Torraccia del Piantavigna fa scuola di accoglienza a Pechino

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Nella metropoli di Pechino la ristorazione italiana vince in formato “small”. Lo dimostra All’Osteria, ristorante voluto dalla famiglia Francoli e divenuto un vero riferimento per la città. Il locale, nato per promuovere i vini Torraccia del Piantavigna, Gattinara Docg e Ghemme Docg in primis, è divenuto presto un luogo scelto da importatori di vino e imprenditori amanti dell’enologia italiana e della buona cucina.

Nel tempo il locale ha messo a punto una vera formula di successo tanto da ricevere dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la certificazione Ospitalità Italiana, assegnata a soli due ristoranti in tutta Pechino. Merito anzitutto dell’offerta, fortemente incentrata sul vino italiano di qualità, che in Cina ha registrato una decisa crescita raggiungendo, nell’ultimo anno, un incremento dell’export del 145%, assai significativo seppur basato su volumi ancora modesti.

All’Osteria a farla da padrone sono, ovviamente, i vini del Nord Piemonte con le etichette Torraccia del Piantavigna. Fra tutti i vini dell’azienda il più apprezzato è il Ghemme, perche’ corposo e profumato, secondo il ristoratore Daniele Cravero. I segreti di All’Osteria sono però anche la dimensione piccola e la conoscenza della cultura locale.

“Quando abbiamo deciso di aprire All’Osteria non immaginavamo questo successo – afferma Alessandro Francoli, presidente di Torraccia del Piantavigna.– . Come prima cosa abbiamo scelto come partner Daniele Cravero, credendo nella sua esperienza e abilità nel rispondere alle richieste del cliente. Abbiamo inoltre puntato su un locale di dimensioni contenute. Conoscere la mentalità locale è fondamentale e il fallimento di alcuni progetti è dovuto alla scarsa comprensione delle dinamiche e delle particolarità di un luogo”

Ma cosa amano i consumatori cinesi? Cosa si aspettano dal ristorante italiano? “Il cliente cinese apprezza molto la pizza – afferma Daniele Cravero – ma anche il minestrone, la pasta fresca alla bolognese e al pomodoro, ma anche l’agnello scottadito, la coda alla vaccinara con polenta fritta, l’osso buco e l’insalata di rucola. Per quanto riguarda i dolci i preferiti sono crème caramel e bunet”

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