Cantine, vino, e strategie sui social networks che non funzionano

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Negli ultimi 18 mesi sono state tantissime le cantine che si sono avvicinate ai social networks, in special modo a Facebook e a Twitter. Tantissime cantine lo hanno fatto alla loro maniera, a testa bassa. Tanto è gratis, e non costa nulla avranno pensato. E si sono fiondate allora sui social networks come una orda di barbari senza avere una benché minima strategia online. La crisi del vino poi ha anche intensificato questo avvicinamento ai social networks. Sono in tanti infatti ad avere i magazzini ancora pieni di vino invenduto, e buttarsi sui social networks fa credere loro di poter uscire da questo difficile momento economico.

Non hanno colpe però. I produttori di vino, e non solo loro ovviamente, hanno per lungo tempo sentito parlare di social networks in tutte le salse. Con i giornali, le riviste, i siti internet, i blogs, la televisione, la radio , tutti a raccontare le storie di successo sui vari social networks di aziende, anche piccole e sconosciute, che dal nulla sono diventate vere star della galassia Internet. Purtroppo quello che si ascolta non è sempre tutto vero, o perlomeno dovrei dire non è rigorosamente tutto. Perché quello che ci viene raccontato giornalmente viene filtrato e rielaborato. Loro ci raccontano solo i casi di successo, e dimenticano volontariamente i casi di insuccesso, che a loro volta sono numericamente molti di più. E tutto ciò è del tutto normale, loro devono raccontarci la notizia, e non la non-notizia.

Ciononostante chi ha una cantina deve assolutamente puntare anche sui social networks. E’ fondamentale oggi per ogni cantina comunicare direttamente con i consumatori di vino, e potenziali tali. La gente cerca il dialogo uno a uno, quello vero per intenderci. E per le cantine, quelle serie intendo, quelle che nel loro lavoro ci mettono amore e sacrificio, allora per queste cantine la presenza sui social networks è un bene, e soprattutto un vantaggio strategico rispetto alla concorrenza. Ma solo se la loro presenza non si traduce come al solito in mera presenza, senza alcuna strategia veramente social.

Una cosa però i responsabili delle tante cantine italiane l’hanno chiara, almeno inconsciamente credo, i social networks possono essere un ottimo strumento per il passaparola. Il passaparola infatti è una delle forme di comunicazione più efficaci del marketing. Il passaparola di un cliente/consumatore che parla bene dei vostri vini è tutta pubblicità gratuita. In passato il passaparola richiedeva tempi medio lunghi per il conseguimento di determinati risultati, oggi invece, nell’era di Internet e dei social networks il passaparola si diffonde più velocemente. Allora perché non sfruttare la cosa a proprio vantaggio? Attenzione però, per avere un minimo successo sui social networks devono verificarsi le seguenti tre condizioni. Condizioni che sono solo necessarie, e non sufficienti.

1. Le cantine che intendono sfruttare i social networks devono essere già di loro natura social! Invitare tutti a conversare e poi non rispondere, può fare più male che bene. Incollare i propri comunicati stampa, o aggiornare i contenuti via rss, o applicazioni varie non è sufficiente. Non utilizzare un linguaggio informale è anch’esso negativo. In poche e semplici parole le cantine veramente social devono essere umane. Non solo ma tutti in azienda dovrebbero partecipare attivamente alle conversazioni. In teoria dal cantiniere al direttore generale.

2. Le cantine che intendono sfruttare i social networks devono avere già un loro strategia efficace nell’ambito dell’online marketing a 360°. Dovrebbero avere cioè un sito web di grande impatto, un blog aziendale interessante, un’ottima presenza sui motori di ricerca grazie al SEO, campagne di advertising online di mantenimento. Senza una tale strategia dopo un lasso di tempo più o meno breve il tasso di crescita dei vostri fans per esempio su Facebook si riduce quasi a zero, oppure il numero di followers su Twitter non cresce più. E ciò è logico. Le persone non si alzano la mattina con il pensiero di diventare fans o followers delle varie cantine. Le cantina devono guadagnarsi la loro fiducia con il trascorrere del tempo. Devono essere in poche parole interessanti.

3. Le cantine che intendono sfruttare i social networks devono essere costanti nel tempo. Spesso si inizia con il piglio giusto, si pubblicano contenuti con una certa regolarità, poi però tutto viene abbandonato. Subentra la delusione. I risultati non sono quelli che si aspettavano, la conversazione con i clienti o potenziali tali è quasi nulla e noiosa. Il motivo in questo caso è sostanzialmente uno, i fans su Facebook oppure i followers su Twitter per esempio sono conoscenti e amici che sono li solo per farvi un favore. In poche parole manca la linfa vitale per mantenere vivo il network, cioè manca la conversazione, quella vera, quella in grado di aumentare la brand awareness della cantina.

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4 Commenti

  1. Che dire post azzecatissimo…Direi solo due cose tra un paio di mesi essere presenti sui Social sarà come avere un sito internet ovvero Fondamentale, ma come si sottolinea non basta anzi è inutile aprire la pagina senza una strategie e senza ascoltare i propri utenti

  2. Il sito web è, e continuerà ad essere il cuore di tutta comunicazione aziendale. I social networks sono invece solo una piccola parte della comunicazione aziendale, ma è necessario comunque farla bene.

  3. Trovo i suoi blog precisi e impeccabili nella forma e nei contenuti…Mi piacerebbe perfezionarmi nel web-marketing potrebbe darmi qualche dritta?
    Sto cercando di conseguire la qualifica adwords? Suggerimenti in merito?
    Thanks e Complimenti per la passione e la professionalità con lavora

    • Ciao Federica, mi metti in difficoltà con la tua richiesta. Quando parli di web marketing parli di tantissima “roba”. Figurati che se io potessi tornare indietro non mi occuperei più di queste cose, non riesco più a starci dietro :( Non voglio spaventarti, ma il web viaggia a una velocità pazzesca, e per rimanere aggiornato devi costantemente imparare cose nuove. Quindi il mio consiglio è quello di leggere il maggior numero possibile di libri sull’argomento, e di sottoscrivere i feed di decine e decine di blog del settore. Per esempio visto che stai cercando di conseguire la qualifica di adwords professional, inizia con i blog che trattano l’argomento, possibilmente in lingua inglese, ce ne sono tantissimi, scarica e leggi le tante guide in formato pdf che si trovano in giro per la rete. Contemporaneamente se trovi articoli su SEO, SEM, E-mail marketing, E-commerce, Social Media Marketing, etc. etc. leggili con interesse non devi memorizzare tutto ma devi farti una bella infarinatura. Quando hai finito con AdWords (non devi per forza di cose conseguire la qualifica), passa per esempio al SEO. Quando hai finito con il SEO, passa per esempio al Social Media Marketing, e così via…

      Certo dovresti mettere anche in pratica quello che impari, se non lavori nel settore per esempio puoi iniziare con un tuo sito o blog, e provare per te stessa quello che vai lentamente imparando. Ma non preoccuparti perché nessuno di noi nasce perfetto, e pronto per il lavoro. E’ solo questione di tempo e anche tu vedrai dei risultati. Quando hai dubbi poi puoi chiedere sui vari blog, e forum, e credimi ci saranno sempre tante persone disposte ad aiutarti. Per iniziare intanto ti segnalo un blog interessante sul web marketing dove si parla un po di tutto http://blog.tagliaerbe.com/ così puoi iniziare a farti un po le ossa. Spero di esserti stato di aiuto… almeno un pochino.

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