Il nome di un Vino? Negroamaro di Copertino!

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La prima puntata de “Il più grande spettacolo dopo il weekend” di Fiorello ha avuto come cuore un duetto cantato tra il mattatore siciliano e il copertinese Giuliano Sangiorgi, voce e anima dei Negramaro. Prima di interpretare assieme alcune canzoni hanno simpaticamente dialogato con stornelli in rima improvvisati. Tra cui quello di Fiorello rivolto a Sangiorgi: “Per il tuo gruppo hai scelto il nome di un vino: Negroamaro di Copertino!”, che ben riassume una storica verità enologica: l’indissolubile intreccio tra il vitigno simbolo del Salento e questo territorio.

Infatti, il feudo copertinese dona al Negroamaro caratteristiche organolettiche così eccelse come nessun altro territorio salentino riesce a dare. Lo sanno i vecchi viticoltori, lo sanno gli appassionati e i critici di enogastronomia. Il 2011 è stato un anno di successi sia per i vini della Cupertinum, cantina sociale di Copertino, sia per il gruppo musicale Negramaro. “Casa 69”, l’ultimo cd pubblicato, e il successivo tour hanno avuto il riscontro della critica e letteralmente sbaragliato ogni record di incassi.

Ma, oltre al nome del vitigno principe dei vini salentini al quale la band si è ispirata (ma attenzione alla “o”, che nel nome del gruppo musicale manca, mentre compare nel nome del vino), quali sono le caratteristiche che accomunano i Negramaro alla Cupertinum? Sicuramente la qualità.

Anche i vini della Cupertinum hanno beneficiato dei premi di critica e consumatori: “Un Copertino Riserva di altissimo profilo impreziosisce una gamma di vini che non registra cedimenti e trova spunti di vera personalità…”, così la Guida I Vini d’Italia 2012 dell’Espresso, che continua: “granato evoluto, olfatto intenso, profumi di macchia mediterranea e frutti maturi, palato generoso e vivo, con toni evoluti e complessi in chiusura”, risultato: “4 Bottiglie”, miglior vino della DOC Copertino, per il Settantacinque Riserva Speciale 2004 (negroamaro 90%, malvasia nera 10%) della Cupertinum. La Guida premia con “3 Bottiglie” anche gli IGT Salento: Negroamaro e Primitivo, guadagnandosi l’attestato di vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Ricordiamo inoltre:

  1. L’ottima e densa la scheda dedicata ai vini Cupertinum dalla Duemilavini dell’Associazione Italiana Sommelier, che premia innanzitutto il Copertino Rosso Riserva 2004 con “4 Grappoli” e con “Tre” il Settantacinque, il Copertino, il Primitivo e il Cigliano bianco;
  2. La Guida SlowWine di SlowFood che segnala il “vantaggioso rapporto tra qualità e prezzo” dei Vini Cupertinum: “rappresentano la tipicità del territorio e dei suoi vitigni, senza cedimenti verso mode e gusti facili”;
  3. La Guida I Vini di Veronelli, che sceglie come miglior vino della Cupertinum il Primitivo 2008, segnalando anche con una Stella il Rosso Riserva Settantacinque e il Negroamaro;
  4. La Guida ViniBuoni d’Italia del Touring che assegna il riconoscimento di “Vino da non perdere” al Settantacinque.
  5. L’Annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, che premia il Settantacinque come ottimo vino e assegna eccellenti punteggi a Negroamaro, Spinello dei Falconi, Primitivo.

Meriterebbe capitolo a sé uno strabiliante articolo del critico enogastronomico Ulrich Sautter sul numero di novembre di Der Feinschmecker, il più diffuso e autorevole mensile tedesco di vini e cucina. In un dossier dedicato ai vini del Salento, Sautter dedica una lunga descrizione elogiativa alla Cupertinum e ai suoi Vini.

Dalla Svezia invece la Stora Vin Guiden 2011 e le riviste Munskanken med Vin Jornalen e Allt Om Mat Vin Special premiano il Copertino Rosso Doc e il Copertino Riserva Doc, classificandoli tra i migliori vini distribuiti in Svezia. Da ricordare che – pur non essendo il Paese scandinavo diretto produttore di vini – degustatori, giornalisti e appassionati svedesi hanno una competenza valutativa e un’attenzione tradizionale alla cultura enoica. Si tratta quindi di una ulteriore ottima conferma.

Infine Enogea, rigorosa rivista enoica, diretta da Alessandro Masnaghetti, ha dedicato un Dossier ai vini rossi della Puglia e premiato la Cupertinum con ottime valutazioni a tutta la serie dei Rossi Doc. Esalta il Rosso Riserva: “purezza aromatica come mai prima d’ora (mirtilli, tabacco, cuoio più sventole di mineralità ferrosa) e bocca ben proporzionata, con tannini puntuali nello sviluppo, calore mai troppo pronunciato e una chiusura salata che stimola una persistenza lunga e ampia di sensazioni. Tenuta d’acciaio a bottiglia aperta”.

Il presidente dott. Mario Petito e l’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi si dichiarano soddisfatti dei risultati raggiunti “perché valorizzano il lavoro fatto nei due ultimi anni e confermano i riconoscimenti storici (tra cui quelli di due grandi della critica enoica: Hugh Johnson e Luigi Veronelli). Dal Nord Europa ci giungono segnali molto positivi di critica e pubblico. È il successo della qualità dei vini, e la qualità è al primo posto negli obiettivi della Cupertinum”.

Last but not least. Pino De Luca, nella seguitissima rubrica “Cantine e Cantori” sul Quotidiano di Puglia, ha dedicato un articolo al Negroamaro della Cupertinum e a Andrea Mariano “Android” – anche lui copertinese, tastierista e compositore dei Negramaro – e alle loro positive contaminazioni: “…in un fazzoletto di terra, mondi distanti si sono fusi in uno solo… che sia il Negroamaro o i Negramaro, non è dirimente, a me basta godermeli insieme: lo trovo splendidamente esaltante”.

Cupertinum, Cantina Sociale Cooperativa di Copertino: www.cupertinum.it

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