Vino siciliano: gettate le basi per esportare in Cina

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Vino siciliano mercato cinese

Il vino siciliano si avvicina alla Cina. Degustazioni, BtoB, visite di vigneti e cantine, così la Sicilia del vino di qualità ha accolto, per sei giorni, la delegazione commerciale di Hong Kong impegnata sull’ isola a compiere un ciclo di incontri nei territori di tradizione vitivinicola. L’Istituto della Vite e del Vino della Regione Siciliana è stato il partner organizzativo dell’’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), l’organismo governativo che, in tutto il mondo, cura e sovraintende le attività di import ed export nella grande metropoli asiatica, ritenuta la porta d’ingresso per le merci di tutto il sud-est asiatico. Una settimana intensa in cui si è messo in evidenza la grande tradizione vitivinicola con i suoi contesti produttivi differenti ed in grado di garantire vini di qualità per ogni tipo di consumatore.

A conclusione del Business Meeting, che ha visto la delegazione di operatori commerciali in Sicilia dal 12 al 19 luglio, si registra un diffuso ottimismo sulle prospettive commerciali che le aziende siciliane possono garantirsi su quei mercati emergenti e – fattore importante di appeal – caratterizzati da una forte domanda di made in Italy. Il vino italiano, sul mercato cinese, è in forte crescita ma può fare nettamente di più (siamo il 5° paese per volumi importati), e la Sicilia è tra le regioni del centro-sud Italia che può avvantaggiarsi rapidamente, non solo per la qualità dei vini prodotti, ma anche per il profilo culturale e lo stile di vita mediterraneo. Una tendenza che già si era manifestata a Bordeaux, con gli asiatici in pool position (sono subentrati agli americani) negli acquisti di vino di qualità e non solo francesi. “Il processo di internazionalizzazione dei vini Siciliani continua spedito e nel migliore dei modi – afferma Dario Cartabellotta, direttore generale dell’IRVV – e vede le aziende sempre più preparate a dialogare con gli operatori internazionali. Abbiamo avuto una nuova conferma della grande crescita del sistema Sicilia, anche grazie al lavoro dell’Istituto che in questi mesi si è impegnato a sostenere le azioni all’estero. I produttori – conclude Cartabellotta – hanno ben compreso che appuntamenti come questi – a costo praticamente uguale a zero – sono importanti per far percepire il nuovo passo con cui il vino siciliano affronta la competizione dei mercati, affermando una nuova immagine della Sicilia enoica nel mondo”.

“La missione itinerante alla scoperta dell’offerta vinicola siciliana da parte della nostra delegazione da Hong Kong è stata una riconferma della qualità del vino e della grande professionalità delle aziende vitivinicole che operano in questa regione, assolutamente attive e pronte per il commercio internazionale in Asia” ha commentato Gianluca Mirante, Direttore Italia di Hong Kong Trade Development Council (HKTDC), a conclusione della “Hong Kong Wine & Gourmet Business Mission” in Sicilia.

“Il programma di business meetings e di visite alle cantine, reso possibile grazie alla collaborazione di IRVV e ICE, – spiega Mirante – ha permesso ai delegati di avere una panoramica completa dell’offerta vinicola siciliana, di approfondirne la conoscenza e di verificare che le caratteristiche organolettiche dei diversi vini rispondano alle esigenze e alla domanda del mercato di Hong Kong e della Cina più in generale. Gli operatori di Hong Kong di alcuni dei maggiori canali di importazione di vino in Cina, membri della delegazione – conclude Mirante -, hanno rinsaldato la loro convinzione del potenziale del vino siciliano per il loro mercato che, d’altro canto, aveva motivato la scelta della regione quale destinazione del viaggio d’affari. E gli incontri di questi giorni hanno creato tutti i presupposti per successivi e futuri accordi commerciali”.

Il commento delle aziende.

Entusiasmo e giudizi positivi dai responsabili delle cantine che hanno incontrato,a più riprese, gli operatori cinesi. Per tutti, l’incoming ha segnato l’avvio di quelle trattative commerciali che potranno già concludersi proprio ad Hong Kong nel corso dell’ HKTDC Hong Kong International Wine & Spirits Fair che si svolgerà dal 3 al 5 novembre 2011 e nella quale è prevista la presenza di alcune aziende siciliane coordinate dall’IRVV con l’Italia paese partner dell’iniziativa.

“La Cina è il mercato del futuro – afferma Antonio Rallo di Donnafugata – è questo incoming è stata l’occasione per continuare quel lavoro che ci porterà ad essere protagonisti in questo bacino sempre più preparato ad accogliere i vini di territorio come quelli della Sicilia”. sulle stessa lunghezza d’onda il commento di Mimmo Tola (Vini Tola): “L’incoming è stato un appuntamento molto importante per pianificare il futuro prossimo in questi mercati grazie alle ulteriori e nuove informazioni che siamo riusciti a raccogliere sul bacino asiatico”. Carmelo Marletta (Cantine Nicosia) è estremamente soddisfatto della grande possibilità di dialogo con importatori molto preparati: “Abbiamo notato – commenta Marletta – una particolare attenzione verso i nostri vini dell’Etna così unici e particolari il che accresce la positività di quest’incontro. Possiamo dire di aver dato avvia a quelle trattative commerciali che ci auguriamo possano sortire l’effetto desiderato.” Analogo il punto di vista di Leonardo Taschetta (Colomba Bianca): ”Un meeting positivo che segna l’avvio di un lavoro che, nei prossimi mesi, ci vedrà impegnati per ottenere i risultati che auspichiamo”. Matteo Catania dell’Azienda Gulfi fa un plauso allo sforzo dell’IRVV di essere riuscita ad aprire la strada verso un mercato importantissimo come quello asiatico: “L’incontro è stato positivo ed importante per aprire la strada su questi mercati. Adesso, ci auspichiamo anche di riuscire, con l’apporto positivo dell’IRVV, a sensibilizzare gli importatori di altre piazze importanti come Pechino e Shanghai”. Per Fabio Rizzoli (Feudo Arancio) l’incoming è stato proficuo grazie all’apertura di scenari interessanti: “In seguito al grande apprezzamento manifestato dai buyers, abbiamo già attivato delle discussioni che speriamo possano concretizzarsi in accordi commerciali”. Francesco Ferreri (Valle dell’Acate) commenta la grande professionalità degli importatori giunti in Sicilia “La grande competenza negli operatori che ho incontrato è il segno più evidente di un mercato fortemente interessato ad accogliere i nostri vini.”

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