Record di presenze ieri, nella seconda ed ultima giornata di manifestazione, per l’edizione 2010 di ENOPOLIS, appuntamento enologico organizzato con l’obiettivo di mettere in contatto produttori e consumatori del mondo del vino e degli altri prodotti d’eccellenza siciliani. Migliaia di visitatori hanno visitato, dall’apertura e fino a tarda sera, gli spazi espositivi allestiti all’interno dello splendido chiostro di levante del Monastero dei Benedettini di Catania e partecipato alle tante iniziative in programma: dalle visite alle cantine sull’Etna al “percorso dei sensi” allestito nelle antiche cucine sotterranee del Monastero; dai seminari tematici ai vari incontri-degustazione guidati da esperti sommelier.
Soddisfazione è stata espressa in sede di bilancio della “due giorni” dagli enti organizzatori, l’Associazione Italiana Sommeliers Sicilia e la Regione Sicilia – Assessorato delle risorse agricole e alimentari Dipartimento interventi infrastrutturali per l’agricoltura. “Un bilancio direi eccezionale dal punto di vista delle presenze –ha commentato il presidente di AIS Sicilia, Camillo Privitera-. Dal punto di vista degli obiettivi ne abbiamo inoltre centrato uno molto significativo, e cioè il rapporto di collaborazione, molto forte, creato con la Regione Sicilia (Assessorato delle risorse agricole e alimentari), le associazioni Fipe e Federalberghi, tutti partners con i quali si procederà in futuro per far si che qualità e professionalità, e cioè due termini molto importanti per portare avanti e mostrare l’eccellenza del territorio e del vino siciliano, vadano avanti e coinvolgano gli operatori del settore per i quali è prevista una formazione articolata.
La speranza è adesso quella di vedere negli anni prossimi una grande ENOPOLIS che allarghi il suo raggio d’azione sempre di più”. “Parlare di vino –ha proseguito Privitera- significa parlare di valori culturali, di storia, di tradizioni; significa vederlo sotto diversi aspetti. Noi troviamo infatti la parola vino ben 200 volte nella Bibbia, troviamo il vino nella poesia, si parla dell’estetica del vino ed oggi si parla anche di architettura del vino perché le cantine, luoghi di produzione, sono costruite con un’idea, con un legame, un concetto di territorio che esprime l’anima dello stesso territorio oltre che la filosofia del produttore. Quindi parlare di vino in realtà significa parlare a 360 gradi di quello che è l’Uomo nella sua interezza”.
In visita agli spazi espositivi nella giornata conclusiva, oltre al Dirigente generale della Regione Sicilia per i servizi in Agricoltura, prof. Salvatore Barbagallo, anche il deputato regionale, on. Nicola D’Agostino, che ha messo in evidenza il salto di qualità compiuto dall’evento: “L’edizione di quest’anno credo che sia anche quella meglio organizzata e che ha registrato un vero boom di presenze. Questo significa che, come Regione, abbiamo visto bene a puntare su questa mostra del vino che deve adesso diventare la mostra-mercato del vino; una rassegna per far conoscere i produttori siciliani, farli incontrare con i ristoratori e gli esercenti, affinchè la qualità dei prodotti siciliani sia conosciuta bene in Sicilia e apprezzata nei ristoranti e nei vari locali, ma si inizi anche a farla conoscere meglio fuori dai confini regionali perché il nostro vino non rimanga soltanto di nicchia ma venga invece apprezzato e consumato il più possibile. Ciò per fare in modo che il vino siciliano diventi industria in grado di creare posti di lavoro, diventi economia, e regga anche un sistema agricolo che in questo momento è molto in crisi”.
La nona edizione di Enopolis, ha registrato, tra le altre, anche l’importante presenza del neo presidente nazionale dell’AIS, Antonello Maietta che ha partecipato al convegno d’apertura ed ha tagliato il nastro inaugurale. Nel corso della due giorni è stato anche presentato il nuovo mensile on-line www.enonews.it periodico d’informazione che parla di cultura del vino, del cibo e del territorio.
