Cantina Coppola: le guide 2013 ne riconoscono la qualità dei vini

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Guide ai Vini, articoli, servizi su vari giornali, riviste e siti, sommelier e appassionati, tutti uniti nell’affermare la peculiarità dei vini della Cantina Coppola. Un successo che viene dalla storia, dai cru (terreni altamente vocati), dall’abilità degli uomini. “Piccolo il podere, minuta la vigna, perfetto il vino”, scriveva molti anni fa sul Catolago Bolaffi del Ghota dei Vini Luigi Veronelli, in cui già recensiva con lode i vini della cantina Coppola, sottolineando l’importanza dell’intreccio tra terroir, vitigno, lavoro dell’uomo. L’azienda di Gallipoli ha continuato a lavorare con queste direttive. Vediamo guida per guida le eccellenze dei vini Coppola:

* Slow Wine di Slow Food (diretta Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni): nell’ottima scheda dedicata alla Cantina segnala: “Tutti i vini dell’azienda Coppola risentono positivamente della vicinanza del mare, che dista poche centinaia di metri dai vigneti. Sono caratterizzati da una bella sapidità e dalla tipica nota iodata. Interessanti i due bianchi, il Li Cuti (Vermentino) dai profumi fruttati e delicati, e l’innovativo Rocci, negroamaro vinificato in bianco. Il Li Cuti Alezio Rosato (Negroamaro) ha una notevole impronta acida ed elegante, mentre il Doxi Alezio Doc Rosso (Negroamaro e Malvasia nera), invecchiato in botte grande, ha sentori fruttati e tipici del vitigno. Il Patitari Primitivo Salento Igt è particolarmente sapido e asciutto. Il dolce Tafuri Salento Igt (Negroamaro e Primitivo), appassito sui graticci, ha sentori di frutta matura”.

* Veronelli (diretta da Gigi Brozzoni e Daniel Thomases): assegna il “Fiore” al Li Cuti Alezio Doc Rosato e al Doxi Alezio Doc Rosso Riserva, in quanto vini ottimi.

* Espresso (diretta da Fabio Rizzari e Ernesto Gentili): premia con “Tre bottiglie” il Doxi (“intrigante all’olfatto, note empireumatiche di spezie bruciate, bella naturalezza al palato, finale sapido”: miglior vino della Doc Alezio) e al Primitivo Patitari.

Ricordiamo che della Cantina Coppola hanno scritto recentemente molte testate e critici enogastronomici: Antonio Muci (che ha esaltato il Vermentino Li Cuti), Pino De Luca (che su Leccellente ha ricordato l’aristocrazia e la tracciabilità geografica e storica dei vini Coppola), e ancora Bereilvino, Giridivite, Il Quotidiano di Puglia, NewsFood, Il Paese Nuovo, Epulae, Enopress, Vigne&Cantine, Vinidipuglia, MyBoxTv…

I motivi di questa affermazione? Risponde Giuseppe Coppola: “Abbiamo iniziato a raccogliere i risultati di dieci anni di sacrifici. Siamo rimasti volutamente fuori dai giri delle Guide per tanti anni, ma abbiamo continuato a lavorare in senso qualitativo, secondo le indicazioni di nostro padre Carlo. Sono stati molti anche i positivi mutamenti: la collaborazione con l’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi, le tecnologie innovative di cui ci avvaliamo e la costruzione della nuova cantina. I vigneti sono rimasti gli stessi, veri e propri cru di comprovata qualità. Sono convinto che nei prossimi anni avremo risultati ancora migliori.”

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