Donnafugata: Una nuova barriccaia sotterranea e un nuovo impianto fotovoltaico.

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Nelle storiche cantine di famiglie risalenti al 1851, a Marsala, Donnafugata accoglie i visitatori in un ampia corte punteggiata di agrumi e di ulivi tipica dei bagli ottocenteschi. E’ qui che il 2008 si apre con due importanti novità: una nuova straordinaria barriccaia sotterranea ed un impianto fotovoltaico da 50 Kw per la produzione di energia solare.

La nuova barriccaia – Luci soffuse, silenzio ovattato, un’atmosfera carica di profumi. Dalla passerella sopraelevata, la vista si perde tra le barrique. Ampia 1.600 mq., lineare ed estremamente funzionale, la nuova cantina sotterranea riunisce in un unico luogo tutta la produzione di Donnafugata che affina in legno: Angheli, Tancredi, Mille e una Notte ed in parte il Chiarandà. Il sistema con volta a botte ideato da Moretti Costruzioni per le strutture interrate, risponde perfettamente ad esigenze di ordine statico ed estetico. La temperatura è costante (15-16°C) e le dispersioni termiche sono ridotte al minimo portando ad un forte risparmio energetico. Anche l’umidità si mantiene naturalmente ad un livello ideale (80-85%), grazie alle caratteristiche della roccia tufacea nella quale è scavata la cantina. Un sistema elettronico controlla e mantiene costanti questi parametri.

Inizialmente i cru vengono affinati separatamente e poi progressivamente assemblati durante l’affinamento. Le botti utilizzate – per il 93% barrique e per il 7% tonneaux –  possono differire per fabbricante, zona di provenienza del legno, metodi e intensità della tostatura. La scelta dei legni conta fino a 30 differenti tipologie ed è orientata al massimo rispetto delle caratteristiche varietali dei singoli vini.Dopo l’apertura della nuova barriccaia, nelle cantine storiche sono stati recuperati ulteriori spazi per l’affinamento in bottiglia dei vini più importanti.

Il nuovo impianto fotovoltaico – Presso le proprie cantine storiche di Marsala, Donnafugata ha realizzato un nuovo impianto fotovoltaico da 50 Kw. L’impianto si compone di 350 mq di pannelli mono-cristallini, di tipo greed-connected, che produrranno in media 79.000 kw all’anno.Da anni la qualità dell’ambiente, a Donnafugata, è considerata un fattore produttivo al pari di tanti altri: terra, clima, vitigno, scelte colturali. Per questo, l’azienda aveva già realizzato nel 2002 un primo impianto fotovoltaico da 18 Kw nella propria tenuta di Contessa Entellina, con una tettoia da 140 mq che consente una produzione media annua di 28.000 Kw.Donnafugata è così stata tra le prime aziende vitivinicole in Italia ad adottare la scelta di produrre energia dal sole.

Una “sensibilità” che ha già avuto un importante riconoscimento: l’ammissione al Kyoto Club, l’associazione italiana impegnata nell’attuazione di politiche di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Una scelta – quella di puntare su una fonte energetica pulita e rinnovabile – che prende spunto dalle potenzialità “solari” della Sicilia. Un passo importante nell’ambito del progetto Impresa Natura Cultura per il quale Donnafugata è impegnata nella produzione di vini di qualità, rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio.Entro il 2008, presso la tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina, sarà realizzato un ulteriore impianto fotovoltaico della potenza di 50 Kw che permetterà di arrivare complessivamente a coprire il 70% del fabbisogno della cantina.

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