Cantine & Web: Stimare il traffico web della concorrenza

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Questa mattina guardando le mie statistiche di accesso ho notato che un visitatore è finito sul mio sito web utilizzando la keyphrase “numero di visitatori sito internet azienda planeta”. Il visitatore risultava essere a Trento, ma facendo una ricerca un tantino più approfondita ho scoperto che il fornitore dei servizi per il collegamento era “tasca-dalmerita-srl network”. Quindi il visitatore era un concorrente. Per dovere di cronaca lo stesso visitatore aveva cercato su Google anche “visitatori siti internet vino”. Non c’è nulla di male nel voler controllare la concorrenza, anzi sarebbe strano non farlo. L’analisi dei siti web dei principali concorrenti è fondamentale per identificare i loro punti di forza e di debolezza, e le loro strategie sulla rete. Per esempio conoscere il numero di visitatori del sito web di un concorrente ti permette di capire se il popolo della rete è più interessato alla tua azienda o a quella del tuo concorrente, ma anche quali sono per esempio i prodotti che preferiscono, e non solo questo, ve lo assicuro.

Comunque senza dilungarsi oltre, come si può stimare il traffico di un sito web concorrente? Attenzione che sto parlando di stima, e non di dati reali. Quest’ultimi li può conoscere soltanto il titolare del sito in questione. Per la verità può capitare anche che qualche piccola cantina abbia le statistiche non protette da password, per esempio spesso quelle che utilizzano ShinyStat. Allora in questo caso è possibile visualizzare le loro statistiche di accesso. Ma sono un numero esiguo. Le cantine più grandi e importanti però in generale utilizzano Google Analytics, e queste statistiche sono sempre protette da password, quindi in questo caso nulla da fare. Sulla rete è possibile trovare diversi siti web che offrono servizi per stimare il traffico web di un dominio, come per esempio Alexa, purtroppo tali stime sono molto ma molto approssimate, e pertanto di nessuna utilità. Infatti, tali stime si basano su una serie di fattori quanto mai eterogenei, e su algoritmi proprietari alquanto imprecisi, e pertanto criticabili.

L’unico strumento per stimare il traffico web, al momento meritevole di segnalazione, è Google Keyword Tools (Strumento per le parole chiave di Google AdWords). Ma anche in questo caso bisogna prendere i dati con le pinze. Vediamo però adesso un caso pratico con Google Keyword Tools. Supponiamo che si voglia stimare il traffico web del sito www.palari.it. La parola chiave che utilizzerò, sarà appunto “palari”, inoltre selezionerò come località e lingua rispettivamente “Italia” e “Italiano”, infine sceglierò l’opzione “Idee contenenti i miei termini di ricerca”, per avere come risultato le ricerche mensili globali delle parole o delle frasi contenenti la mia parola chiave (il nome della cantina). A questo punto Google Keyword Tools mi darà come risultato un elenco delle queries utilizzate nel motore di ricerca. In questo particolare caso posso dire con ragionevole certezza che il sito www.palari.it ha grossomodo circa 3.500 visite al mese, perché ovviamente il sito web dell’Azienda Agricola Palari trovandosi, in corrispondenza delle queries in figura, nella prima pagina delle SERP sarà il primo ad essere cliccato. Verosimilmente le visite del sito web di Palari sono maggiori, perché mancano le visite dirette, cioè quelle degli utenti che hanno scritto direttamente www.palari.it (potrebbero essere molti, ma non è detto), e mancano anche le visite provenienti dai links presenti su altri siti (in generale pochi). Infine, mancano anche le visite dovute a queries più generiche quali “vini siciliani”, “vini faro”, “faro doc”, etc. etc, ma senza utilizzare servizi SEO di professionisti seri anche le visite di queste queries sono basse. Spero di esservi stato utile a farvi capire quanto può essere utile la rete.

Dashboard risultati Google Keyword Tools
Dashboard risultati Google Keyword Tools

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8 Commenti

    • Ciao Giulio, infatti lo scopo del post era quello di far conoscere un metodo per stimare il traffico del concorrente, senza fare cose complicate. Per la verità è possibile andare ancora più in profondità nell’analisi della concorrenza, tenendo in considerazione tanti altri fattori, ma non ne vale la pena. Stimare il traffico web delle cantine con questo metodo è più che sufficiente.

  1. La percentuale di click è decisamente superiore al 50% perchè, se fai attenzione nel mio esempio in ogni parola chiave c’è il nome dell’azienda, e questo vuol dire che il navigatore internet sta cercando proprio quell’azienda. Se invece la parola chiave non contiene un riferimento specifico all’azienda, per esempio la keyphrase “vini faro doc”, allora la percentuale dei click è inferiore al 50%, spesso anche parecchio. La mia esperienza mi da valori compresi tra il 5% e il 15%. Per esempio il mio portale http://www.bereilvino.it è da anni nella prima posizione con la keyphrase “aziende vinicole”, e la percentuale è del circa 10% delle impressions (dati ricavati dalle statistiche presenti su Google Webmaster Tools).

    • Concordo con te che il SEO & co non sono una scienza esatta, ma si possono fare e capire tante di quelle cose che è una bellezza, anche in presenza di dati non allineati. Internet è anni luce avanti agli altri media, ma tantissime aziende continuano a non capire.

  2. ciao, sono daccordo con quanto spieghi nel tuo post ma a mio avviso (come anche tu dici) è un metodo altamente empirico, tanto più quanto meno conosciuto è il nome della cantina.
    Mi spiego meglio, se una cantina è ad esempio conosciuta solo a livello locale, gli utenti è più probabile raggiungano il sito ad esempio con keyord del tipo “cantina produzione prosecco” che non ad esempio “nome della cantina poco conosciuta” , ricercare le keyword per le quali 1 sito ottiene maggiori visite non è poi così semplice anche avendo strumenti potenti quali google keywords tool

  3. @Marco, purtroppo quello che dici non è vero. Una cantina poco conosciuta, o conosciuta solo localmente difficilmente avrà un traffico importante con parole o frasi di ricerca generiche, del tipo “cantina produzione prosecco”. Solo con una strategia di SEO adhoc è possibile creare traffico interessante con queries generiche. Ma il SEO costa, quello serio intendo, e pertanto difficilmente una cantina piccola e poco conosciuta ha il budget per utilizzarlo in modo strategico.

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