Vini friulani: ecco le ultime novità Conte d’Attimis-Maniago

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Alberto d’Attimis ha scelto l’ultima  edizione del Vinitaly, in scena a Verona lo scorso marzo, per presentare le novità che riguardano la Tenuta Sottomonte di Buttrio. Un nuovo vino va ad arricchire la gamma dei prodotti. È l’IGT GHEO 2011: un rosso giovane, profumato e vinoso pensato per avvicinare i giovani al consumo dei vini di qualità. Solo 12°C per questo prodotto molto fresco e leggero, dotato di profumi eleganti e di un buon corpo, ideale per aperitivi e dedicato al mondo dei wine bar e delle enoteche con mescita.

Presentata en primeur anche la nuova vendemmia del Picolit DOCG COF 2007, un vino che i Conti d’Attimis–Maniago producono sugli stessi terreni e con la stessa passione dalla seconda metà del 1500. In un vigneto della Tenuta Sottomonte, Ronco Petrolio, si trova la vite di Picolit più “vecchia” non solo di tutta la zona collinare del Friuli, ma anche del mondo (dal momento che il Picolit può essere coltivato solo nelle zone Colli Orientali e Collio). Nel ricco archivio di famiglia di Palazzo d’Attimis – in cui sono conservati documenti e manoscritti di grande valore storico per la testimonianza che possono fornire riguardo alla storia della vitivinicoltura friulana – è conservata una lettera datata 25 marzo 1765 in cui nientemeno che il Senato Veneto chiedeva all’allora Conte d’Attimis-Maniago l’invio di una dozzina bottiglie del suo Picolit, già noto all’epoca per la sua bontà e qualità.

Infine, debutto anche per la nuova versione del Ronco Broilo, vendemmia 2007, la cui composizione è stata rivisitata nell’ottica di finalizzare maggior attenzione al vitigno autoctono Friulano. Due prestigiosi vitigni di origine francese, come il Pinot Bianco e lo Chardonnay, hanno trovato nei Colli Orientali un ambiente ideale per esprimersi in produzioni di assoluta eccellenza. Uniti all’emblema enologico del Friuli, il Friulano, danno vita a un blend originale per un vino bianco di grande struttura e personalità in grado di sostenere anche lunghi invecchiamenti. L’introduzione del Friulano in percentuale importante (55%) intende dimostrare le potenzialità di maturazione e di longevità di questo antico vitigno autoctono.

Conte d’Attimis Maniago: www.contedattimismaniago.it

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