La vendemmia? Si fa assaggiando l’uva

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L’inizio della vendemmia nell’area di Conegliano Valdobbiadene è previsto per la seconda metà di settembre, con un ritardo di circa una settimana rispetto alla media degli ultimi anni. La quantità sarà buona ( + 5%), mentre per la qualità determinanti saranno le prossime settimane perché l’agosto piovoso e fresco ha rallentato la maturazione. Nel frattempo, il Consorzio si prepara “assaggiando le uve”. Pare uno scherzo ma è tutto vero. Le nuove frontiere della viticoltura sono il ritorno “alla naturalità” e, in questo senso, la data di vendemmia si deciderà anche grazie all’analisi organolettica degli acini di Glera ( il nuovo nome del Prosecco) destinate a dare il Conegliano Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore.

In attesa della riunione di filiera per l’analisi congiunturale, dove si incontreranno le associazioni di categoria, i produttori e i tecnici per analizzare produzione, giacenze e prezzi, in programma il 3 settembre alle 18 presso il Consorzio di Tutela, e delle riunioni di prevendemmia il 6 settembre a S. Pietro di Feletto e l’8 a Valdobbiadene, il Consorzio organizzerà il corso per imparare a assaggiare l’uva al fine di definire l’epoca di vendemmia. L’idea nasce dal LaViPe, il Laboratorio Viticolo Permanente, struttura unica nel suo genere a livello nazionale, innovativa fucina di idee studiata dal Consorzio di Tutela per puntare sui giovani viticoltori e imprenditori per rafforzare lo spirito di squadra e rendere sempre più sostenibile la viticoltura riducendo l’impatto ambientale.

Obiettivo è coinvolgere giovani viticoltori e giovani imprenditori, condividere le conoscenze e sostenere la ricerca scientifica. Il “Corso di Analisi Sensoriale delle Uve”, destinate a divenire pregiato Docg Conegliano Valdobbiadene, si terrà il 7 settembre e si rivolgerà ai viticoltori interessati ( numero limitato di posti, per informazioni filippo.taglietti@prosecco.it). La tecnica proposta consiste nell’assaggio delle uve in ogni loro parte, dalle bucce alla polpa fino ai vinaccioli, per capire il grado di maturazione ottimale. La tecnica, adottata già da otto anni in Francia, è stata messa a punto dall’Institut Cooperatif du Vin. Grazie alla metodologia i viticoltori imparano a stabilire in modo naturale il momento ottimale per vendemmiare i propri vigneti. Accanto all’analisi chimica, si inserisce quindi quella sensoriale. Un’indicazione quanto mai utile perché la vendemmia quest’anno sarà particolarmente complessa e dovrà essere gestita collina per collina.

Si tratta solo di una delle prime iniziative del LaViPe, struttura che opererà tutto l’anno per diffondere fra i produttori di Conegliano Valdobbiadene la sensibilità al rispetto dell’ambiente, all’adozione di tecnologie all’avanguardia in vigneto e in cantina e alla valorizzazione dell’unicità del paesaggio. Il laboratorio sarà trait d’union tra il mondo imprenditoriale, quello consortile, grazie al coordinamento di Filippo Taglietti, responsabile dell’ufficio tecnico, e il mondo universitario.

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