Wine Enthusiast: ottimo il rapporto qualità/prezzo dei vini siciliani

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“200 vini degustati tra rossi, bianchi, rosati e da dessert; annate valutate 2005/2006 per i rossi e 2007 per i bianchi; una grappa inserita per la prima volta nella classifica relativa alla Sicilia”:  questo il risultato della degustazione fatta lo scorso 10 giugno presso la sede di Assovini Sicilia da Monica Larner, corrispondente per l’Italia di Wine Enthusiast. Monica Larner oltre ad essere molto soddisfatta della degustazione, soprattutto per quanto concerne il rapporto qualità/prezzo dei vini siciliani, traccia un bilancio di quello che è oggi l’immagine del vino siciliano sul mercato statunitense.

“I vini importanti simbolo della Sicilia – afferma la corrispondente di Wine Enthusiast – nella valutazione tra diverse annate hanno retto molto bene e hanno avuto un ottimo posizionamento nella classifica. Quest’anno sono state introdotte alcune novità come la degustazione di una grappa e di ben cinque vini rosè. Nella classifica dello scorso anno era stato introdotto soltanto un vino rosato; quest’anno ne ho degustati ben cinque a testimonianza che la Sicilia per questa tipologia di vino ha grandi potenzialità. Sicuramente notevoli sono i margini di miglioramento, ma le prime prove sono molto incoraggianti. Estremamente buono per quanto concerne l’Isola è il rapporto qualità/prezzo, filosofia che guida i nostri giudizi relativi al “Best Buy” (miglior acquisto) e all’Editor’s Chiose (scelta dell’editore). Rispetto ad altre regioni vitivinicole la Sicilia si colloca in questo momento ad un buon livello; non ci sono stati aumenti di prezzi come è avvenuto in altre regioni nelle quali abbiamo registrato addirittura un incremento del 20%. Occorre poi sottolineare che, alla luce dei criteri che ispirano le degustazioni di Wine Enthusiast, nella classifica viene dato ampio spazio anche ai produttori più piccoli che naturalmente alla stregua dei più grandi devono avere l’importatore negli Stati Uniti. E in materia di importatori le aziende siciliane hanno fatto dei grossi passi avanti. Grazie a questo lavoro oggi il vino siciliano è presente non solo sulle piazze maggiori ma anche nei mercati secondari degli Usa e questo ha permesso che il consumo di vino siciliano non fosse limitato ai soli appassionati del  vino di qualità, ma consentito anche ad un consumatore medio che vuole bere quotidianamente un buon vino ad un prezzo accessibile. Se dovessi tracciare un bilancio del vino siciliano su mercato americano, l’Isola sta vivendo un bellissimo momento legato alla brand. La Sicilia ha un grande appeal non solo per quanto concerne il vino ma per l’offerta complessiva legata al turismo, alla gastronomia, alla cultura e alle sue tradizioni”.

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