con un tuo numero di accisa, etc. etc. e fai arrivare i vini italiani, e oltre a venderli nel tuo piccolo negozio, puoi venderli anche ai tanti ristoranti italiani che ci saranno li. Una seconda soluzione è quella di contattare direttamente le cantine che ti interessano, e chiedere a loro, sono sicuro che in tante pur di vendere vino all’estero si faranno in quattro per trovare una soluzione insieme a te :-)

  70. Ciao Fabio,
    Scusa il disturbo.
    Il mio ragazzo vorrebbe aprire un sito Internet per rivendere bottiglie di vino dell’alto Piemonte e farlo conoscere in tutta Italia.
    Vorrei sapere a livello burocratico di che cosa avrebbe bisogno(p.iva…)
    Il nostro comune sostiene che non si possa fare!
    C’è bisogno di qualche licenza?!
    Grazie di tutto
    Erika

    • Ciao Erika, io non sono molto preparato dal punto di vista burocratico, dovreste chiedere ad un buon commercialista. Ma di una cosa sono sicuro, dovete per forza costituire una società. Ciao, e in bocca al lupo.

  71. Ciao Fabio,
    sono Pimi ho 29 anni e ho intenzione di intraprendere un attivita di scambio di prodotti tipici tra Italia e Macedonia.
    Ho finalmente trovato il canale giusto in Macedonia e stranamente trovo difficolta in italia..!
    Mi puoi contattare via mail kica.perparim@gmail.com per darmi gentilmente qualche dritta e/o qualche contatto..?
    Grazie 1000
    Pimi

    • Ciao Pimi, nessun problema ti contatto via email. E lascio il tuo messaggio visibile anche qui tra i commenti, così se qualche lettore è interessato al tuo progetto può contattarti tramite me.

  72. Ciao a tutti.Vi scrivo dalla romania e sto cercando aziende vinicole per acquistare prodotti di qualità. Se siete interessati vi prego di contattarmi grazie.

  73. Buona sera , ho letto con attenzione le domande e le risposte , e adesso mi sta chiaro per che nel paesse che vivo da un anno , Olanda faccio fatica trovare un buon vino Italiano.
    Dopo 15 anni , lavorando tra Vicenza e Verona ho conosciuto qualche cantina, ora con un olandese , ci piacerrebbe importare qualche 4 ,5 tipi di vini per vendere sul mercato Olandese…ma nessuno dei noi sa come fare .
    Ci potresti essere d aiuto in qulache modo ? La mia mail : adriantudoroffice@gmail.com !
    Tanti saluti e buona fortuna a tutti….
    Peccato che il governo italiano , non riesce o non vuole ad semplificare il procedimento per vendere , al estero , i prodotti migliori al mondo , sopratutto ora nel brutto periodo che passiamo.

    • Ciao Adrian, piacere di conoscerrti. Non purtroppo non posso aiutarvi perché quello dell’importazione dei vini non è il mio settore. Prova a contattare direttamente le cantine, magari iniziando proprio dalle cantine che già hai avuto modo di conoscere. In bocca al lupo.

  74. Buongiorno Fabio,
    Mi chiamo Giorgio e sto aprendo un ristorante italiano in Grecia,ad oggi mi trovo in difficolta’ maggiormente per quanto riguarda il vino
    purtroppo qui il mercato come puoi immaginare non e’ dei migliori,quindi dovrei fare in modo di importare al minor prezzo possibile garantendo cosi’al consumatore finale un prezzo accessibile e un prodotto che non leda al nome dell’Italia come produttrice
    Sei tu in grado di consigliarmi qualche importatore che corrisponda alle caratteristiche precedentemente esposte?
    ti ringrazio molto Giorgio

    • No purtroppo io non ho contatti con importatori di vino italiano in Grecia, perché non provi a contattare direttamente le cantine, magari insieme a loro puoi risolvere il problema, anzi ne sono certo. In bocca al lupo per il tuo progetto.

  75. Ciao a Tutti,
    sono appena “incappato” in questo ottimo blog, devo dire la verità, mi piace molto l’approccio pragmatico alle tematiche affrontate. Bravo Fabio ti faccio i mie sinceri complimenti.
    Vedo anche che molti frequentatori sono attivi nella produzione di vini e che il luogo comune è: “come posso esportare i miei prodotti?”.
    Io da anni faccio proprio questo, aiuto le piccole e medie cantine nel lungo e annoso processo di internazionalizzazione. Se avete bisogno di qualche informazione o anche solo di una parola di conforto, proprio perché, come dici bene tu Fabio, per riuscire ad esportare i nostri amati vini, serve, oltre ad un budget per iniziare, molta molta pazienza e non si deve mai perdere l’entusiasmo. contattatemi pure n.ferrari@grapesandmore.com

    • Ciao Nico, piacere di conoscerti, e grazie per i complimenti. In effetti questa pagina è un “luogo” d’incontro per tantissime persone, tra cui tantissime cantine, che desiderano vendere vino all’estero. Sono più le persone che mi scrivono via email che quelle che lasciano un commento. Quindi puoi benissimo immaginare il numero impressionante di email che ricevo. Purtroppo quello che noto è che in tanti vorrebbero trovare importatori di vino senza investire nulla, ovviamente la cosa è impossibile. Io poi non mi intendo di aspetti commerciali e burocratici legati all’export di vino, quindi tante persone non posso neppure aiutarle. Pertanto ben vengano i commenti come i tuoi in aiuto dei tanti lettori di questa pagina, nella speranza che possano trovare una soluzione ai loro problemi, la vendita di vino all’estero.

  76. Caro Fabio, leggo il tuo blog e ci sono veramente tanti spunti interessanti ed è per questo che ti scrivo. vorrei un tuo punto di vista/consiglio su un mia idea. vivo da 6 anni in Francia, bordeaux, dove la cultura del vino è fortissima; stavo pensando insieme al mio compagno di aprire un attività in Italia di import di vini di piccoli produttori locali francesi di zona, magari con una connotazione biologica. l’idea è quella di creare un ponte tra la mia amata italia e questo posto incantevole che è la Francia (il mio compagno e mio figlio). sto iniziando a informarmi delle procedure burocratiche: aprire la società in italia o in Francia, regole di dogana..etc..
    Vorrei chiederti che cosa ne pensi dell’idea, se credi che sia un business che può funzionare o anche se hai qualsiasi tipo di suggerimento tipo: la catena da utilizzare, come, dove poter trovare documentazione su business model e approccio commerciale.
    ti ringrazio per qualsiasi tipo di informazione che potrai darmi. ti lascio la mia mail per una risposta in privato : marika.arcese@gmail.com
    grazie e buona giornata!

  77. Fabio, per favore conosce qualcuno per essere mio broker per comprare vino que in Italia e mette a in container per America. Volevo aprire un negozio in Miami e bisogno una persona in Italia con conoscenze.

    • Ciao Alessandra, no purtroppo non conosco wine brokers personalmente, e quindi non posso aiutarti, mi dispiace davvero. Ma il tuo commento rimarrà qui online, quindi se qualcuno si farà avanti per aiutarti gli girerò volentieri i tuoi contatti. Tienimi aggiornato.

  78. Grazie Fabio.
    Scuse però è un produttore?
    Volevo conoscere anche produttori.
    Ho un negozio di vino volevo vendere Barolo i Brunello di Montalcino, conosce qualcuno che puoi aiutarmi.

  79. salve fabio,
    sono danilo un ragazzo siciliano di 27 anni. Sto lavoricchiando ma nulla di serio cosi avevo pensato di provare l’esperienza di vendere vino siciliano a malta ma leggendo quando è complicato mi sono un po demoralizzato….volevo sapere se io compro direttamente dai produttori sicliani, che a portopalo non mancano, e rivendo ai piccoli ristoranti ed enoteche maltesi e cosi complicato portare avanti questa idea?poi avrei dei costi dazionali??? preciso che per vendere vado in prima persona ”porta a porta” in ogni ristorante per stringere i contatti direttamente di persona….questa e la mia email torredf@libero.it
    attendo tuoi consigli :)

    • Ciao Danilo, non devi demoralizzarti, mai, per qualsiasi cosa. Il mercato del vino è super competitivo, quindi anche per conquistarsi un piccolissimo spicchio di mercato bisogna lavorare parecchio, e anche bene. Non conosco il mercato dei vini a Malta, e soprattutto non posso aiutarti con gli aspetti burocratici perché non è il mio campo. Prima di iniziare la tua avventura fai delle ricerche di mercato, vedi quali sono i vini che vanno di più a Malta, chi sono i concorrenti, il livello medio dei prezzi, e via discorrendo. Fatti anche un piccola vacanza a Malta, e vai a tastare i polso direttamente ai potenziali acquirenti, tipo ristoranti, enoteche, negozi, etc. etc. In bocca al lupo, e tienimi aggiornato.

  80. Ciao, che ne dite di portali tipo Club-del-vino.com per creare un ponte diretto fra consumatore finale e produttore di Vino?
    non renderebbe il processo piú fluido..e magari più economico in quanto riduce il numero di intermediari?

    • Ciao Danilo, il 99% dei siti e-commerce, qualunque sia il modello di business scelto, può considerarsi fallito già con la sua messa online. Un e-commerce per generare profitti deve avere un traffico pazzesco, oltre che ottimi prezzi, e un servizio clienti eccellente. E per avere traffico ci vuole un bellissimo budget da investire in marketing e reclame.

  81. Caro Fabio, siamo da poco presenti come piccoli produttori. Normalmente vendiamo il nostro vino, tutto DOC e DOCG in bottiglia. Sono stato contattato dall’estero per l’acquisto di una partita di vino sfuso Barbera (1500 litri). Non ho idea se posso fare questa vendita come Barbera d’Asti DOCG, oppure devo declassare a VINO ROSSO? Ti ringrazio se puoi rispondermi via mail. Grazie.

  82. Buongiorno qualcuno conosce la legge per l’importazione del Vino in Polonia, mi piacerebbe aprire una enoteca con la possibilità di fare l’aperitivo la sera …

    • No Fulvio, mi dispiace, ma queste sono comunque informazioni che dovresti cercare e trovare in Polonia senza alcuna difficoltà.

  83. Buongiorno.
    Sono un produttore di un elisir alcoolico (25°) a base di erbe con ricetta ereditata dal pro-zio farmacista del 1873.Il prodotto”Amaro Zitta ” è in vendita in Italia da circa 1 anno(circa 500 bottiglie vendute).Sarei intenzionato a esportare in UK ma non trovo una tabella per le accise sugli alcoolici(spirits) ma solo sul vino.Qualunque consiglio è estremamente gradito.Se potesse rispondermi sull email aubertallo@yahoo.com .Grazie e buona giornata.Alessandro.

    • Mi dispiace Alessandro, ma io non ho i dati che mi chiedi. Prova a cercare su Google con “Excise Duty UK 2017” o frasi simili. Dai un’occhiata anche a questa tabella . In bocca al lupo, e complimenti per il packaging della bottiglia dell’amaro. Piccolo suggerimento crea un minisito veramente ben fatto per il tuo prodotto, e vedrai che riuscirai a venderlo anche in Italia con soddisfazione.

  84. Ciao Fabio,

    produciamo vino da poco e visto che mio fratello è in germania vorremmo mandare i nostri prodotti da lui.
    Ho già contattato diversi corrieri che mi hanno risposto con dei costi non eccessivi.
    Il problema però sulla domanda della documentazione necessaria per il trasporto e del pagamento delle accise hanno risposto tutti diversamente mettendomi in difficoltà.
    Potresti gentilmente mettermi al corrente della situazione ?
    Ho anche un altro dubbio, mio fratello ha anche un piccolo spazio dove tenere il vino, è sufficiente o deve avere a disposizione un deposito?

    Grazie
    Davide

    • Ciao Davide, esattamente, quando si parla di esportare vino all’estero e il relativo pagamento delle accise e documentazione varia, ognuno ha la propria versione. Personalmente non sono esperto di queste cose, mi occupo solo di web, ma esistono corrieri che si occupano anche della parte burocratica. Visto che tuo fratello vive in Germania, vi consiglio di rivolgervi a qualche commercialista tedesco preparato, magari anche ad un avvocato per controllare il tutto, perché in Germania non si scherza con queste cose, fidati. In bocca al lupo con il vostro progetto commerciale, e se ti serve qualcuno per la parte online tienimi in considerazione.

  85. Buongiorno a tutti, sono un importatore specializzato da anni SOLO per il mercato Cinese. Vedo scorrendo il blog che molti si concentrano sui “vecchi mercati” sicuramente possono dare ancora molto anche in base alle tipologie prodotte di vini sappiamo che certe nazioni amano determinati “gusti” e sono molto settoriali. Ci si deve scontrare anche con grandi concorrenze da parte dei grandi imbottigliatori. La nostra e’ stata una scommessa puntare da anni su questo mercato. E’ stata dura abbiamo investito molto ora stiamo raccogliendo anche piu’ di quello che ci eravamo prefissati. Se qualcuno e’ interessato (con il prodotto giusto) abbiamo costituito reti di aziende italiane per facilitare l’export anche di piccoli quantitativi seguendo la burocrazia che se in Europa e’ tanta in Cina e’ una vera e propria ossessione. Ma abbiamo creato una sorta di modulistica che controlliamo puntigliosamente e poi diamo il via all’invio dei documenti originali. Ho visto parlare di investimenti, a Novembre abbiamo il Prowine Cina e tre piccoli eventi tanto per dare l’idea il costo e di 30000 Euro circa. Con la rete vengono suddivisi ed in parte finanziati dai fondi europei (fino a quando ci saranno). Tre etichette se ben gestiti i fondi incidono circa 3.000 Euro come rimanente non finanziato e diventano cifre abbordabili anche per piccole realta’. Anche su questo mercato non tutti possono avere successo sono molto selettivi a senso unico piace quello che piace a loro non quello che reputiamo noi un grande vino per il nostro mercato! Noi non essendo produttori ovviamente attacchiamo l’asino dove vuole il padrone.
    Per Fabio Italiano un solo dato un mio cliente su Taobao l’Ebay Cinese vende circa 20 mila bottiglie al mese, cifre importanti per un negozio su marketplace che rendono l’idea di quanto sia potente il web. Ovvio per vendere non basta aprire un sito su Taobao ma bisogna avere una vera e propria azienda in loco. Se qualcuno ha bisogno lascio la mia email non bombardatela con depliant una breve descrizione azienda e vini e se interessante vi contatto volentieri stefanogalian@email.it

    • Ciao Stefano, la tua storia è molto interessante, e hai fatto benissimo a pubblicarla qui perché è un pagina molto visitata. In bocca al lupo!!

  86. Ciao Fabio, sono una laureanda magistrale dell’Universita Ca’ Foscari di Venezia. L’argomento che sto cercando di sviluppare per la mia tesi è proprio il mercato italiano del vino all’estero, con particolare riferimento alla Cina. Sono in cerca di consigli, siti utili e aiuti di qualsiasi genere. Ti lascio la mia mail nel caso in cui potessi aiutarmi: chiavent94@hotmail.it
    Grazie mille intanto.

    Chiara

  87. Ciao Fabio, mi sentirei di puntualizzare che la vendita di vini negli USA, oltre alle difficoltà trattate nell’articolo e nei commenti, ad oggi risente anche della grandissima concorrenza dei vini californiani. I vini italiani per poter attecchire, devono essere di qualità, avere un’etichetta che vada incontro ai gusti degli americani e soprattutto deve poter essere accompagnato da una storia… un qualcosa che lo racconti e affascini il consumatore finale. Non è impresa facile ma possibile. A margine di questo, ultimamente stanno andando bene vini meno conosciuti a livello mondiale, come ad esempio i vini dell’Etna. Determinante infine, avere contatti con i giusti distributori. Se mi posso permettere faccio seguire un link ad una pagina che spiega i punti cruciali (puoi cancellarlo se non lo reputi rilevante per la discussione) https://exportamericagroup.com/it/il-blog-di-export-america/esportare-vino-in-usa/

    • Ciao Stefano, grazie per aver lasciato il tuo contributo all’argomento. Lascio volentieri il tuo link, nella speranza che possa essere di aiuto ad altre persone.

  88. ciao Fabio, prima cosa il tuo articolo è molto interessante…
    volevo segnalare un’azienda italiana di vino sfuso di qualità.
    Lo scopo è quello di far conoscere il loro vino all’estero.
    http://www.vinisfusidiqualita.it
    (io mi occupo del sito)
    Nel mercato italiano vanno bene ma il nuovo traguardo è l’estero (Europa, Nord America e Asia)
    Puoi darmi dei consigli? se riesci, anche sul sito… :-)
    Aggiungo anche che se c’è qualche persona interessata può scrivergli direttamente

    Grazie
    Saluti

    • Ciao Max, piacere di conoscerti. La vendita di vino sfuso all’estero ovviamente è una cosa diversa dalla vendita di vino in bottiglia. Nel caso del vino sfuso, per trovare dei clienti all’estero bisogna andare alle fiere. In giro per il mondo ci sono alcune fiere dedicate al vino sfuso, una delle più importati è quella di Amsterdam che si tiene una volta all’anno, ecco qui il link del sito http://www.worldbulkwine.com/en/. Comunque basta cercare su Google “bulk wine” o parole chiavi ad essa collegate che ti si aprirà un mondo sul vino sfuso :-) Per quanto riguarda i consigli sul sito, beh ti posso dire che c’è da fare parecchio lavoro per portarlo ad un livello decente. Ciao, e per qualsiasi cosa chiedi pure.

  89. Ciao Fabio.

    Innanzitutto complimenti per il tuo blog e la tua disponibilità nel rispondere a tutti noi!

    Mi occupo di export e in particolare di analizzare i mercati di sbocco per un’agenzia di rappresentanza che seleziona vini di nicchia da piccoli produttori e li distribuisce a livello nazione. L’ambizione dell’azienda sarebbe esportare queste eccellenze italiane all’estero e stiamo valutando, con un’adeguata attenzione ai fattori rischio e ingenti investimenti, quali mercati siano più attrattivi per noi al momento. Il nostro target: canale Horeca, eventi di degustazione e importatori, no GDO in quanto parliamo di prodotti di livello medio-alto rivolti a clientela con alta capacità di spesa e stiamo valutando anche la possibilità di fornire un minimo di formazione affinché il cliente possa afferrare il livello qualitativo del prodotto. Per il momento abbiamo fatto qualche vendita sporadica in Giappone avendo un contatto giapponese in Italia, ma oltre a questo mercato così complesso e distante geograficamente/culturalmente, stiamo analizzando il mercato polacco e altri mercati europei, tipo la Norvegia, il cui primo partner commerciale per il settore del vino è l’Italia. La mia domanda: come ci potremmo iniziare a muovere nel cercare contatti nel canale che ti ho descritto e pensi ci sia una possibilità per poter usufruire di qualche finanziamento a fondo perduto che ci possa permettere di affrontare le spese per l’analisi di un mercato europeo, come la Polonia con l’obiettivo di trovare il contatto di qualche importatore?

    Abbiamo investito nel sito aziendale e in un sito e-commerce ma per il momento l’e-commerce non lo prendiamo in considerazione in quanto non disponiamo del budget necessario per poterlo promuovere.

    In attesa di un tuo cortese riscontro per e-mail, ti auguro buon lavoro e ti ringrazio per il tuo tempo.

    Victoria

    • Ciao Victoria, mi dispiace ma non so nulla di finanziamenti. Il mio consiglio è quello di migliorare i contenuti del vostro sito e farlo tradurre nelle lingue dei mercati che intendete penetrare. Se ti interessa qui c’è un articolo che potrebbe interessarvi https://www.bereilvino.it/2015/10/come-vendere-vino-allestero/. Io collaboro e ho collaborato con alcune cantine, e ti posso dire che partiamo sempre da un database di importatori, ma non è facile vendere. Per alcune cantine funziona, per altre le stesse tecniche no. alcune volte si hanno risultati “quasi” immediati, e tante altre volte occorrono mesi e mesi per strappare un ordine. Insomma, è un terno al lotto :-)

  90. buongiorno mi chiamo max vivo in italia , mio fratello vive in inghilterra e mi ha chiesto di aiutarlo per guadagnare dei soldi extra per poi potersi pagare l università e pertanto gli e venuta l idea appunto di vendere del vino italiano della mia zona ( veneto)….volevo chiederti delle dritte per poter partire al meglio visto la tua esperienza ,grazie mille

    • Ciao Max, l’unico consiglio che ti posso dare è di lasciar perdere, la concorrenza è troppa, e provare a vendere vino all’estero nel tempo libero vuol dire solo perdere tempo, e denaro. Per arrotondare e pagare gli studi consiglio di cerca un lavoro part time. In bocca al lupo.

  91. Buongiorno Fabio, grazie per le sempre preziose dritte in tema di marketing e web. La mia famiglia produce vini sul lago di garda, chiaretto e lugana. Notiamo con piacere un aumento di turisti dai paesi dell’ est Europa. Vorremmo quindi iniziare ad esportare i nostri vini. Se avesse qualche contatto di importatori da fornire per Paesi Baltici, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia le sarei grato.
    Se ci fossero lettori interessati mi possono contattare rob.buizza@gmail.com
    Grazie

    • Salve Roberto, mi fa piacere sapere che i contenuti del mio piccolo blog sono utili alle persone, specialmente alle cantine. Io non ho contatti diretti con gli importatori, comunque possiedo un database con alcune migliaia di importatori di vino di tutto il mondo che utilizzo periodicamente per le newsletter di alcune cantine mie clienti. In ogni pagina del mio blog troverai un pulsante per fare una donazione con PayPal, in cambio ti invierò un database in formato Excel con circa 8.000 importatori di vino, approfittane.

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