Minimo 2, le ore giornaliere da dedicare ai social networks

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Ecco qui un nuovo articolo dedicato alla comunicazione aziendale sui social networks. E’ il mio primo articolo dopo le vacanza estive, quindi vi chiedo scusa in anticipo se non sarò brillante, ma spero che sia comunque utile a far riflettere le tante cantine che in massa si sono tuffate nell’oceano dei social networks. Durante le mie tre settimane di vacanze non ho fatto altro che mangiare e leggere, e sia la mia pancia che il mio cervello sono adesso pieni oltre ogni limite. Purtroppo per me non ho fatto letture leggere, tipo romanzi, quindi mi sono anche stancato, ho letto libri che trattano solo ed esclusivamente argomenti attinenti al mio lavoro, ho letto anche tantissimi libri e articoli presenti su Internet che parlavano di social media marketing e comunicazione online, che non è proprio il mio campo.

La prima cosa curiosa che ho notato è che l’Italia, e non solo l’Italia, brulica di un’infinità di social media manager, social media specialist, social media strategist, social media consultant, e chi più ne ha più ne metta. Alcuni di essi bravi e famosi,  girano il Belpaese presenziando convegni e tenendo corsi di formazione di ogni tipo, molti altri, improvvisandosi esperti di social media marketing, cercano di offrire i loro servizi alle aziende, facendo credere loro che i social networks sono la soluzione ai loro problemi, che non costa nulla (a parte il loro onorario da consulenti chiaramente), e che richiede poco tempo. Tutte affermazioni non vere!

Parto subito col dirvi cari produttori di vino (che state puntando tutto e solo sui social networks) che la presenza nei social networks nella quasi totalità dei casi non genera fatturato, certo le eccezioni ci sono sempre, ma sono e restano solo eccezioni perché casi di successo fuori dal comune. Alla prima occasione utile fate una prova, chiedete al professionista di social media “qualchecosa” che avete di fronte di parlarvi di un caso di successo in cui l’attività di comunicazione aziendale sui social network ha prodotto chiaramente uno spostamento della lancetta del fatturato aziendale. Credetemi, avrà serie difficoltà a rispondervi, perché per ogni caso di successo, vero e non inventato a tavolino per convincere potenziali clienti ad investire sui social networks, ci sono decine di migliaia di casi di insuccesso.

Ebbene sì, il rapporto tra casi di successo e casi di insuccesso è dell’ordine di 1 a qualche decina di migliaia. Con questo, quello che voglio dirvi cari produttori di vino, piccoli e grandi, è fate benissimo a puntare con la vostra comunicazione aziendale sui vari social networks (perché oggi è importante esserci), ma non aspettatevi risultati particolarmente interessanti in termini di fatturato. Quello che dovete aspettarvi invece, ovviamente se fate bene le cose, è un ritorno di immagine del vostro brand  che può essere anche gratificante per voi sotto l’aspetto umano, e non solo commerciale.

Un altro aspetto importante della presenza nei social networks è il suo costo. Lo so, avete spesso sentito dire che non costa nulla, ma la verità è un’altra, una presenza seria sui social networks può costare anche parecchio denaro, anche nel migliore dei casi, in cui è solo il vostro tempo ad essere impiegato sui social networks. Anche il tempo è denaro! Ma quanto tempo bisogna dedicare alla cura e alla gestione della vostra presenza sui social network?

30 minuti al dì per i social media

Beh, se ci fidiamo dell’infografica sopra riportata, allora basta mezzora al giorno per avere una bella presenza nei social networks. Ma, e il successo? Per il successo, vi assicuro che quella mezzoretta non basta proprio. Quando frequentavo la Facoltà di Ingegneria a Palermo, per la cronaca il secolo scorso, circolava periodicamente un giornalino che si chiamava “Minimo 7”  che stava a ricordarci che occorrevano minimo 7 anni per arrivare alla laurea, anche se il piano di studi ne prevedeva soltanto 5 :-). Bene nel caso dei social networks per avere una bella presenza, e sperare in un po’ di successo, mezzora non basta, e neppure una, ma ne occorrono minino 2.

Due ore sono il minimo impegno quotidiano che un produttore di vino dovrebbe dedicare alla cura e alla gestione della sua presenza sui social network. E per dimostrarvelo prenderò come esempio due produttori vinicoli che utilizzano molto i social networks, Gianluca Morino di Cascina Garitina, e Marilena Barbera di Cantine Barbera. Questi due giovani e bravi produttori vinicoli italiani praticamente “imperversano” (nel senso buono del termine) sui diversi social networks, e basta guardare le statistiche dei loro account su Twitter per fare una stima del tempo che dedicano giornalmente alla loro presenza sui social networks. Gianluca Morino invia mediamente 20 messaggini al giorno su Twitter, mentre Marilena Barbera si ferma a soli 15 messaggini, basta adesso moltiplicare il numero di messaggini per 1 minuto, e ci facciamo subito un’idea del tempo passato su Twitter, a cui bisogna aggiungere quello necessario per leggere i messaggi degli altri, perché anche se fatto velocemente richiede comunque del tempo.

account twitter @gianlucamorino

account twitter @marilenabarbera

Insomma giornalmente questi due campioni della comunicazione aziendale via Twitter, trascorrono almeno 40 minuti al giorno solo su Twitter, che sono decisamente molti di più dei soli 10 minuti indicati nell’infografica in alto. Ma i nostri due eroi però devono presidiare anche altri social networks, che utilizzano con un certa regolarità per la loro comunicazione aziendale, quali Facebook, Pinterest, Instagram, FourSquare, Flickr, YouTube, etc. etc. Quindi è chiaro che un’ora al giorno in media non basta proprio per curare e gestire la propria presenza sui social networks, anzi vi dirò di più, più si fanno le cose per bene e più tempo occorre, ecco spiegato il perché ogni produttore vinicolo dovrebbe impiegare minimo due ore al giorno sui social networks. Voglio nuovamente ribadirlo, due ore sono solo quelle necessarie per cercare di avere una bella presenza, e per levarsi magari qualche bella soddisfazione, per il successo vero e proprio la strada è più lunga, bisogna alzare il tiro e fare le cose veramente per bene, ed investire anche denaro e non solo il proprio tempo. In conclusione, i social networks offrono grandi opportunità alle aziende, cantine incluse, basta solo imparare ad usare i nuovi strumenti messi a disposizione dalla rete, utilizzarli nel modo giusto, avere qualche ora di tempo libero, e possibilmente avere anche un piccolo budget di denaro a disposizione.

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