Qu.ale il progetto vinicolo di Alessandra Quarta

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Qualche giorno fa nel mio girovagare su internet ho scoperto il progetto vinicolo Qu.ale. Un progetto giovane, come è giovane la sua ideatrice, Alessandra Quarta, figlia di Claudio Quarta grosso imprenditore vitivinicolo pugliese. Il progetto di per se è molto semplice, con un obiettivo semplice, la stessa Alessandra lo definisce come “il progetto-specchio della mia visione aziendale, il mio contributo per provare a fare del mondo un posto migliore in cui vivere”, insomma una visione e un obiettivo comune a tanti piccoli e grandi progetti in giro per il mondo, solo che questo è un progetto vinicolo, italiano, e soprattutto di una giovane produttrice italiana.

Il progetto QU.ALE, prevede la produzione e la vendita di un unico vino. Un vino 100% made in Italy, prodotto a stretto contatto con i coltivatori e garantito dall’esperienza Tenute Eméra una delle cantina di Claudio Quarta, padre di Alessandra. Acquistando QU.ALE si contribuisce a preservare l’area naturale della Salina dei Monaci a Manduria, la casa dei Fenicotteri Rosa, e si devolve il 5% delle vendite ad alcune Onlus. Quello che mi piace del progetto non è il suo obiettivo, o il suo scopo sociale, ma il fatto che sia nato da dalla caparbietà e dal desiderio di una giovane ragazza figlia di produttori di vino.

In tanti anni che mi occupo di vino e di internet, ho avuto l’occasione di scambiare quattro chiacchere con figli di produttori vinicoli che si lamentavano del fatto di non poter sfruttare appieno le potenzialità della rete, e soprattutto di non poter portare avanti progetti personali, legati al mondo del vino, perché fondamentalmente impedito dai loro genitori. Pazzesco. Quindi trovare una ragazza, figlia di un produttore di vino, con un suo personale progetto vinicolo non può che farmi piacere.

Certo è che se guardo la presenza su internet del progetto Qu.ale, ovvero la comunicazione online, devo ammettere che pecca un tantino troppo, e mostra una serie impressionante di limiti, che un progetto nato da una mente giovane e aperta non dovrebbe avere. Il sito web, molto minimalista, anzi molto ma molto minimalista, non è fatto per essere trovato sui motori di ricerca, e poi quel pulsante acquista che ti porta su un altro sito, e ti costringe a dovere cliccare diverse volte per poter acquistare il vino proprio non aiuta, insomma un vero muro che impedisce le conversioni dei visitatori in acquirenti. La presenza sui social network poi è minima. Solo su Facebook sembra che facciano qualcosa, addirittura Twitter è completamente abbandonato. Da un progetto giovane mi sarei aspettato molta ma molta più comunicazione. Una comunicazione online a 360°, e invece niente o quasi. Peccato, peccato. Il video su YouTube comunque merita di essere visto, veramente veramente piacevole.

Qu.ale - The Wine Democracy - sito web
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