Gruppo Caviro chiude il 2009 con un fatturato di 250 milioni di Euro

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L’assemblea dei soci di Caviro ha approvato il bilancio Consolidato 2009. Il Gruppo attesta un totale ricavi di 250 milioni di Euro, in calo dell’11% rispetto al 2008, ma vede l’incremento dell’EBITDA al 5,9% contro il 5,3% del 2008 e chiude con un utile netto di 1,9 milioni di Euro. La posizione finanziaria netta operativa (indebitamento) è pari a 65 milioni di Euro in calo di 30 milioni di Euro rispetto al 31.12 2007 e del 20% rispetto al 2008.

La pesante crisi economica acuitasi nel 2009 ha condizionato in particolare il settore distilleria dove il crollo della domanda a livello internazionale ha fatto drasticamente calare i prezzi dell’alcool e dei mosti concentrati che chiudono con un calo di fatturato pari a 30 milioni di Euro. L’azienda ha tuttavia salvaguardato i volumi di produzione cosa che ha consentito di mantenere le quote di mercato e mantenere i livelli occupazionali.


Per quel che riguarda il settore vino, la crisi economica si è fatta sentire in particolare sui prodotti destinati al canale ristorazione dove non si arresta la chiusura di molti locali pubblici e si assiste ad una calo dei consumi delle bevande alcoliche in genere. Nella Grande Distribuzione Organizzata invece dove si vende il 70% del vino confezionato in Italia e canale di punta del Gruppo, la flessione dei consumi alimentari e l’elevata incidenza delle attività promozionali della concorrenza ha influenzato il mix di vendita a beneficio dei prodotti di fascia più bassa. La quota di mercato a valore di Caviro in G.D.O. si attesta al 9,8% (contro il 3,10% della seconda azienda) grazie alla prima posizione nel brik, alla terza posizione nel vetro ed alla leadership nella produzione di Private Labels.


All’estero, pur se la crisi economica ha condizionato i consumi in particolare di Germania, Inghilterra e Spagna, l’azienda ha fatto segnare un incremento di fatturato dell’8%. Questo risultato è frutto sia della crescita di volumi che dell’allargamento delle etichette distribuite all’estero che, grazie all’ampiezza della base sociale con 39.0000 ettari in 6 regioni, spaziano dal nord al sud d’Italia. In particolare, il 2009 ha visto il lancio del brik Tavernello in Gran Bretagna ed in Giappone e il raggiungimento in Germania della prima posizione fra i marchi italiani più venduti.



«In un anno di pesante crisi economica e sociale, – dichiara il Presidente Secondo Ricci – il nostro è un Bilancio su cui pesa il calo di fatturato dovuto principalmente alla flessione dei prezzi del settore distilleria. La reazione dell”azienda ha però consentito di salvaguardare i livelli occupazionali ed incrementare la marginalità. Il 2010 non sarà l’anno dall’uscita della crisi. Unico segnale positivo pare una timida ripresa delle quotazioni del vino alla produzione, premessa per meglio remunerare le uve dei nostri oltre 18.000 viticoltori. Il primo trimestre ci vede con l’export in crescita di quasi il 20% ed un consolidamento del fatturato Italia».

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