Consorzio Vini di Romagna: chiarimenti in riferimento alle notizie sulle “sottozone per il Sangiov

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In riferimento al comunicato stampa sulle “sottozone per il Sangiovese di Romagna” veicolato in questi giorni dall’Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio e territori limitrofi e ad alcuni articoli comparsi sui media prendendo spunto da tale comunicato, il CONSORZIO VINI DI ROMAGNA vuole fare alcune necessarie precisazioni.

Innanzi tutto l’identificazione delle “sottozone” del Sangiovese, che saranno chiamate “menzioni geografiche aggiuntive”, non sono ancora state individuate/formulate. Infatti, all’interno del Consorzio Vini di Romagna c’è una commissione specifica di esperti che sta lavorando in questa direzione ma non c’è ancora nulla di definitivo. Quindi parlare già di sottozone riportanti in nomi delle aree geografiche (Predappio, Bertinoro, Faenza, Imola e Alta Riminese, come indicato nel comunicato dell’Associazione) è quantomeno prematuro.

La volontà del Consorzio Vini di Romagna è sicuramente quella di poter caratterizzare i propri vini attraverso  le “menzioni geografiche aggiuntive” e di farlo in tempi rapidi. Però occorre compiere tutti i passi necessari perché questa operazione possa dare i risultati sperati in un’ottica dell’innalzamento del livello qualitativo dei prodotti e di conseguenza di maggiore riconoscibilità ed attrattività per il mercato.

Iniziative dei singoli produttori, volte ad anticipare i tempi tecnici necessari a questa importante operazione di valorizzazione del Sangiovese di Romagna, sono però controproducenti in quanto ingenerano confusione fra gli altri produttori soci del Consorzio e anche nei consumatori. E questa confusione, ovviamente, non è di aiuto per l’attività di promozione dei vini romagnoli.

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